Spinaci fritti di strettissimo magro

Gli spinaci fritti di strettissimo magro sono il piatto che ho scelto per la collaborazione di marzo con Lucia di unapennaspuntata.com.
All’inizio, ero un po’ preoccupata per questa ricetta (infatti, mi ero preparata un piano B), dato che il libro da cui è tratta, “Cucina di strettissimo magro” di padre Gaspare Stanislao Delle Piane, non riporta le dosi precise. Però, alla fine, sono rimasta molto soddisfatta del risultato e questi spinaci fritti di strettissimo magro mi sono piaciuti così tanto che credo proprio che li rifarò.
Tra l’altro, quando ho cominciato a leggere il libro, edito nel 1880 e propostomi da Lucia, ero un po’ perplessa perché quasi tutte le ricette prevedevano le acciughe, che a me non piacciono proprio. Lo scopo di questo testo era fornire un aiuto ai confratelli per seguire la regola di strettissimo magro senza rinunciare alla varietà e al gusto. Dovete sapere che lo strettissimo magro esclude dalla cucina non solo la carne ma anche i prodotti di origine animale, come latte e uova. Il libro presenta oltre quattrocento ricette, tra cui ci sono delle idee ingegnose. Ad esempio, per addensare le salse si usano i pinoli pestati nel mortaio e diluiti con un po’ d’acqua. La ricetta più originale è forse quella di un “formaggio magro” preparato con pinoli, mandorle e patate, che può essere grattugiato sulla pasta. Per quanto riguarda la nostra ricetta, gli spinaci fritti di strettissimo magro sono realizzati con una pastella, che nel libro viene chiamata “pasta molle”, in cui le uova sono sostituite dal vino. Inoltre, l’aggiunta di zafferano e prezzemolo rende questa pasta più aromatica e particolare.
Come vi ho già detto altre volte, nel Medioevo, durante la Quaresima, non solo non si mangiava carne ma si evitavano anche i prodotti di origine animale. Col passare dei secoli, quest’ultima proibizione andò via via cadendo e, a fine Ottocento, quando padre Gaspare scrisse questo libro, oramai il consumo di uova e latticini durante il periodo quaresimale era stato sdoganato. Però, rimanevano delle regole piuttosto rigide in alcuni ordini religiosi, come l’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola a cui apparteneva padre Delle Piane. Questi frati conducevano una vita ascetica molto profonda attraverso la vita quaresimale ed il divieto di mangiare carne e derivati. Questo rigoroso regime alimentare, ovviamente, è stato attenuato dopo il Concilio Vaticano II. Comunque, mangiare di magro non vuol dire mangiare piatti sciapi e, come successe nel Medioevo, le proibizioni culinarie portarono i cuochi e le massaie ad aguzzare l’ingegno e ad inventare ricette fantasiose, se non addirittura geniali. Questo libro è il frutto di anni di esperimenti culinari e, quando uscì, ebbe un grande successo. Padre Gaspare lo scrisse per aiutare i fedeli a mangiare in modo vario anche in Quaresima: se bisogna rinunciare alla carne e ai suoi derivati, che almeno i cibi consentiti siano cucinati degnamente!
Della dieta monastica attraverso i secoli ci parla più ampiamente Lucia QUI.
Io, intanto, vi lascio la ricetta degli spinaci fritti di strettissimo magro.

Provate anche le coste di bietole fritte di strettissimo magro.

  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura40 Minuti
  • Porzioni2-3 persone
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana
1.479,47 Kcal
calorie per porzione
Info Chiudi
  • Energia 1.479,47 (Kcal)
  • Carboidrati 20,60 (g) di cui Zuccheri 0,82 (g)
  • Proteine 5,48 (g)
  • Grassi 159,24 (g) di cui saturi 22,73 (g)di cui insaturi 0,19 (g)
  • Fibre 2,75 (g)
  • Sodio 210,89 (mg)

Valori indicativi per una porzione di 50 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.

* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov

Per la pasta molle

  • 70 gfarina 00
  • 85 gvino bianco (dose indicativa)
  • 1 mazzettoprezzemolo tritato
  • 1 pizzicozafferano
  • q.b.sale
  • q.b.olio extravergine d’oliva

Per gli spinaci

  • 300 gspinaci (freschi)

Per friggere

  • q.b.olio extravergine d’oliva

Strumenti

  • 1 Pentola capiente
  • 1 Coperchio
  • 1 Scolapasta
  • 1 Coltello
  • 1 Tagliere
  • 1 Ciotola
  • 1 Cucchiaio
  • 1 Padella capiente
  • 1 Schiumarola
  • Carta assorbente

Preparazione

  1. Per preparare gli spinaci fritti di strettissimo magro, per prima cosa mondate e lavate gli spinaci, dopodiché fateli cuocere in una pentola capiente, con coperchio, a fuoco basso per circa 30 minuti. Non è necessario bollirli in acqua, dato che rilasciano già il loro liquido.

    Poi scolateli e, quando si saranno intiepiditi, strizzateli bene e sminuzzateli con un coltello.

    Intanto, preparate la pasta molle, che altro non è che una pastella. Mettete la farina in una ciotola e aggiungetevi il prezzemolo tritato, l’olio, il sale e lo zafferano. Poi stemperatela con il vino e mescolate: dovrete ottenere una pastella non troppo densa. A questo punto, unitevi gli spinaci e mescolate di nuovo per amalgamare il tutto.

    Ora prelevate la pastella con gli spinaci a cucchiaiate e fateli friggere in una padella capiente con dell’abbondante olio bollente, per circa 10 minuti, rigirandoli a metà cottura.

    Infine, scolateli con una schiumarola e adagiateli su della carta da cucina per far assorbire l’unto in eccesso.

    Vi consiglio di mangiarli caldi ma sono buoni anche a temperatura ambiente.

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