Nonnettes (per San Nicola)

Le nonnettes sono dei dolcetti che nacquero nel 1300 a Digione, in Borgogna, anche se nel libro “Ricette & Segreti dei monasteri” di Laurence e Gilles Laurendon, c’è scritto che venivano preparati dalle religiose di Remiremont. Le nonnettes sono sicuramente l’evoluzione del pain d’épices (in inglese “gingerbread”, che a volte viene tradotto come pan di zenzero, un pane fatto in Francia con tanto miele e alcune spezie), che era già diffuso in Francia dal XIV secolo.

Si chiamano nonnettes perché si tratta di dolci di origine conventuale. Infatti, “nonnes” in francese vuol dire “monache”. Nel Medioevo, pare che le nonnettes fossero vendute ai viaggiatori di passaggio in Borgogna. Quindi, è un dolce monastico, che nei secoli è entrato a far parte del repertorio delle raffinate pasticcerie cittadine.

Questi dolcetti a Digione vengono consumati tutto l’anno ma in particolare a partire dal 6 dicembre, per la festa di San Nicola, che apre il periodo natalizio. Oramai a Digione le varianti di nonnettes sono infinite, tanto che se ne trovano con confetture di ogni tipo. Inoltre, possono essere aromatizzate all’anice, all’arancia candita, al cedro, ecc. Le nonnettes sono molto facili da realizzare: si prepara tutto in una pentola, sono senza uova e la loro bontà è data dalla dolcezza del miele e dal sapore delle spezie, oltre ad un cuore di marmellata di arance (ma a volte viene usata anche la confettura di albicocche, mele cotogne, susine ecc.)

Gli aromi di questi dolcetti si sprigionano in tutta la loro forza dopo un giorno e, quindi, bisognerebbe aspettare a mangiarli. Però, io, da food blogger ho tempi diversi rispetto alle persone normali, così le ho mangiate poco dopo averle sfornate ed erano già buonissime.

Avevo trovato la ricetta delle nonnette nel bellissimo libro “Ricette & segreti dei monasteri” di Laurence e Gilles Laurendon ma prevedeva i canditi, che io non amo molto, così quando trovato su Internet delle versioni con la marmellata di arancia, mi hanno ispirato di più e alla fine ho scelto la ricetta di betulla.eu

Per festeggiare San Nicola, preparate anche gli speculoos.

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàFacile
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione40 Minuti
  • Tempo di cottura20 Minuti
  • Porzioni12 nonnettes
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaFrancese
  • StagionalitàInverno

Ingredienti

280 g farina 00
200 g miele millefiori (o di acacia)
150 g acqua
75 g zucchero di canna
80 g burro
10 g lievito chimico in polvere
1 cucchiaino cannella in polvere
1 cucchiaino spezie (io ho usato cannella, coriandolo, anice verde, zenzero, chiodi di garofano e cardamomo)
170 g marmellata di arance (dose indicativa)

Strumenti

1 Pentola
1 Cucchiaio
1 Ciotola
1 Setaccio
1 Frusta
12 Pirottini di carta
1 Teglia per muffin
1 Porzionatore da gelato
oppure1 Cucchiaio
1 Cucchiaino

Passaggi

Per preparare le nonnettes, per prima cosa fate scaldare in una pentola l’acqua con lo zucchero, il miele ed il burro tagliato a pezzetti, mescolando fino ad ottenere uno sciroppo scuro. Al primo bollore, spegnete il fuoco, aggiungete le spezie e mescolate ancora, dopodiché fate intiepidire.

Poi in una ciotola setacciate la farina con il lievito e, quando lo sciroppo si sarà intiepidito, incorporatevi un po’ alla volta il composto di farina e lievito, mescolando bene con una frusta, fino ad ottenere un impasto omogeneo e senza grumi.

A questo punto, sistemate i pirottini di carta nella teglia per muffin. Poi, con l’aiuto di un dosatore per gelato versate in ogni pirottino una dose abbondante di impasto. Quindi, mettete al centro di ogni dolcetto un cucchiaino colmo di marmellata di arance cercando di farla penetrare verso l’interno.

Infine, fate cuocere le nonnettes in forno preriscaldato (io ho usato la funzione statica) a 180 ° per circa 20 minuti. Vi consiglio di fare la prova con uno stuzzicadenti per verificare la cottura.

NOTE

Le vere nonnettes non hanno il pirottino e, se volete, potete toglierlo dopo la cottura, ma con l’accorgimento di usare quelli di carta inseriti nella teglia per muffin, eviterete di imburrare la teglia e, soprattutto, non avrete difficoltà nello sformare le nonnettes che, contenendo miele, sono piuttosto appiccicose.

La ricetta originale, alla fine prevederebbe una leggera glassatura (passaggio che nella ricetta che ho seguito veniva saltato) a base di zucchero a velo e acqua, oppure zucchero a velo e Grand Marnier.
Vi consiglio una mezza giornata di riposo prima di consumare le nonnettes, in modo da dare alle spezie il tempo di sprigionare tutto il loro aroma.
Le nonnettes si conservano per circa dieci giorni in una scatola di latta.

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