I sagnozzi, sono tipico e tradizionale primo piatto legato alla tradizione contadina più povera e genuina di Riofreddo un piccolo borgo medievale di meno di mille abitanti, situato in provincia di Roma quasi al confine con l’Abruzzo, dove ogni anno in estate questo piatto viene omaggiato con una sagra dedicata, la sagra dei sagnozzi, che permette agli ospiti di visitare il bel borgo e di degustare i Sagnozzi con “sellaru e pummidoro” (sedano e pomodoro) questa è proprio la ricetta tipica, ma nel corso degli anni sono stati sperimentati altri condimenti che non sono da meno, come funghi in bianco e ricotta e tartufo. I Sagnozzi sono una pasta fresca preparata con farina, acqua tiepida e sale, poi ogni famiglia segue la propria ricetta tramandata, infatti i miei Sagnozzi di Riofreddo sono realizzati secondo quella di mia madre con l’aggiunta di uova.
L’impasto dei Sagnozzi di Riofreddo, lavorato rigorosamente a mano, deve risultare di colore giallo paglierino chiaro, omogeneo, compatto, consistente e liscio da cui una volta spianato e arrotolato, si ricavano delle strisce di pasta grossolana leggermente schiacciate e spesse 3-4 mm, morbide e lunghe 10/15 cm circa, il nome è una variante dialettale del più comune “sagne”, termine ampiamente utilizzato in tutta l’Italia centrale per indicare una pasta fatta in casa secondo le tradizioni contadine più diffuse. “I Sagnozzi di Riofreddo” sono stati riconosciuti dal MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) come prodotto PAT. (Prodotto Agroalimentare Tradizionale).
Oltre al riconoscimento di prodotto De.Co., grazie al progetto Origine Comune di ANCI Lazio, i tipici sagnozzi entrano anche nei prodotti della gastronomia Nazionale.
puoi servire questa pietanza come primo piatto per il pranzo della domenica in famiglia, con gli amici o anche quando hai ospiti importanti, perfetti per i pranzi o le cene di feste e raduni conviviali, ottimi da degustare in tutta la loro semplicità, la pasta rustica e soda avvolge il condimento in un abbraccio di sapori unici e aromatici.
scopri la ricetta e preparala insieme a me
non perderti👇🏻
- DifficoltàFacile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione5 Minuti
- Tempo di cottura20 Minuti
- Porzioni2
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
- StagionalitàTutte le stagioni
Ingredienti
per preparare i scagnozzi di Riofreddo al sugo ti serviranno
- Energia 351,97 (Kcal)
- Carboidrati 45,84 (g) di cui Zuccheri 5,09 (g)
- Proteine 10,34 (g)
- Grassi 15,47 (g) di cui saturi 3,19 (g)di cui insaturi 5,41 (g)
- Fibre 3,74 (g)
- Sodio 579,04 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 330 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Strumenti
Passaggi
come preparare i sagnozzi di Riofreddo al sugo
Dopo aver realizzato la pasta fresca seguendo le indicazioni della mia ricetta Sagnozzi di Riofreddo, dedicati alla preparazione del sugo che sarà semplicissimo; versa un giro di olio in una pentola unisci il misto per soffritto e fai soffriggere per qualche minuto, aggiungi la salsa di pomodoro, ( io utilizzo i pomodori pelati frullati con il miniper o il passaverdure, ma se preferisci puoi usare la passata ), aggiungi una costa di sedano, peperoncino macinato fresco, aggiusta di sale e lascia cucinare per 15-20 minuti a fiamma bassa, comunque fino a quando si sarà addensata.
Lessa i Sagnozzi di Riofreddo in abbondante acqua salata, quando saranno tornati a galla falli bollire ancora per 1-2 minuti poi scolali in una zuppiera, condiscili con il sugo e mescola bene con un cucchiaio di legno. (tieni un po’ di sugo da parte)
prepara i piatti aggiungi qualche cucchiaio di sugo tenuto da parte e servi i sagnozzi al sugo con parmigiano o pecorino grattugiati
I sagnozzi al sugo come tagliatelle o fettuccine andrebbero mangiati appena fatti e non riscaldata, La doppia cottura, infatti, tende a farla scuocere e, anche se il sapore sarà sempre buonissimo, il piatto perderà un po’. Per evitare sprechi, comunque, se ti avanza puoi conservarla in frigo in un contenitore ermetico e consumarla il giorno dopo.
seguimi per altre ricette e curiosità sui miei canali social
http://www.pinterest.it/luiginalaurenzill/
https://youtube.com/@luiginalaurenzi1952
https://tiktok.com/@luiginalaurenzi/
Dosi variate per porzioni
In questa pagina sono presenti link di affiliazione che garantiscono a questo sito una piccola quota di ricavi, senza variazione del prezzo per l’acquirente.