Pangiallo romano ricetta dolce natalizio laziale goloso e facile da realizzare. Ricco di frutta secca e miele, ha una sottile superficie croccante e gialla aromatizzata con lo zafferano. Dolce natalizio povero con tante varianti, ogni famiglia custodisce la propria ricetta e con il passare del tempo ha subito anche delle modifiche. ll pangiallo romano va consumato dopo qualche giorno, si conserva a lungo e non può mancare sulla tavola delle feste. Vediamo insieme come procedere.
- DifficoltàBassa
- CostoMedio
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di riposo1 Ora
- Tempo di cottura40 Minuti
- Porzioni10 persone
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
Ingredienti per l’impasto
- 80 gNoci
- 80 gMandorle pelate
- 80 gNocciole
- 80 gFichi secchi
- 80 guova sultanina
- q.b.Scorza d’arancia
- 120 gmiele
- q.b.Pinoli
- 40 gCacao amaro in polvere
- 120 gFarina 00
Per la glassa
- 2 cucchiaiFarina 00
- 3 cucchiaiAcqua
- 1 cucchiaioolio evo
- 1 bustinaZafferano (oppure in pistilli)
Strumenti
- Pentola
Preparazione pangiallo romano ricetta dolce natalizio laziale
Tostare la frutta secca in forno per qualche minuto.
Ammollare l’uva in acqua tiepida e dopo circa 15 minuti strizzarla bene.
In un pentolino versate il miele, unire la scorza grattugiata di un’arancia e farlo sciogliere a fuoco basso.
Tritare con un coltello molto grossolanamente la frutta secca, l’uva sultanina e i fichi.
Trasferire il trito in una ciotola, aggiungere la farina, il cacao, il miele sciolto intiepidito e mescolare il tutto energicamente. Lavorare il composto con le mani per ottenere un panetto compatto e per amalgamato. Solitamente l’impasto risulta molto duro ma allo stesso tempo facilmente lavorabile, è possibile aggiungere un po’ di miele sciolto oppure un po’ di liquore dolce.
Formare il panetto aiutandosi con le mani unte di olio. Posizionarlo sulla placca foderata con carta forno. Far riposare a temperatura ambiente per circa 1 ora.
Scaldare il forno a 180°C
Preparare la glassa: in un pentolino versare l’acqua, l’olio, la farina setacciata, lo zafferano (vanno bene anche i pistilli ma in polvere è meglio), mescolare il tutto e cuocere il composto a fuoco basso qualche minuto per ottenere una crema liscia di colore giallo
Spennellare uniformemente con la glassa gialla la superficie del panetto.
Cuocerlo in forno già caldo per circa 40 minuti.
Avvolgere il pangiallo in carta pergamena e conservare per circa 2 giorni prima di servirlo. Si conserva a lungo in luogo asciutto.
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Ciao, non so chi ti ha datao la ricetta ma il vero pangiallo dei Castelli Romani non prevede i fichi secchi.
Poi come sempre ogni famiglia ha la sua variante, C’è chi lo fa “bianco” cioè senza cacao soprattutto a Frascati e chi come noi che siamo di Rocca di Papa con origini di Genzano che oltre al cacao mettiamo il cioccolato fuso . La farina poi ne usiamo il minimo indispensabile per legare e il risultato è un dolce morbido dove il miele fa sentire la sua presenza. Una bontà che mio marito si nasconde e si fa durare fino a Pasqua!!!!!
Ciao cara Antonella,
grazie di cuore per le informazione 😉 A me hanno passato questa ricetta .. ne ho viste anche fatte con il lievito di birra 🙁