Couronne Bordelaise con lievito madre o con lievito di birra

Ecco la mia Couronne Bordelaise con lievito madre, un pane di origine francese e come suggerisce il suo nome, proprio della città di Bordeaux, la preparo insieme agli amici del gruppo “Tutti pazzi per il pane” dove Patrizia Nofi, la fondatrice, ha aperto l’evento per ricordare ed esprimere vicinanza agli abitanti delle zone colpite dal terremoto nella provincia di Rieti.

Cito integralmente il testo di Patrizia : “La corona è un antico simbolo di potere e vittoria, simboleggia distinzione per merito. In questo momento di sofferenza umana l’Italia sta dimostrando UNIONE e UMANITA’; le forze del nostro intero paese si sono spiegate in aiuto della popolazione colpita dalla catastrofe naturale che poche ore addietro ha colpito la provincia di Rieti. La Couronne, non può che simboleggiare ancora di più questo spiegamento di forze che nelle tragedie, indipendentemente da qualche caso sporadico di sciacallaggio, si avverte forte e chiara nella nostra Italia ora ferita e colpita pesantemente da questo dramma.
Vi invito ad unirvi a questo evento che dedico personalmente a tutte le popolazioni colpite dal sisma, esortando tutti coloro che aderiranno, ad impastare con amore e con il pensiero rivolto a coloro che necessitano, in QUESTO momento di forza per combattere!”   

Come rifiutare l’invito, e mentre la mia corona è in forno vi racconto come l’ho preparata io, la mia Couronne Bordelaise con lievito madre ma vi lascio le dosi anche per farla con lievito di birra.

Sandra

Couronne Bordelaise con lievito madre

Ingredienti

Se volete farla con lievito di birra:

  • 120 g di farina 350w o manitoba
  • 350 g farina Tritordeum oppure grano duro
  • 2 g di lievito di birra fresco oppure 0,7 di lievito secco
  • 300 g di acqua
  • 1 cucchiaino di miele
  • 14 g di sale

Se volete fare la Couronne Bordelaise con lievito madre liquido

  • 120 g di farina 350w o manitoba
  • 350 g farina Tritordeum oppure grano duro
  • 300 g di acqua
  • 1 cucchiaino di malto
  • 14 g di sale
  • 100g di licoli

se avete pasta madre solida

  • 150 g di pm rinfrescata e raddoppiata
  • 300 g farina tritordeum
  • 120 g di farina 350w o manitoba
  • 300 g di acqua
  • 1 cucchiaino di malto
  • 14 g di sale

Couronne Bordelaise con lievito madre o lievito di birra

Iniziamo con l’autolisi, nella ciotola della planetaria o nel boccale del bimby miscelate tutta la farina e l’acqua molto sommariamente deve risultare un composto granuloso, coprite con un canovaccio e lasciate riposare così per 40 minuti.

Al termine dell’autolisi aggiungete il lievito spezzettato e iniziate ad impastare per circa 4 minuti, inserite il sale e portate ad incordatura.

Fate un giro di pieghe a tre e formate una bella palla e lasciate lievitare in una ciotola coperta con pellicola e al calduccio fino al quasi raddoppio.

Le pieghe a 3
pizza manola

Quando l’impasto sarà giunto quasi al raddoppio dividete in 7 pezzi da 125 g ognuno

Pirlate bene ogni pallina, fate riposare 15 minuti sul piano.

Intanto stendete con il matterello una delle palline fino ad ottenere un disco dello stesso diametro dello stampo (22 cm circa).

Foderate con un canovaccio sottile o una garza lo stampo, io ho utilizzato un panno di cotone garzato per neonati, e cospargete abbondantemente di semola.

Sistemate al centro il disco di pasta ottenuto lasciandolo cadere dal perno centrale fino alla cavità e spennellate con dell’olio insistendo particolarmente sui bordi (sono quelli che si solleveranno in cottura per sembrare dei petali regalando l’aspetto di un fiore al vostro pane).

Pirlate nuovamente ogni pallina dopo il riposo e se non dovesse risultare ancora abbastanza sodo l’impasto fate delle pieghe a tre per ogni pallina e pirlate bene, sistematele nello stampo sul fondo di impasto oleato a distanza uguale tra loro.

Ritagliate con una lama affilata le sei punte sulla base del foro dello stampo stando attenti a tracciare la linea tra i punti in cui le palle di pasta si incontrano, ripiegate ogni lembo sulla palla corrispondente.

Cospargete di semola e coprite con un foglio di pellicola e poi con i bordi del canovaccio, lasciate raddoppiare.(IO HO MESSO NUOVAMENTE IN FRIGO E L’HO LASCIATA LIEVITARE ALLE SETTE DEL MATTINO ERA PRONTA DA INFORNARE).

Al momento di infornare preriscaldate il forno a 240° statico con un pentolino pieno di acqua all’interno e una leccarda che dovrà arroventarsi.

Sullo stampo appoggiate la teglia su cui andrete a cuocere il pane, cospargete ulteriormente il pane di altra semola se la teglia non é perfettamente antiaderente e ribaltate insieme stampo e teglia, sollevate lo stampo e rimuovete il canovaccio delicatamente. Infornate.

Dopo i primi 15 minuti di cottura togliete il pentolino utilizzando una presina e abbassate la temperatura a 210° , lasciate cuocere ancora per 35 minuti e infine ancora 15 minuti a spiffero e cioè con un cucchiaio che tiene leggermente lo sportello del forno aperto.

In totale sono  65 minuti di cottura. Se vi accorgete che la crosta sta diventando troppo bruna appoggiate un foglio di carta alluminio e proseguite tranquillamente.

Fatelo raffreddare in piedi appoggiato contro una superficie verticale e non tagliatelo assolutamente prima che sia completamente freddo.

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