Tartiflette

La tartiflette è un piatto tipico della Savoia francese. Prende nome dal suo ingrediente principale, la patata, che in savoiardo si chiama “tartiflà”. È una ricetta rustica, antica, perfetta per una gelida giornata invernale. Tradizionalmente si prepara con il Reblochon, un formaggio caratteristico delle Alpi francesi, ma se non lo trovi andranno benissimo anche altri formaggi, purché siano gustosi e fondenti.
Il Reblochon è un formaggio francese a pasta pressata, prodotto da latte crudo di vacca. Non è facile reperirlo in Italia, ma vale assolutamente la pena di acquistarlo nel caso vi imbattiate in uno dei tanti mercatini francesi. Il banco dei formaggi è sempre ben fornito e si trova anche questo tipo di formaggio.
Dai sui ingredienti si vede benissimo che è un piatto sostanzioso e prettamente invernale, scalda il cuore e la pancia in modo magnifico.
Prepariamolo insieme.

Io inserisco questo piatto nella golosa raccolta “il giro del mondo”.

Tartiflette
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione40 Minuti
  • Tempo di cottura1 Ora
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 1 kgPatate
  • 300 gReblochon
  • 130 gLardo o pancetta (io ho utilizzato il Lardo d’Arnad)
  • 40 gBurro
  • 30 mlVino bianco secco
  • 1Cipolla
  • q.b.Olio extravergine d’oliva
  • q.b.Sale e pepe

Preparazione

  1. Lavate e lessate le patate in abbondante acqua. Se volete far prima potete utilizzare il forno a microonde.

    Una volta pronte lasciatele raffreddare e sbucciatele. Tagliatele a fette non troppo sottili e mettetele in una ciotola.

  2. Nel frattempo che si cuociono le patate preparate il resto degli ingredienti.

    Sbucciate e tagliate finemente la cipolla quindi stufatela in una padella con una noce di burro e un filo d’olio extravergine di oliva. Appena è leggermente ammorbidita aggiungete il vino bianco e alzate la fiamma per lasciarlo evaporare. Aggiungete il lardo tagliato a striscioline, tenendone da parte alcune fette e finite di cuocete il tutto. Assaggiate e regolate eventualmente di sale e pepe.

  3. Aggiungete la cipolla e il lardo nella ciotola in cui avete messo le patate e mescolate delicatamente.

  4. Imburrate leggermente il fondo di 4 piccole teglie da forno e stendete due fettine di lardo incrociandole, lasciando sbordare ai lati per poterle poi ripiegare.

    Versate il composto di patate in modo uniforme nelle 4 tegliette e aggiungete sopra il formaggio Reblochon tagliato a fette spesse circa mezzo centimetro. La ricetta tradizionale dice di lasciare la buccia del formaggio, ma se non la gradite potete tranquillamente toglierla.

    Ripiegate il lardo e infornate a 180° per circa 10 minuti.

  5. Lasciate intiepidire la tartiflette prima di servire.

Cottura patate al microonde

  1. Lavate e asciugate le patate. Avvolgetele nella pellicola trasparente adatta alla cottura al microonde e praticate dei fori con la punta del coltello sulla superficie. In questo modo in cottura le patate non scoppieranno nel forno.

    Appoggiatele direttamente sul piatto del microonde e cuocete alla massima potenza per 6-7 minuti. (questo tempo è specifico per 4-5 patate medie, se avete una sola patata abbassate il tempo di cottura)

    Appena le patate sono pronte toglietele dal forno a microonde aiutandovi con il guanto da forno, fate molta attenzione perché sono molto calde e potreste scottarvi, quindi lasciatele intiepidire prima di togliere la buccia e procedere con la ricetta.

    Nel caso dobbiate fare il purè, gli gnocchi o comunque dovete schiacciare le patate per la vostra ricetta è sufficiente tagliare le patate in mezzo, senza togliere la pellicola e la buccia e inserirle con la parte tagliata verso i fori direttamente nello schiaccia patate. Schiacciando la pellicola e la buccia rimarranno dentro e la polpa cadrà nella ciotola.

Tips

  1. La tartiflette è una  pietanza tipica della gastronomia dell’Alta Savoia, il dipartimento della Francia sud-orientale, ovvero la regione Rodano-Alpi.

    Una preparazione culinaria nata negli anni ottanta grazie al Syndicat Interprofessionnel du Reblochon per promuovere il Reblochon, un formaggio savoiardo molto sapido, realizzato con latte crudo vaccino e prodotto per la prima volta durante il XIII secolo nella Valle di Thônes. 

    Un prodotto caseario che dal 1958 gode del marchio AOC (Appellation d’origine contrôlée), oggi diventato marchio europeo AOP (Appellation d’Origine Protégée). 

     Questo formaggio ha una crosta totalmente ricoperta di muffe biancastre e una pasta cruda e liscia, pressata, morbida e cremosa, dal colorito avorio. Oltre che per la realizzazione di ricette, può essere servito come formaggio da tavola e può rappresentare un ottimo modo per concludere il pasto unito a delle marmellate: una perfetta combinazione, ad esempio, è quella che unisce il Reblochon e la marmellata di arance amare.

    Il nome di questo formaggio deriva dal termine francese “reblocher”, letteralmente “mungere di nuovo dopo una prima mungitura”. Questo curioso nome deriva dal fatto che gli allevatori di bestiame delle Alpi Savoiarde, venendo tassati in base alla quantità di latte che era prodotta dalle vacche, evitavano di pagare prezzi troppo elevati mungendo gli animali parzialmente di fronte all’esattore, per poi riprendere la mungitura in un secondo momento, quando ormai l’esattore si era allontanato. Il latte di vacca munto in un secondo momento veniva utilizzato proprio per la produzione del Reblochon ed era finalizzato al consumo personale.

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Pubblicato da Ferri Micaela

Chimico con la passione della cucina! Vi porto in giro per il mondo e vi faccio conoscere le mie ricette.

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