FASCINGRAF bomboloni rustici con fontina e mortadella. Ricetta passo passo

Fascingraf bomboloni rustici

Fascingraf (bomboloni rustici) con fontina e mortadella

Ecco uno dei miei cavalli di battaglia più richiesti, ricetta TOP dell’antica cucina aristocratica napoletana !! Questi fascingraf (bomboloni rustici) vanno letteralmente a ruba, non faccio in tempo a friggerli che i miei li divorano come le ciliegie, uno dopo l’altro e sono talmente soffici, che si sciolgono in bocca !!

Se amate la cucina napoletana vi consiglio di dare uno sguardo alla Sezione speciale del mio Blog, interamente dedicata alle ricette partenopee: “CUCINA NAPOLETANA DOC

La ricetta di questi fascingraf è antica ed è tratta dal libro: “La cucina aristocratica napoletana” di Franco Santasilia di Torpino.

“La Cucina aristocratica napoletana”, ebbe origine con la regina Maria Carolina di Borbone che volle ingentilire la gustosissima cucina povera dei napoletani con il tocco di cuochi raffinati venuti d’oltralpe. Nelle famiglie di corte e aristocratiche, i cuochi – chiamati poi Monzù (storpiando il francese Monsieur) si tramandarono queste preziose  ricette che spesso presero il nome delle famiglie stesse. L’apoteosi della cucina dei Monzù furono i timballi, le pizze e gli impasti lievitati in genere”.

  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di riposo2 Ore
  • Tempo di cottura5 Minuti
  • Porzioni15-20 bomboloni
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti per i Fascingraf bomboloni rustici

Fascingraf bomboloni rustici

300 g Farina 00 (io Petra n.1)
300 g Patate (a pasta gialla)
100 g Burro (a pomata)
3 Uova (piccole)
25 g Lievito di birra fresco
10 g Latte (tiepido)
10 g Sale
1 l Olio di oliva (o di semi per friggere)

per il Ripieno

150 g Mortadella (tritata grossolanamente o a dadini)
250 g Fontina (a dadini)

Strumenti

Preparazione dei Fascingraf bomboloni rustici

– Per i Fascingraf bomboloni rustici

Lavare le patate e metterle intere e con la buccia in una pentola con acqua fredda ed un pizzico di sale grosso, a fuoco forte, coprendole con il coperchio.

Appena l’acqua raggiunge l’ebollizione, togliere il coperchio e fare cuocere le patate a fuoco medio per circa 20-30 minuti (dipende dalla grandezza e dalla qualità).

Scolarle e passarle ben calde allo schiacciapatate.

Versare la farina (circa 300 g, MA la quantità di farina dipende dalla qualità delle patate e della farina stessa, se l’impasto risulta molto appiccicoso, aggiungetene altri 100/50 grammi) nella planetaria con frusta a foglia, insieme con le patate passate ed aggiungere anche il lievito (sciolto in poco latte tiepido MA non bollente, altrimenti il lievito non si atttiva) e le 3 uova intere.

Lavorate bene e a lungo l’impasto con la foglia e, quando incomincia ad incordare (dopo circa 20 minuti) aggiungete anche il sale.

Ammorbidire il burro, senza farlo sciogliere e unirlo all’impasto, a pezzetti piccoli,poco per volta.

A questo punto, sostituite la foglia con il gancio e lavorate tutto l’impasto per altri 10 minuti.

L’impasto alla fine dovrà risultare morbido e filante e staccarsi dalle pareti del recipiente in un sol pezzo.

Su di una spianatoia infarinata, formare delle piccole palle di circa 3-4 cm, schiacciarle con le mani (come a fare una pizzetta) porvi al centro un po’ di fontina e di mortadella tritati, richiuderle a uovo dandogli una forma regolare e arrotondata, assicurandosi che risultino ben chiuse sul ripieno.

Disporre i bomboloni che avrete formato su di un foglio di carta forno e lasciarle crescere per circa 2 ore.

Una volta che i bomboloni saranno lievitati, ritagliare ogni bombolone insieme alla carta forno.

Prendete una pentola di 10-12 cm a bordi alti, versare l’olio di oliva fino a due terzi dell’altezza e, non appena l’olio sarà bollente (circa 175°C), iniziare a friggere adagiando delicatamente nell’olio ogni bombolone a tre – quattro alla volta (non di più) con il suo pezzettino di carta forno, avendo cura di bagnare in continuazione la superficie di ciascuno di essi con cucchiaiate di olio bollente, condizione essenziale per farli gonfiare bene ed uniformemente.

Vedrete che, man mano che i bomboloni si gonfiano in frittura, la carta forno si staccherà da sola (lo stesso metodo si usa per friggere le zeppole di San Giuseppe).

Spingere la cottura fino a coloritura, scolare i fascingraf su carta assorbente via via che friggete e poi serviteli in tavola ben caldi, accompagnati da un’insalatina con rucola.

 

Note e Consigli

Consiglio furbo, con lo stesso impasto, potete fare la versione dolce: ho fritto i bomboloni vuoti e poi li ho passati caldi nello zucchero, sono venuti dei krapfen buonissimi e soffici come una nuvola.

Quindi, se avete ospiti o in occasione di un party per i figli, con un’unico impasto (magari utilizzando una dose doppia) potete preparare dei meravigliosi bomboloni, sia rustici, che dolci !!

Se doveste prepararli con un po’ di anticipo, prima di servirli, metteteli in una teglia e scaldateli una decina di minuti in forno a 100-120°.

Sono ugualmente buonissimi, anche il giorno dopo scaldati in forno preriscaldato a 200° (o nel microonde).

Se mai dovessero avanzarne (MA non succederà, vedrete !) potete anche congelare i fascingraf cotti in sacchettini e poi, al momento di consumarli, basterà scongelarli un paio di minuti nel microonde o15 minuti nel forno a 150°C.

10 regole d’oro per fare la frittura (incluso il Fritto non Fritto).

 

Consigli per gli Acquisti !!!

Per impastare alla perfezione questi bomboloni ho utilizzato la mia  planetaria Titanium Chef Patissier XL con ciotola EasyWarm da 7L, bilancia integrata e frullatore, fedele alleata in cucina per : impastare, pesare, montare, cuocere, tritare, pastorizzare le uova.

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