I MANGIAFAGIOLI DI VINCENZO CAMPI – Il cibo nell’arte

Oggi 28 Maggio è la giornata nazionale delle cibo nell’arte, quindi il cibo rappresentato dai grandi artisti italiani e stranieri, in tutte le sue forme, colori e peculiarità. Ambasciatrice di questa giornata per il Calendario del Cibo Italiano di AIFB – Associazione Italiana Food Blogger è Maria Teresa Cutrone. Ho voluto dare il mio contributo scegliendo un dipinto di Vincenzo Campi, “I Mangiafagioli”.

image
I mangiafagioli di Vincenzo Campi

Con questo post oltre, a dare il mio contributo a questa giornata che meriterebbe una settimana se non un mese, vista la vastità degli argomenti, degli artisti e dei dipinti, inauguro la mia nuova sezione del blog – Il cibo nell’arte raccontato attraverso i capolavori dei grandi maestri italiani e stranieri.

Vincenzo Campi (1536-1591) figlio di Galeazzo Campi era un pittore cremonese, nato e cresciuto in una famiglia di pittori. Fu allievo dei suoi fratelli Giulio e Antonio, nei suoi dipinti si possono notare le influenze del Pordenone (Pietà, Duomo di Cremona) e del Correggio (affreschi della volta di San Paolo a Milano). Con gli anni la sua peculiarità fu quella di dipingere quadri di genere e più precisamente legati al cibo e a scene della vita quotidiana conta dina. Alla pinacoteca di Brera a Milano possiamo ammirare “La fruttivendola”, “La pescivendola”, “Mercato del pollame e cacciagione” e “Interno di una cucina”, mentre in Francia, a Lione è custodito “I mangiatori di ricotta”. I mangiatori di ricotta, fa parte di una collezione privata, anche se ci sono diverse riproduzioni sparse per l’Italia ed Europa.

Come già detto sopra, Vincenzo Campi, con questi quadri ha voluto rappresentare e cogliere l’animus popolare tipico della tradizione contadina fatto di gesti spontanei, misti a volgarità e realismo rustico. Nel mangiafagioli possiamo notare tutti questi elementi e infatti non a caso nel dipinto si vede un contadino che è intento a cibarsi con i fagioli, una donna con una vistosa collana di corallo rosso e una generosa scollatura che lasciano intravedere i seni prosperosi ed infine un bambino che riprende quella che appare nei “Pescivendoli”

Nella vita contadina la carne era considerata un lusso, pertanto le persone si cibavano di prodotti semplici e genuini, che provenivano dalla loro terra ed i fagioli sicuramente rappresentavano una fonte di energie. Nel quadro si possono notare altri cibi come la forma di formaggio, un piatto di lenticchie, il bicchiere di vino e la pentola di rame collocata poco sotto il tavolo.

I fagioli molto probabilmente erano cotti in umido e comunque molto semplici senza aggiunta di carne o altri cibi che per l’epoca potevano essere costosi.

Per riprendere un po’ il quadro, ho preparato dei fagioli in umido  usando come qualità i borlotti. Una preparazione molto semplice ma saporita che faceva da contorno.

Ma ora passiamo alla ricetta.

Fagioli in umido
Da I mangiafagioli di Vincenzo Campi – Fagioli in umido

DA I MANGIAFAGIOLI DI VINCENZO CAMPI: FAGIOLI IN UMIDO

Ingredienti per 6 persone
300g. Di fagioli borlotti
1 cipolla
Un gambo di sedano
500ml. di acqua tiepida
200g. di pomodorini
1 cucchiaio di Olio EVO
Sale integrale q.b.
Timo q.b.

Tempo di preparazione: 1,15 ora + 12 ore di ammollo

Esecuzione: semplice

Mettete a bagno per 10/12 ore i fagioli borlotti secchi.

Nel frattempo in una pentola, io ho usato la wok, fate soffriggere la cipolla tagliata a dadini e il gambo di sedano tagliato a rondelle sottilissime, con l’olio EVO, quando sarà trasparente aggiungete i fagioli e fate insaporire per qualche minuto.

Quindi versate nella pentola l’acqua, unite i pomodorini tagliati a pezzetti e aggiungete qualche rametto di timo.

Abbassate la fiamma e fate cuocere per un’ora abbondante.

Terminata la cottura aggiustate di sale ed eventualmente di timo.

Servite i fagioli in umido, ben caldi.

Buon appetito

Elenuar

Potete seguirmi anche su:
Facebook: Le ricette di Elenuar
Twitter: @elekick78
Pinterest: Le ricette di Elenuar
Instagram: lericettedielenuar

Credit: Il cibo nell’arte – di Silvana Editoriale

Pubblicato da lericettedielenuar

Creare in cucina mi rilassa e mi fa sentire creativa. Amo cucinare per me, la mia famiglia e i miei amici. Ho deciso di creare questo blog per condividere con voi le mie creazioni dolci e salate.

8 Risposte a “I MANGIAFAGIOLI DI VINCENZO CAMPI – Il cibo nell’arte”

  1. brava Eleonora abbiamo dato un bel contributo su questo pittore che secondo me in italia è un po sottovalutato, mentre invece vista la sua capacità di spaziare in vari ambienti (sacri e non ) meriterebbe di più, brava hai fatto un bellissimo post

    1. Ciao Sonia, infatti io non lo conoscevo, ma affronterò tutti i suoi quadri nella mia nuova sezione. ;-).

  2. Come in altre sue opere, Vincerzo Campi inneggia al buon cibo e ai piaceri della vita, con una gestualità marcata e quasi teatrale.
    Grazie Eleonora per il tuo contributo alla GN del Cibo nell’Arte.
    Un caro saluto e buona domenica!
    Maria Teresa

    1. Grazie Maria Teresa, per me è stato un piacere contribuire alla giornata e tu sei stata un’eccellente ambasciatrice! Complimenti per il tuo post. Ciao Eleonora

  3. guarda, se ti dico che pasta e fagioli è uno dei miei cibi preferiti in assoluto? Mangerei fagioli in ogni stagione… e infatti è quel che faccio! Bellissimo e utile quindi il tuo contributo, con quella ciotolina di legumi a fare l’occhiolino al lettore, un po’ quel che fa il mangiafagioli del nostro artista sbirciando il decollété della signora che gli sta accanto 😉 Ciao!

    1. Ciao Fausta, anche per me passa fagioli è un must! Esatto il malandrino del mangiafagioli che mangiava anche con gli occhi… 😉 Ciao Eleonora

I commenti sono chiusi.