Già conosciuta nell’Italia antica del 1200 A.C. come focaccia azzima, la piadina Romagnola ha resistito nel tempo con varie rielaborazioni e divenendo quasi il pane “quotidiano”, e passando da una produzione artigianale ad una produzione industriale.
L’anno scorso è venuto a casa nostra un amico calabrese di mia figlia, Simone, per andare a vedere il concerto dei Metallica e ci ha portato delle piadine preparate in piadineria dove lavorava. Erano buonissime! Non esiste alcun paragone con quelle precotte che compriamo al supermercato. Fissata come sono con la cucina, l’ho costretto a rivelarmi la ricetta originale romagnola.
Ingredienti
600 g di farina 0
125 g di strutto (o di olio di oliva)
1 cucchiaino scarso di bicarbonato
300 ml di acqua
1 cucchiaino raso di sale
Piadina Romagnola
Preparazione
Inserite nella planetaria la farina, il sale lo strutto ed il bicarbonato, quindi azionare la planetaria con l’accessorio a foglia a velocità moderata per circa 3 – 4 minuti, in maniera tale che gli ingredienti si mescolino e si amalgamino.
Sostituire la foglia con il gancio,
azionate di nuovo la planetaria, quindi unire l’acqua lentamente e a filo.
Impastate fino a quando l’impasto si stacca dalle pareti della ciotola ( se necessario aggiungete altra farina un po’ per volta) e risulta omogeneo.
Versate l’impasto sulla spianatoia e ricopritelo con la pellicola, mettetelo in frigo a riposare per almeno 30 minuti.
Prendete un po’ di impasto per volta e stendetelo con il mattarello formando dei dischi di diametro di circa 24 cm e con lo spessore di 3 – 4 millimetri.
Ponete una padella sul fuoco e cuocete la piadina da tutte e due i lati a fuoco molto caldo, e ricordatevi di rompere le bolle di aria che si formano in superficie durante la cottura, di romperle.
Farcite la piadina romagnola come meglio credete, con il formaggio ed i salumi, oppure se la volete più leggera con verdure cotte o grigliate.