IMPASTO PER PIZZA

Impasto per pizza ( impasto a lunga lievitazione Bonci), il top degli impasti per ottenere un risultato eccellente in casa vostra come in pizzeria 😋.

Quest’impasto ha una lievitazione lunga ma i risultati vi ripagheranno dell’attesa.

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IMPASTO PER PIZZA

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  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura30 Minuti
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

IMPASTO PER PIZZA

500 g farina 0
500 g farina 00
700 ml acqua (In base a quanta ne prende la farina)
20 g sale
40 g olio extravergine d’oliva
5 g lievito di birra fresco

IMPASTO PER PIZZA

Impastare, ossia mischiare gli ingredienti, principalmente farina e acqua, fornendo energia meccanica tramite le proprie mani oppure tramite un’impastatrice.

In questa fase si costituisce il glutine che costituisce la struttura portante del nostro impasto.

Saper scegliere la farina è importante in quanto contiene al suo interno tutte le sostanze nutritive di base della pizza. Le proteine, i carboidrati (amidi, zuccheri, etc.) e in una certa misura, anche i lipidi (i grassi). 

L’unione della migliore farina per pizza con l’acqua, sotto l’azione meccanica delle mani o dell’impastatrice, da luogo ad una serie di processi che modificano le proprietà fisiche della farina stessa realizzando quello che chiamiamo impasto. Il più importante di questi processi è la formazione del glutine.

Il glutine costituisce lo scheletro dell’impasto che farà da sostegno all’amido, che diventerà la mollica, all’acqua, ai grassi ed altre sostanze. E soprattutto avrà il compito di trattenere al suo interno i gas derivanti dalla azione fermentativa del lievito.

Impastare equivale quindi a costruire. Durante la fase successiva, quella della maturazione e della lievitazione, quello che abbiamo costruito durante l’impastamento verrà parzialmente demolito.

Pizza

Quando si prepara l’impasto della pizza a casa, bisogna seguire alcune semplici regole.

Iniziamo dall’acqua, sciogliendo dentro il lievito di birra.

Aggiungere la farina setacciata; setacciare la farina evita la formazione di grumi.

Il sale va inserito il più tardi possibile; se si inserisce da solo andrà messo quando l’impasto è ancora in una fase cremosa, altrimenti va messo sciolto in un po’ dell’acqua che avremo lasciato appositamente da parte.

Si smette di impastare quando l’impasto forma una massa compatta e lucida e, se stiamo impastando con un’ impastatrice, si stacca completamente dalla ciotola.

Amalgamare un impasto della pizza a casa è più o meno semplice a seconda della farina utilizzata e dalla quantità di acqua utilizzata; più una farina è forte ( quantità di proteine maggiore), più sarà semplice inserire quantità di acqua maggiori.

In ogni caso è importante non impastare eccessivamente in quanto in questo modo si rischia di scaldare oltremisura l’impasto o addirittura di rovinarlo; superata una certa soglia infatti, la maglia glutinica si romperà e l’impasto non sarà più utilizzabile.

Se si hanno difficoltà nel far formare l’impasto della pizza a casa, piuttosto che continuare ad impastare è meglio fermare l’impastatrice per 5 o 10 minuti, capovolgere l’impasto e riprendere ad impastare; l’operazione può essere ripetuta anche più volte se necessario.

IMPASTO PER PIZZA

A questo punto però l’impasto non è ancora pronto ad essere utilizzato. Prima che ciò possa avvenire devono accadere due cose: la lievitazione e la maturazione e per questo serve un ingrediente fondamentale, il tempo.

Inserire il panetto in un contenitore leggermente oleato “PUNTATA”, coprire con il coperchio o con la pellicola trasparente e trasferire in frigo, a 4°C nella parte meno fredda, per tutta la notte. Circa 18-20 ore.

Con lievitazione si intende l’aumento di volume dell’impasto provocato dall’azione fermentativa del lievito che produce anidride carbonica che rimane intrappolata nella struttura del glutine. La maturazione invece è un insieme di processi che vanno nella direzione inversa di quello che succede durante l’impastamento, ossia le strutture più complesse, proteine, amidi e grassi, vengono scomposti progressivamente in elementi più semplici.

Questi processi indeboliscono la struttura dell’impasto rendendolo meno tenace, più estensibile, più facilmente digeribile.

Se utilizziamo farine forti  i processi di maturazione avranno bisogno di più tempo per la loro attività; in questo caso è utile mettere l’impasto in frigorifero in quanto le basse temperature rallentano l’attività del lievito ma non fermano la maturazione. Utilizzando le giuste farine si può far riposare l’impasto in frigorifero per 48 o 72 ore.

Utilizzando farine più deboli una maturazione a temperatura ambiente di 8 o 12 ore può essere più che adeguata. La dose del lievito dovrà essere graduata in base alla durata di questo periodo e della temperatura ambiente. Più alta sarà la temperatura esterna e più accelerata risulterà l’azione fermentativa del lievito.

Passato il tempo di maturazione bisogna pezzare l’impasto, ovvero dividerlo in pagnotte da 250 gr ciascuna.

Da ogni panetto di 250 gr viene fuori 1 pizza da 25 cm di diametro.

Tirare l’impasto fuori dal frigo. Capovolgerlo sul piano da lavoro ( se necessario inumiditevi le mani, in questo modo non tenderà ad appiccicarsi). Lasciarlo riposare circa 10 minuti sul piano da lavoro.

Fare un rotolo e dividerlo in pezzi “STAGLIO”.

Fare la formatura di ogni panetto, cercando di portare al centro l’impasto, e incorporando aria. Il trucco di una pizza ben areata è quello di toccarla poco.

Fare lievitare i panetti per 4 ore “APPRETTO” (temperatura ambiente, circa 24°C). Se la temperatura in casa è più bassa prolungare la lievitazione di una, due ore.

Inserire i panetti in contenitori ermetici di forma rotonda, leggermente oleati, oppure in una scatola grande (oliata) con coperchio. In alternativa, su un vassoio spolverizzato con un po’ di farina di semola, con un panno umido poggiato sopra per evitare che si secchi la superficie, o con della pellicola trasparente, ma prima inumidite con pochissimo olio tutta la superficie delle palline, in modo che la pellicola, appena tolta, non rimarrà appiccicata. In ogni caso i panetti vanno distanziati fra loro almeno 2 dita tra l’uno e l’altro.

A lievitazione ultimata, capovolgere il panetto su un piano infarinato o all’interno di un vassoio con farina di semola di grano duro. Se avete deciso di usare la scatola o il vassoio, estraete il panetto con l’aiuto di una spatola. Basterà fare un movimento deciso e secco e capovolgerlo sul piano infarinato.

Il panetto pronto per la stesura si riconosce dall’aspetto un po’ afflosciato, cioè espanso più in larghezza che non in altezza. Quando il panetto si presenta così, la stesura diventa un’operazione davvero molto semplice e veloce, perché avrai dato modo al glutine di rilassarsi.

Aiutandovi con i polpastrelli, pressare appiattendo l’impasto e spingendo l’aria dal centro verso fuori.

Capovolgere l’impasto, allargarlo con le mani dando la forma rotonda e cercando di spingere l’aria verso l’esterno per mantenere il cornicione alto che in cottura si rigonfia leggermente e diventa morbido.

Eliminare la farina in eccesso e trasferire la pizza sulla teglia. La vostra pizza sarà grande circa 26 cm di diametro.

Condire con gli ingredienti che avete scelto e infornare.

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Pubblicato da ledeliziedigiada

Ciao a tutti il mio nome è Giada, in arte Rosa blu,ed abito nella provincia di Roma! Da sempre sono appassionata di cucina. Amo sperimentare nuove ricette e con questo blog finalmente ho trovato il modo per esprimere finalmente la mia creatività davanti ai fornelli. Questo mio blog è nato anche per poter condividere con voi la mia passione nel decorare torte speciali per occasioni speciali

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