La Regina del Focolare raddoppia: da tempo lavoro ad un progetto nuovo, un dominio tutto mio, senza pubblicità e con una sezione dedicata alle Storie in cucina, quelle che scaturiscono dal cuore e che spesso accompagnano le mie ricette.
La cucina narrata, che mi appassiona tanto, trova largo spazio nel mio nuovo blog, e mi permette di muovermi ai fornelli cercando il profumo di ricordi e sensazioni che riporto in vita nei miei piatti: emozioni da assaporare.
Inoltre troverai la rubrica del come si fa, ossia Trucchi e barbatrucchi: segreti da cuoca per mille circostanze. E Cucinare anche per 100, una sezione dedicata all’arte di cucinare in grande e di organizzare feste, cene e compleanni senza farsi venire i capelli dritti.
Le mie Ricette restano, vecchie e nuove, perché sono loro la mia ispirazione.
La Regina del Focolare, stesso nome nuovo indirizzo.
L’Associazione Italiana Food Blogger
Il nuovo blog nasce dal desiderio di uscire da una logica commerciale che riduca il mio vagabondare tra ricette e racconti ad una questione di numeri. L’incontro con Associazione Italiana Food Blogger, nel 2022, ha cambiato la mia prospettiva. Il mio modo di guardare le ricette e il cibo, con tutte le sue implicazioni, si è modificato del tutto, come se improvvisamente avessi inforcato gli occhiali e vedessi chiaramente quello che prima avevo solamente intuito: parlare di cibo non è solo occuparsi di dosi, cotture, pentole e padelle. Ho imparato a pensare il cibo come atto culturale.
Da uno stato di confusione in cui avrei voluto fare tutto, ma pensavo di non saper fare nulla, sono passata ad una via precisa: la mia. Il merito è stato in buona parte delle occasioni che mi ha dato l’associazione e delle persone che ho incontrato. È stato dirimente il comprendere che ci sono modi diversi di essere food blogger, e che oltre alle ricette c’è di più. C’è la cultura del cibo e del territorio, la narrazione dei gesti semplici e quotidiani, spesso carichi di significato e di memoria, che noi possiamo esprimere in tanti modi diversi. Questo è diventato parte viva della mia identità.
Lo dico meglio rubando le parole a Regina Moretto, maestra di parole potenti nell’ultimo convegno di AIFB del 25 febbraio. Lei dice, esprimendo in modo perfetto il mio pensiero:
“Prima di essere identità culturale collettiva, il cibo appartiene alla sfera affettiva e personale. Ogni volta che se ne scrive si aprono mondi da condividere“.
Storie in cucina
Proprio dal desiderio di scrivere di vita e di cucina nascono le mie storie, un desiderio che per molti anni non ho conosciuto e che, invece, si è trasformato in un fiume in piena nel momento in cui ho cominciato a scrivere ricette. Fiumi di parole da mettere su carta, per raccontare quali emozioni scatena la cucina, per riassumere tutto quello su cui ho meditato negli anni — mescolando la marmellata — e per trasmettere la bellezza di cucinare insieme, anche con chi è fragile e molto diverso da me.
Un simile bagaglio in continua evoluzione non trovava spazio nel formato ricetta, e non aveva neppure modo di arrivare ad un pubblico che desiderasse leggerlo perché (lo faccio anche io) chi cerca una ricetta verso mezzogiorno, quella vuole trovare: agile, precisa e senza divagazioni, una semplice, utilissima ricetta.
Io invece, oltre alle ricette, ho molte storie da raccontare, che frullano nella mia testa la mattina presto, quando il gallo deve ancora cantare, e che, finalmente, hanno trovato casa.
Trucchi e barbatrucchi
Hai mai visto i Barbapapà ? Se li hai visti sai che hanno inventato una parola tutta nuova, il barbatrucco. Espediente ingegnoso e risolutivo, trovata: questo recita il dizionario, e la mia sezione trucchi e barbatrucchi è proprio questo: quando non sai come fare, se hai fatto un guaio e devi rimediare, se vuoi modificare una preparazione, sfoglialo e forse troverai la soluzione che cerchi.
Cucinare anche per cento
Molti anni fa mi sono trovata per caso a dover cucinare per cento ragazzini. Ero giovane e i miei figli erano educatori nella colonia di Monteleco, sulle alture di Genova, una casa della Diocesi dove si organizzano ancora oggi campi estivi per bambini, fragili e no. Tutti insieme a giocare (e a mangiare) per qualche settimana, per eliminare le differenze e vivere nuove regole del gioco. Io cucinavo, appunto, con un’amica delle più preziose. Lì, insieme, abbiamo capito che avremmo potuto aprire un piccolo catering e organizzare feste di ogni genere. Lo abbiamo fatto per molto tempo e, seppur meno frequentemente, ancora lo facciamo.
Sulla base di questa lunga esperienza ti racconto come fare a organizzare feste piccole o grandi, allegre e ben riuscite, giocando d’anticipo. Ti resterà anche il tempo per il parrucchiere.
Le ricette della Regina
Le ricette sono la mia passione e resteranno sempre capisaldi e strada maestra della mia creatività. Le mani che si muovono sul tavolo della cucina, abili e veloci tra pentole, elettrodomestici e fornelli creano gesti d’amore con cui nutrire i miei cari e, attraverso le pagine del blog, anche le altre persone. Non rinuncerò mai alle mie ricette, scritte a mano sul quaderno a quadretti con la copertina rossa, e scritte anche qui, dove possono volare e diventare patrimonio di chi vorrà cibarsene.
Le ricette della Regina hanno ampio spazio sul nuovo blog, e ne verranno altre.
Ma nel frattempo le trovi anche qui.