Le pappardelle, che sono tipiche della mia regione, la Toscana, sono un formato di pasta a me caro, perchè mi ricordano mia nonna, seppur non vedente, riusciva sempre a cucinare o a fare la maglia.
Nei giorni di festa, un tempo, quando si riusciva a preparare un sugo (da noi il ragù si chiama sugo), si era soliti anche fare delle pappardelle, che altro non sono che tagliatelle però più alte, circa 1, 3/ 1,5 cm, originariamente costituite da sola farina 0 e acqua.
Pappardelle con sugo allo speck e piselli
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INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
200 gr di farina 0
200 gr di semola
4 uova
acqua q.b
600 gr di pelati Cirio
1/2 lattina di piselli Cirio
150 gr di speck
1 bicchiere di vino bianco secco
sedano, carota, cipolla, 1 spicchio di aglio tritati finemente
rosmarino
Olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero
ESECUZIONE:
1) Per prima cosa si preparano le pappardelle: impastare le farine con le uova e acqua quanto basta, poi fare una palla a far riposare almeno 20 minuti. Stendere la pasta a mano in un rettangolo, infarinare bene (meglio con la semola), piegare la pasta in 4, dal lato più corto e tagliare le nostre pappardelle con un coltello lungo e affilato; aprirle e disporle sulla spianatoia infarinata a mo’ di nidi.
2) Adesso si prepara il battuto di odori con sedano, cipolla e carota e lo spicchio d’aglio (privandolo prima della sua anima verde che da il cattivo odore) e si soffrigge in una padella con l’olio extra vergine di oliva insieme al rametto di rosmarino che poi toglieremo.
3) Dopo qualche minuti si unisce lo speck e si soffrigge ancora per 3- 4 minuti.
4) Ora si sfuma con il vino bianco.
5) Aggiungiamo i pelati e facciamo cuocere per circa 50 minuti con un coperchio (se il sugo si ritirasse troppo uniamo un po’ di acqua calda).
6) Gli ultimi 10 minuti di cottura si uniscono i piselli scolati e si aggiusta di sale e si da una bella macinata di pepe nero.
7) Buttare le pappardelle in acqua salata, basteranno 1, al massimo 2 minuti di cottura e saltarle nella padella con il condimento, si aggiunge olio, e un po’ di acqua di cottura della pasta per fare una cremina e si serve con del prezzemolo tritato.