Sformato di cavolfiore, radicchio e totani

sformato di cavolfiore radicchio e totani

Dopo giorni e giorni fuori casa finalmente ci si può dedicare alla propria cucina. Vi dico la verità, ne ho approfittato per assaporare i piatti tipici del Friuli, che erano, per me assolutamente sconosciuti e anche da lì come souvenir ho fatto scorta di prodotti tipici 😀 .
Ma oggi voglio lasciarvi una ricetta diversa dal solito sformato. Ho voluto abbinare al cavolfiore, il sapore amarognolo del radicchio e i totani.
Non ero sicura assolutamente della riuscita di questo piatto, ma chi l’ha assaggiato mi ha dato riscontri super positivi e così voglio che anche voi lo proviate.

Come tutti i miei piatti anche questo ha le caratteristiche di essere: veloce, leggero e delicato.
Quindi cosa aspettate a provarlo?

INGREDIENTI 2 PAX
– 300 gr totani
– 1 cavolfiore piccolo
– 1 radicchio tondo piccolo
– 1 spicchio di aglio
– 2 cucchiai di olio evo
– un pizzico di pepe bianco
– 1 tazzina di vino bianco
– sale qb
– un paio di cucchiai colmi di grana padano
– semi di papavero

PROCEDIMENTO
1. Mondate e bollite il cavolfiore salando l’acqua. A cottura ultimata scolate bene e schiacciatelo con una forchetta.
2. Mondate il radicchio sminuzzandolo e aggiungetelo al cavolfiore.
3. Tagliate in pezzetti i totani. In una padella aggiungete l’olio evo, l’aglio, fate riscaldare per qualche minuto e solo dopo i totani. Sfumate con del vino bianco, pepate, eventualmente salate e fate cuocere. Una volta cotti unite il tutto al cavolo (non eliminate il sughetto che si è creato).
4. Mescolate tutto bene, aggiungendo il grana padano. Accendete il forno a 200° (il mio è statico)
5. Preparate le cocottine o utilizzate quelli in alluminio passandoci un velo di olio e sul fondo metteteci i semi di papavero.
6. Infornate e fate cuocere per circa 15 minuti.

Pubblicato da lalucanaincucina

Mi chiamo Antonella e sono una lucana puro sangue appassionata da sempre di cucina. Mi piace mangiare bene, bere bene e viaggiare. Vivo da anni in Toscana e la mia terra vive nei mie piatti facendosi conoscere. E negli animi curiosi si insinua la curiosità per la bellezza di una regione sconosciuta e per quelle tradizioni che ancora sono radicate.