Pastiera napoletana lucana

Pastiera napoletana lucana
Finalmente ho fatto le mie prime pastiere. L’unica cosa che cambia leggermente in questa ricetta sono le quantità di zucchero e uova, ne ho messe molte meno e il risultato è una pastiera super delicata.
Ma sapete a cosa è legata questo dolce tradizione pasquale? La leggenda narra che la sirena Partenope, simbolo della città di Napoli, dimorasse nel Golfo disteso tra Posillipo ed il Vesuvio, e che da qui ogni primavera emergesse per salutare le genti felici che lo popolavano, allietandole con canti di gioia. Una volta la sua voce fu così melodiosa e soave che tutti gli abitanti ne rimasero affascinati e rapiti, accorsero verso il mare commossi dalla dolcezza del canto e delle parole d’amore che la sirena aveva loro dedicato e, per ringraziarla, sette fra le più belle fanciulle dei villaggi furono incaricate di consegnarle i doni della natura: la farina, la ricotta, le uova, il grano tenero, l’acqua di fiori d’arancio, le spezie e lo zucchero. La sirena depose le offerte preziose ai piedi degli dei, questi riunirono e mescolarono con arti divine tutti gli ingredienti, trasformandoli nella prima Pastiera, che superava in dolcezza il canto della stessa sirena. Esistono altre viarianti, ma questa mitologica è la più affascinante. La ricetta attuale fu perfezionata proprio nei conventi e divennero celebri quelle delle suore del convento di San Gregorio Armeno (Wikypedia)

INGREDIENTI 2 pastiere diametro 28 cm e 20 cm
PER LA FROLLA
– 500 gr di farina 00
– 150 gr zucchero
– 2 uova (allevate a terra)
– 200 gr burro
– 1/2 bustina di lievito
– Scorza di 2 arance grattuggiate

PER IL RIPIENO
– 500 kg di ricotta di mucca
– 580 gr grano già cotto
– 150 gr di zucchero
– 300 ml di latte ps
– 3 uova (allevate a terra)
– 70 gr cedro ( o canditi)
– 3/4 di fiala di fiori d’arancio (o 1 fialetta)
– 1 bustina di vanillina

PROCEDIMENTO Frolla
In un recipiente aggiungete la quantità di zucchero, poi tirate dal frigorifero il burro e aggiungetelo (potete tagliarlo a pezzetti se vi torna meglio, l’importante è che sia freddo di frigo). Amalgamate bene aiutandovi con un cucchiaio di legno e soltanto dopo aggiungete le uova e la buccia grattuggiata delle arance. Poi iniziate a versare a pioggia la farina e il lievito (sciolto in un goccino di latte). Otterrete un impasto di pasta frolla sbricioloso. Bene ora lavorate energicamente e velocemente l’impasto fino ad avere una “palla” omogenea (non va lavorata tanto). Coprite con pellicola e fate riposare un’ora in frigo o 20 min nel congelatore. (TROVATE IL PROCEDIMENTO CON FOTO NELLA RICETTA IN Dolci_ impasti base)
PROCEDIMENTO ripieno
In una pentola mettete 200 ml di latte ps a riscaldare, poi aggiungere il grano cotto e 2 cucchiai di zucchero. Mescolate e appena arriva ad ebollizione spegnete e fate raffreddare.
In un recipiente, nel frattempo, aggiungete 3 tuorli (gli albumi andranno montati a neve), lo zucchero restante, mescolate aggiungendo la ricotta, poi il latte restante, i fiori d’arancio, il cedro (o canditi misti che non piacendo a molti non ho utilizzato) e la bustina di vanillina. Ora in corporate il grano raffreddato amalgamate e infine aggiungete gli albumi montati a neve. E il ripieno è pronto 🙂 🙂
Stendete ora la frolla sottile lasciandone un po’ per fare le strisce. Adagiate sulle teglie e riempite ricoprendo con le strisce di frolla.
Cottura 180°, 45 minuti, il mio è un forno statico (Ma ricordate che il tempo dipende sempre dal vostro forno). Non toglietela dalla teglia quando è calda, ma lasciatela raffreddare e compattare 😉
Il risultato è stato strepitoso. Sono molto felice 🙂 🙂 di aver fatto un dolce tipico ma meno carico 🙂 🙂 e pesante.

Pubblicato da lalucanaincucina

Mi chiamo Antonella e sono una lucana puro sangue appassionata da sempre di cucina. Mi piace mangiare bene, bere bene e viaggiare. Vivo da anni in Toscana e la mia terra vive nei mie piatti facendosi conoscere. E negli animi curiosi si insinua la curiosità per la bellezza di una regione sconosciuta e per quelle tradizioni che ancora sono radicate.