Voglio ricordarti così. Voglio ricordarti coi tuoi capelli bianchi, con la tua forza e saggezza e col tuo amore per la casa e il cibo. Voglio ricordarti così: con le mani piene di farina mentre mi insegnavi teneramente a far la pasta e mi dicevi: “Prima o poi imparerai” e io ho imparato nonna! Non sarò mai brava come te, ma ogni volta che prenderò la farina, la “rasola”, “lu tumbagn” e l’acqua per fare “i capond”( cavatelli) o i “fusedd” (fusilli) mi ricorderò di quella tua forza nel gestire la casa, la masseria, l’uliveto, la vigna, gli animali. Mi mancherai nonna. Oggi voglio ricordarti con i fusilli, che sono una pasta fatta a mano grazie ad un ferretto, fatto rigoosamente dal farro.
INGREDIENTI 4 pax
– acqua tiepida q.b (circa 150 dl poichè dipende sempre dalla qualità dell farina utilizzata)
– un pizzico di sale
– acqua di bollitura abbondante con sale e un cucchiaino di olio
PROCEDIMENTO
Il procedimento per fare tutta la pasta in casa lucana è simile per tutte le tipologie, per i fusilli lucani cambia leggermente la consistenza, dell’impasto che è un pochino più consistente, ma davvero di poco. Iniziate col versare sulla spianatoia la farina a fontana, dopo averla setacciata, aggiungete poi acqua e sale e iniziate a lavorare finché il composto non risulterà liscio e di consistenza morbida (non deve essere troppo duro altrimenti non riuscirete a lavorarlo).
Lasciate riposare. Dopodiché create dei panetti da cui ricavare dei cilindri lunghi (come da foto). Dopo aver ottenuto tutti i cilindri tagliateli in ultereriori cilindretti di circa 3/4 cm. Poi col ferretto messo al centro del cilindro lavorate energicamente fino ad ottenere il fusillo che è molto simile a un mini bucatino, sfilatelo dolcemente e ponete sul vassoio. Bene mia nonna me li faceva sempre col sugo :), ma i fusilli lucani ottimi con qualsiasi condimento. Grazie nonna, per avermi insegnato tutto questo.