Marmellata di more di rovo selvatico senza semi

Marmellata di more senza semi

Nella mia tappa lucana estiva, come da bambina, mi sono recata a raccogliere le more di rovo selvatico per fare la marmellata di more. E’ stato un ritornare indietro nei tempi dove ci si divincolava tra arbusti e cespugli. Mi raccomando durante la raccolta assicuratevi che le more devono esser ben mature, dal colore nero-violaceo. Non avevo fatto mai da sola la marmellate, anche se avevo mangiato soltanto quelle unicamente fatte in casa. Insomma mi sono voluta cimentare in questa nuova esperienza. Devo essere sincera? Pensavo fosse più difficile e invece è più che altro il caos che si crea nella cucina :). Bene ora andiamo a vedere gli ingredienti e i passaggi per questa deliziosa marmellata di more.

INGREDIENTI
– 1,5 Kg more lucane di rovo selvatico
–  600/700 gr di zucchero (dipenderà dalla dolcezza delle more)
– succo di un limone

PREPARAZIONE
1.Lavate con delicatezza le more mettendole ad asciugare su un canovaccio, preferite ne uno vecchio perchè si macchierà non poco 🙂
2. Mettete le more in una pentola e portate il tutto in ebollizione, dovranno ammorbidirsi ( circa 5′ )
3. Dopodiché munirsi di un ampio recipiente e passare le more poco alla volta con uno schiacciapatate o passaverdura
4. Riporre la crema ottenuta di nuovo in ebollizione.
5. Ripassare nuovamente il tutto con un colino tipo setaccio, per eliminare anche l’ultimo seme superstite 🙂
6. Rimettere il tutto di nuovo sul fuoco poi aggiunger lo zucchero e il succo di un limone
7. Fare la prova su un piatto per verificare la densità ogni 5′ facendola raffreddare
8. Una volta verificata l’intensità, mettere i barattoli a riscaldare o in forno o vicino al gas, poi versare la marmellata di more
9. Chiudere ermeticamente i barattoli e avvolgerli in una coperta per 2 giorni.

Dopodichè la vostra marmellata di more sarà pronta da gustare 🙂

Pubblicato da lalucanaincucina

Mi chiamo Antonella e sono una lucana puro sangue appassionata da sempre di cucina. Mi piace mangiare bene, bere bene e viaggiare. Vivo da anni in Toscana e la mia terra vive nei mie piatti facendosi conoscere. E negli animi curiosi si insinua la curiosità per la bellezza di una regione sconosciuta e per quelle tradizioni che ancora sono radicate.