Un assaggio di lenticchie è diventato, per la maggior parte di noi, il piatto d’obbligo del menù di S. Silvestro, da condividere dopo il mega Cenone. Un appuntamento scaramantico, di secolare retaggio; usanza a cui di solito i popoli settentrionali, portati più alla concretezza delle cose che ai simboli, sono stati refrattari.
In passato tra i regali beneaugurali, c’era un sacchetto pieno di lenticchie, che si sarebbe dovuto trasformare in monete sonanti, in qualche momento dell’anno. La leggenda ha origini molto antiche, delle quali, passando per l’antica Grecia e per i Romani, si hanno tracce perfino nella Bibbia. Ogni chicco di lenticchia corrisponderebbe a una moneta, quindi più se ne mangiano più soldi arriveranno 🙂 . E anche i meno scaramantici le mangiano puntualmente ogni anno 🙂 .
Siccome non amo il classico piatto di lenticchie con soffritto di cipolla, carota e prezzemolo, ecco a voi una ricetta la lucana della mia nonna, che darà al vostro piatto un sapore delicato e delizioso 🙂 e in più è veramente leggera.
INGREDIENTI PER 4 PAX
-250 gr di lenticchie mignon secche
-1 spicchio di aglio
-4 pomodorini pachino
-6/7 foglie di basilico
-1 cucchiaio di olio evo
-sale
-cotechino
PROCEDIMENTO
Mettete le vostre lenticchie a cuocere in abbondante acqua salata, aggiungetevi lo spicchio d’aglio e i pomodori pachino tagliati a metà. In una pentola a parte fate sbollentare il cotechino in modo che perde un po’ di grassi.
Assaggiate mentre cucinate, sempre 🙂 . A cottura quasi ultimata aggiungete un cucchiaio di olio evo e il basilico tritato e fate terminare a fuoco lento. La cottura delle lenticchie senza ammollo è di circa 25 minuti.
Dopo aver sbollentato il cotechino tagliatelo a fette e fatelo dorare, da entrambi i lati, qualche minuto in una padella antiaderente o in una padella con carta forno. Servite le lenticchie al basilico adagiando una fetta di cotechino per chi la gradisce. Io non lo amo, è per questo che faccio cotture separate 😉 .