Il Brachetto d’Acqui è un vino DOCG a Denominazione di Origine Controllata e Garantita.
In auge fino alla fine del XIX secolo, il Brachetto d’Acqui, rosso dolce frizzante derivante dall’omonimo vitigno a bacca nera già conosciuto in epoca romana, subì una specie di tracollo produttivo dopo della filossera, fino a quando, negli anni Sessanta, Arturo Bersano ne elaborò una versione spumantizzata con metodo Charmant che in breve tempo rilanciò sul mercato questo vino aromatico.
Oltre alla versione Spumante, ne esiste una detta “tappo raso” (cioè senza la gabbietta).
La zona di produzione è nei comuni di Vesime, Cessole, Loazzolo, Bubbio, Monastero Bormida, Rocchetta Palafea, Montabone, Fontanile, Mombaruzzo, Maranzana, Quaranti, Castel Boglione, Castel Rocchero, Sessame, Castelletto Molina, Calamandrana, Cassinasco, Nizza Monferrato in provincia di Asti e Acqui Terme, Terzo, Bistagno, Alice Bel Colle, Strevi, Ricaldone, Cassine, Visone in provincia di Alessandria.
Temperatura di servizio: 11° C
Conservazione: Da consumare in gioventù
Tipo di bicchiere: Tulipano medio
Vitigni con cui è consentito produrlo: Brachetto minimo 97%; Altri vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte per un massimo del 3%
Tipologia: Vino rosso secco
Colore: Rosso rubino di media intensità e tendente al granato chiaro o rosato
Odore: Aroma muschiato, molto delicato, caratteristico
Sapore: Dolce, morbido, delicato
Gradazione minima: 11,5°
Viene prodotto anche nel tipo Spumante, con una spuma fine e persistente e stesse caratteristiche del tipo tranquillo. Gradazione minima: 12°
Abbinamenti: Frutta rossa, crostate varie, dolci, macedonie
