Vino Barolo

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“Barolo enoteca bottiglie” di Alessandro Vecchi – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons

Il Barolo (conosciuto come il “re dei vini”) è un vino DOCG a Denominazione di Origine Controllata e Garantita prodotto in alcuni comuni del Piemonte.

La zona di origine delle uve atte a produrre i vini a denominazione di origine controllata e garantita «Barolo», la cui prima delimitazione risale al 31 agosto 1933, comprende i territori dei comuni di Barolo, Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba e parte dei territori dei comuni di La Morra, Monforte d’Alba, Roddi, Verduno, Cherasco, Diano d’Alba, Novello e Grinzane Cavour in provincia di Cuneo.

Temperatura di servizio: 12° C
Conservazione: È uno dei vini più longevi, in media si possono attribuire almeno 15 anni di potenziale conservazione, ma frequentemente si supera tale quota per arrivare nei millesimi più pregiati a evoluzioni che possono raggiungere addirittura il mezzo secolo di vita
Tipo di bicchiere: Molto ampio, da rossi importanti

Vitigni con cui è consentito produrlo: Nebbiolo 100%

Tipologia: Vino rosso secco
Colore:
Rosso granato con riflessi arancioni
Odore: Caratteristico, etereo, gradevole, intenso
Sapore: Asciutto, pieno, robusto, austero ma vellutato
Gradazione minima: 13°
Invecchiamento obbligatorio: 3 anni; 5 anni per la Riserva
Abbinamenti: Brasato al Barolo, tajarin, lepre in civet, bagna cauda, ravioli al plin, cacciagione, arrosti di carne rossa, brasati, selvaggina, cibi tartufati, formaggi a pasta dura e stagionati. Come tutti i “grandi vini rossi“, può essere anche classificato come vino da meditazione

La Denominazione “Barolo chinato” è consentita per il vino aromatizzato, preparato utilizzando come base il vino Barolo.

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