Gli “agnolini” (come li chiamano a Mantova) sono la minestra principe della cucina mantovana: quella delle festività e dei momenti fondamentali della vita.
I Tortellini di carne al burro fuso sono parenti dei tortellini emiliani, da cui si differenziano principalmente per il ripieno.
A proposito di ripieno bisogna dire che ogni famiglia ha una ricetta che dichiara essere quella giusta e che difende con accanimento.
- Preparazione: Minuti
- Cottura: Minuti
- Difficoltà: Medio
- Porzioni: 4 Persone
Ingredienti
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400 g Farina
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4 Uova
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200 g Polpa di manzo
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1 Salamella
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100 g Lonza di maiale
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200 g Petto di pollo
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1 Fegatino di pollo
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1 Uovo
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q.b. Sale
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q.b. Pepe
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q.b. Pane grattugiato
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q.b. Grana Padano DOP
Preparazione
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Per preparare i tortellini di carne al burro fuso metti la farina sulla spianatoia formando con le dita una cavità simile a un cratere. Spolverizzala tutt’intorno con un po’ di sale e sguscia al centro della farina le uova.Sbatti leggermente le uova con una forchetta solo quanto basta per mescolare tuorli con albumi; poi butta nel miscuglio un po’ di farina presa dai bordi del cratere.
Continua a incorporare la farina nelle uova, prendendola dalle pareti della fontana, poi comincia a intridere gli ingredienti con le dita. Dapprima la pasta si presenterà un po’ granulosa.
Continua a lavorare gli ingredienti con le dita fino a quando avrai raccolto tutta la farina e l’avrai incorporata alle uova.
Quando l’impasto comincerà a prendere consistenza, lavoralo a piene mani, tirandolo avanti e indietro e sbattendolo sulla spianatoia sempre ben infarinata. Forma il panetto e fallo riposare per mezz’ora.
Riprendi il panetto e stendilo sulla spianatoia sempre ben infarinata facendo scorrere il matterello in tutte le direzioni.una volta stesa e resa sottile formare dei quadrati di circa 4 centimetri.
Preparazione ripieno:
Mettere a cuocere in una casseruola le carni, la salamella, e il fegatino ; il tutto bagnato con un po’ di vino bianco.
La cottura deve avvenire a pentola coperta, meglio se da un piatto contenente acqua fredda, in modo che il vapore condensi e ricada, evitando così dispersioni di liquido e di aroma.Quando le carni sono cotte si pesta il tutto con la mezza luna, facendo assorbire il liquido dal grana e dal pan grattato.
Si lega con l’uovo, si profuma di noce moscata e si fa riposare l’impasto fino al giorno dopo.Al centro di ogni quadrato di sfoglia si mette una pallina di ripieno, si piegano prima i quadretti lungo una diagonale e poi si avvolgono i triangoli intorno al dito indice e unendo tra loro le punte opposte.