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Speciale Natale: Tartellette con prosciutto e indivia belga.
Speciale Natale: ecco deliziose tartellette con prosciutto e indivia belga, fantastiche per un’antipasto natalizio.
Questo Natale tutto in casa vostra sarà davvero perfetto con questi consigli!
Ricette per tutti i gusti, dolci deliziosi e tante idee per decorare la casa e renderla più natalizia della casa di Babbo Natale!
Tante idee per creare un menu di Natale davvero impeccabile:
Ingredienti.
per 4 persone
Per le tartellette:
125 g di farina bianca “00”
85 g di burro
2 cucchiai d’acqua
sale
Per il ripieno:
2 cespi di indivia belga
2 uova
1 bicchiere di latte
1 cucchiaio di fecola 1/2 spicchio d’aglio
2 noci di burro sale e pepe
Per decorare:
80 g di prosciutto crudo
Preparazione.
35’
Cottura.
20’
- Preparate la pasta con la farina, il burro ammorbidito, il sale e l’acqua, amalgamando gli ingredienti rapidamente.
- Quando la pasta sarà omogenea, formate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare in frigorifero.
- Sbollentate l’indivia in acqua e sale, scolatela e asciugatela in un canovaccio.
- In un pentolino sciogliete il burro e fatevi rosolare 1/2 spicchio d’aglio; toglietelo e brasate l’indivia con sale e pepe per 5 minuti.
- In una terrina unite le uova con il latte, la fecola, un pizzico di sale e sbattete bene.
- Togliete la pasta dal frigorifero e stendetela con un mattarello di uno spessore di 1/2 cm.
- Ritagliate 4 dischi del diametro di 12 cm circa; imburrate e infarinate 4 formine monoporzione e foderatele con la pasta.
- Bucherellate la pasta con una forchetta, adagiatevi l’indivia brasata e ricopritela con l’impasto di uova.
- Mettete in forno già caldo a 180°C per 20 minuti.
- Appena i tortini saranno pronti, toglieteli dallo stampo e adagiate sopra ciascuno 2-3 fettine sottili di prosciutto crudo.
Vino Consigliato: Tocai Friulano.
![](http://1.bp.blogspot.com/_B3Omd3ES5oc/TN-lpQz2FEI/AAAAAAAABnE/SIN5cFUgcKk/s400/tocai%2Bfriulano.jpg)
Fino a pochi anni fa il vino Friulano prendeva il nome di Tocai. Alcuni accordi tra Italia e Unione Europea del 1993 hanno vietato l’utilizzo del nome “Tocai” a partire dal marzo del 2007, in quanto troppo simile a quello doc ungherese Tokaj e all’omonima zona di produzione.
Tuttavia la somiglianza è relativa solo ed esclusivamente al nome in quanto il Tocai Friulano ed il Tokaj Ungherese sono completamente diversi come vini per colore, profumo, gusto e come metodi di produzione, inoltre il Tokaj ungherese non è un unico vino, ma vari vini provenienti dalla stessa zona della città di Tokaj.
Nel frattempo a gennaio 2008 la regione Friuli -Venezia Giulia stava ancora intentando l’ennesimo ricorso per fare annullare la sentenza. Il 15 novembre 2008 la Corte Costituzionale giudicava incostituzionale la legge regionale del Friuli – Venezia Giulia 24/2007 che stabiliva la possibilità di utilizzare il nome Tocai per la vendita sul territorio italiano. Dalla vendemmia 2008, non è consentito utilizzare il nome Tocai nelle etichette. Tra le alchimie burocratiche sulle quali si sono trattenuti alcuni studiosi si è pure vagliata la questione se, stante l’attuale stato normativo, versare il vino bianco ” Friulano” in una caraffa marchiata “Tocai” configuri o meno atto illecito. Al momento la discussione risulta ancora in fase preliminare di disambiguamento.
Per completezza nel libro a cura di Walter Filiputti edito da FRIULI VENEZIA GIULIA VIA DEI SAPORI EDITORE è altresì dato leggere in modo assolutamente corretto a pag. 21 che : “In qualsiasi osteria degna di questo nome si entri in Friuli e si chieda un “tajut” di bianco, quello sarà Tocai…”. Le decretazioni effettuate comportano purtroppo anche se inavvertitamente che, oltre al Tocai, in Friuli, sia fuorilegge il “Tai e tajut” come risulta evincibile dalla normativa europea che riserva assolutamente la denominazione Tai -e variazioni- al solo “fu Tocai” con provenienza dal Veneto. Le decretazioni stabiliscono, in altri termini, che qualsivoglia “Tai” e tutte le variazioni di fantasia non possa altro che indicare il Tocai Veneto. Nel merito si applicano le normative europee relative alle indicazioni DOP e IGP.
Origine del Vitigno.
Il libro «Vitti di Toccai…300» di Stefano Cosma e Cristina Burcheri, Edizioni della Laguna, riporta il contratto matrimoniale di Aurora Formentini quando andò in sposa al conte ungherese Adam Batthyany nel 1632. Tra i vari bene portati in dote dall’antenata dei conti di San Floriano del Collio vi sono anche «300 vitti di Toccai» coltivate già all’epoca nelle campagne di Mossa e San Lorenzo Isontino. Questo prova l’origine italiana del vitigno Tocai.
L’indivia belga è un ortaggio originario del Belgio, viene anche chiamata Cicoria witloof, che in olandese significa “a foglia larga”. Appartiene alla stessa famiglia delle Cicorie e si caratterizza per il tipico sapore amarognolo. Se ne consumano solo le foglie, che si presentano sode e croccanti, piuttosto affusolate, di colore bianco chiaro con le punte tendenti al verde.
L’apporto di fibre e acqua rende l’indivia belga un alimento ideale nei soggetti che debbano migliorare il transito intestinale (può risultare leggermente lassativa). Il limitato apporto energetico la rende adatta a regimi alimentari a basso introito calorico e grazie alla consistenza croccante, aumenta il senso di sazietà.