MACCO DI FAVE SECCHE

Il macco di fave secche e finocchietto è una ricetta tipica siciliana e precisamente del ragusano ma conosciuta e preparata in tutta l’isola per il giorno di San Giuseppe.   Anche se una ricetta tradizionale non mancano le varianti, l’aggiunta di altri ingredienti come la zucca o o il pomodoro, il finocchietto ad esempio è facoltativo, e si può aggiungere la pasta spezzata.

macco di fave - ricetta la cucina di rosalba
  • Preparazione: 10 Minuti
  • Cottura: 60 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni:
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 300 g Fave secche senza la buccia
  • 1/2 Cipolla
  • q.b. Sale
  • q.b. Pepe nero
  • q.b. Olio extravergine d'oliva
  • 1 mazzetto Finocchietto selvatico (facoltativo)

Preparazione

  1. MACCO DI FAVE SECCHE – RICETTA SICILIANA

    Mettere le fave in una ciotola, ricoprire con abbondate acqua e lasciare in ammollo tutta la notte. Questo passaggio diminuirà il tempo di cottura di circa la metà.

  2. Se si utilizzano anche i finocchietti lavarli con cura e scegliere di cuocerli a parte e unirli al macco alla fine della cottura o cuocerli insieme alle fave.

  3. Sbucciare e tagliare finemente la cipolla, imbiondire con un filo d’olio in una pentola capiente, unire le fave, ricoprire con l’acqua e lasciare cuocere circa un’ora, a metà cottura sistemare di sale. Mescolare di tanto in tanto e se tende ad asciugarsi aggiungere altra acqua calda per raggiungere la cottura.

  4. Prima di servire ultimare con un filo d’olio e una macinata di pepe fresco. Io ho frullato tutto con il mixer ad immersione, sia per velocizzare sia perché in famiglia preferiscono il macco di fave vellutato.

  5. Servire il macco di fave ancora caldo e possibilmente con le fette di pane tostato.

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Curiosità

Si racconta che la ricetta del macco di fave nasce dalla necessità di consumare i legumi che i contadini avevano conservato per l’inverno, in previsione nel nuovo raccolto con dell’arrivo della primavera, da qui la tradizione di prepararla il giorno di San Giuseppe che coincide appunto con l’arrivo della primavera.

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