Ormai famosi in tutta Italia, gli amaretti morbidi di Sassello sono un dolce che in Liguria si consuma tutto l’anno ma in particolar modo a Natale le pasticcerie ne sfornano a ciclo continuo perchè sono molto richiesti per i regali natalizi. Io li adoro ma non sono mai riuscita a farmi dare dalla mia pasticceria la ricetta originale quindi ho fatto vari tentativi fino ad ottenere un risultato quasi identico 😉
Wikipedia dice dell’amaretto morbido di Sassello
[pullquote width=”300″ float=”left”]Ormai diffuso in tutta Italia, deve il suo nome al comune di Sassello. È infatti originario dell’entroterra di Savona e del basso Piemonte, dove nacque nel XIX secolo con la stessa ricetta usata ancora oggi, basata su zucchero, mandorle dolci pelate, albume d’uovo e armelline amare. A Sassello viene festeggiato a Luglio con una sagra dedicata, dove in abiti d’epoca, le donne lanciano amaretti dai carri trainati da cavalli o buoi [/pullquote]
Ingredienti amaretti morbidi di Sassello
150 gr di mandorle dolci
50 gr mandorle amare
2 albumi
200 gr zucchero semolato
un pizzico di cremore di tartaro
zucchero a velo
Io ho utilizzato le mandorle già sbucciate, (se voi avete le mandorle con la pelle prima dovete scottarle in acqua bollente e togliere accuratamente tutta la pelle) quindi per prima cosa le ho tritate finemente con il tritatutto.
Ho montato a neve ben ferma gli albumi con il cremore di tartaro, ho incorporato delicatamente le mandorle e lo zucchero. Ho ottenuto un composto abbastanza consistente e ne ho formato delle palline.
Ho distribuito lo zucchero a velo su un piano di lavoro e vi ho arrotolato gli amaretti morbidi.
Ho disposto gli amaretti morbidi sulla placca del forno e ho infornato a forno caldo a 160/170° fino a quando non hanno preso colore. Mi raccomando di non farli colorire troppo perchè tendono a caramellarsi maggiormente sotto.
Il mio consiglio è di consumarli dopo alcuni giorni perchè sono ancora migliori.
I buongustai consigliano di mangiarli dopo una decina di giorni perchè arrivano al massimo della loro bontà, io purtroppo non lo so perchè…. li finisco sempre prima 😛 .
Normalmente le pasticcerie li fasciano nella carta apposita (tipo carta oleata), io li conservo in una scatola di metallo e rimangono buonissimi!!!!!
buoni
che bello, così imparo a farli
Ottima delizia questi amaretti, complimenti.