Cosa sono le calorie

In termodinamica, la caloria (o piccola caloria, simbolo cal) è un’unità di misura dell’energia. È comunemente definita come l’energia necessaria per innalzare di 1 °C (da 14,5 a 15,5) la temperatura di 1 g di acqua distillata alla pressione di 1 ATM.

In biologia e in nutrizione invece si preferisce utilizzare Kcal o Cal, che corrisponde a 1000 cal, e che indica l’energia necessaria per innalzare di 1 °C la temperatura di un kg di acqua distillata a pressione di 1 atm, e corrisponde quindi a 1000 piccole calorie.

Nella parlata comune solitamente chiamiamo caloria quella che in realtà è la chilocaria e con questo termine si intende l’energia che fornisci al tuo corpo mediante l’alimentazione, vale a dire il carburante di cui hai bisogno per respirare, correre, fare sport o anche solo dormire.

L’indicazione delle calorie ti mostra quindi quanta energia ti fornisce il rispettivo prodotto. Una pizza, ad esempio, ha circa 800 kcal, mentre una porzione di zuppa di zucca ne ha circa 350. Ma la versione classica italiana fornisce molta più energia.

La determinazione dell’apporto calorico fu fatta inizialmente per lo zucchero più semplice, cioè il glucosio, l’alimento di più facile assimilazione. Tenendo conto che 1 g di carboidrati sviluppa 3,8 kcal, 1 g di proteine 4 kcal e 1 g di lipidi 9,3 kcal, di ogni alimento si può determinare l’apporto energetico medio sulla base dei componenti detti. Sulla confezione di quasi tutti gli alimenti è indicato l’apporto calorico medio, tipicamente espresso in kcal/100 g.

 

Bisogna però tenere a menta che non tutte le calorie sono uguali, ossia non bisogna soltanto basarsi sul calcolo matematico del numero di calorie degli alimenti che mangiamo per capire effettivamente se stiamo dimagrendo o meno. Cibi con lo stesso contenuto calorico non necessariamente comportano lo stesso aumento di peso. Infatti l’elevato contenuto di zuccheri e grassi di certi cibi diventa molto presto visibile sull’addome o sui fianchi, in quanto gli zuccheri semplici presenti in molti dolci entrano nel sangue molto rapidamente. In conseguenza di ciò, il tuo corpo produce insulina che porta a lungo termine all’accumulo di grasso nonché a un rapido ritorno della sensazione di fame. Al contrario con altri tipi di cibi, sostanzialmente con un minor contenuto di glucosio, il tasso glicemico cresce in modo sensibilmente più lento e quindi i livelli di insulina raggiungono picchi meno significativi.

Naturalmente il bilancio energetico della giornata è comunque importante. Infatti ingrasseresti anche se mangiassi troppi frullati. Il bilanciamento e un rapporto equilibrato tra i singoli pasti sono la chiave per una dieta sana. Per una corretta valutazione del bilancio energetico è imprescindibile quanto meno una stima del metabolismo basale. Immagine correlata