Acido folico (vitamina B9)

L’acido folico, detto anche vitamina B9, è una vitamina del gruppo B ed è anche una vitamina idrosolubile, il che significa che non si può accumulare nel nostro organismo; questo implica che essa deve essere regolarmente assunte attraverso l’alimentazione.

L’acido folico venne scoperto nel 1939 dopo una serie di studi relativi alla terapia di una forma di anemia nei polli provocata artificialmente. Questa sostanza fu isolata prima dal fegato e dai vegetali, e venne chiamata “fattore di Wills” dal nome della sua scopritrice.

L’acido folico interviene nei processi metabolici coinvolti nella sintesi delle purine e della deossitimidina (dTMP), che sono dei componenti fondamentali del DNA, senza il quale le nostre cellule non si possono dividere. L’acido folico è inoltre implicato nella formazione della metionina a partire dall’omocisteina, nel catabolismo dell’istidina e nella interconversione tra glicina e serina. La formazione della metionina dalla omocisteina avviene tramite l’enzima omocisteina metiltrasferasi che utilizza la vitamina B12 come coenzima ed il 5-metiltetraidrofolato come donatore di un gruppo metilico che viene prelevato da una serina che, a seguito di ciò, diventa una glicina. Per formare dTMP si ricorre al N5, N10 metilentetraidrofolato che trasferisce un gruppo metilico ad una molecola di desossiuridinamonofosfato (dUMP). Nella reazione, catalizzata dalla timidilato sintasi, il metilentetraidrofolato funge da donatore sia del gruppo metilenico sia dei due elettroni necessari per ridurlo a gruppo metilico, ossidandosi a diidrofolato.

Avendo detto che l’acido folico, e di rimando anche tutti gli altri folati sintetici, è fondamentale nella sintesi del DNA, può risultare abbastanza intuitivo che:

  • i folati contribuiscono alla crescita dei tessuti materni durante la gravidanza
  • i folati contribuiscono alla normale sintesi di aminoacidi
  • i folati contribuiscono alla normale formazione del sangue
  • i folati contribuiscono a un normale metabolismo dell’omocisteina
  • i folati contribuiscono al normale funzionamento del sistema immunitario
  • i folati contribuiscono alla riduzione della stanchezza e della fatca
  • i folati svolgono un ruolo nel processo di divisione cellulare.

L’acido folico, si trova soprattutto in alcuni alimenti come le verdure a foglia verde (lattuga, broccoli, spinaci, asparagi), nel fegato, nel latte, in alcuni cereali e in alcuni frutti come le arance, i kiwi e i limoni. Il fabbisogno giornaliero di acido folico, è di circa 0,2 mg. Durante la gravidanza, però, le future mamme devono assumerne una quantità doppia dal momento che il feto utilizza le riserve materne di acido folico.

La carenza di acido folico è assai diffusa, soprattutto nei paesi sottosviluppati. Le cause di ciò sono molteplici e vanno dalle malattie infettive, alle terapie farmacologiche, alla gravidanza, al malassorbimento. Tutto ciò si traduce in problemi nella sintesi di DNA ed RNA. Gli elementi più coinvolti da questo problema sono le cellule a ricambio rapido, come quelle del midollo osseo. La sintomatologia da carenza di acido folico si manifesta attraverso un’anemia macrocitica cui si può accompagnare leucopenia e trombocitopenia, alterazioni della cute e delle mucose e disturbi gastrointestinali (malassorbimento e diarrea). Durante la gravidanza, carenze di acido folico possono provocare problemi nella differenziazione del tubo neurale, forse per alterazione dei microtubuli, e portare, così, allo sviluppo di una spina bifida o di anencefalia.

Acido folico