I pasticci di casa mia

Insalata di sorgo

Oggi a pranzo: insalata di sorgo, ovviamente a tavola, anzi già ieri quando l’ho acquistato, tutti a chiedermi cos’è il sorgo. Io facevo la sapiente, ma, non ditelo a nessuno, sino a pochi mesi fa, non ne conoscevo neppure l’esistenza. La prima volta che l’ho usato, senza neppure saperlo, è stato quando ho realizzare i muffin al cioccolato senza glutine.  era presente negli ingredienti di una farina per celiaci, Ovviamente mi sono subito documentata, non sia mai che io possa mangiare qualcosa di cui non ne conosca ogni cosa. Ieri al supermercato ho visto delle buste di sorgo bio, com’era prevedibile, ne  ho subito acquistata una. Il vizietto di voler sperimentare sempre gusti nuovi e nuovi prodotti non lo perderò mai e quindi oggi mi sono messa subito all’opera. E’ piaciuto tantissimo a tutti, per cui diventerà spesso, parte della mia spesa. Se volete conoscerlo più approfonditamene vi rimando al mio articolo “Sorgo”, sull’altro mio blog su Pianeta donna.

Insalata di sorgo
Insalata di sorgo

Insalata di sorgo

Ingredienti

gr. 280 sorgo biologico
gr. 100 funghi champignon
gr. 100 daikon (la parte superiore)
10 pomodorini datterini
3 cucchiai di olive taggiasche sottolio
2 cipollotti
5 noci
1 rametto di rosmarino
2 steli di timo
1 cucchiaio di zaatar (in sostituzione mettete 1 cucchiaino di semi di sesamo, /2 cucchiaino di ognuna di queste erbe aromatiche secche: origano, timo, maggiorana, cumino, tritate finemente, insieme a mezzo cucchiaino di sale)
1 manciata di foglie di basilico
sale q.b.
olio q.b.
2 cucchiai di vino bianco
Preparazione

  • Ammollate il sorgo in acqua fredda, per un paio d’ore
  • pulite i funghi, senza lavarli, per togliere l’eventuale residuo di terra, spazzolateli e poi passateli con un telo umido, poi affettateli
  • tagliate a rondelle i cipollotti, solo la parte bianca
  • in un tegame  scaldate l’olio e fate rosolare i cipollotti
  • aggiungete poi i funghi e fateli rosolare
  • regolate di sale
  • quando i funghi si saranno asciugati, sfumate col vino bianco, ad alcol evaporato, spegnete la fiamma r lasciate raffreddare
  • passate le due ore, cuocete il sorgo in abbondante acqua bollente salata, il tempo di cottura è di circa 25 minuti
  • quando il sorgo sarà cotto, scolatelo e versatelo in una ciotola capiente, conditelo con olio e lasciatelo raffreddare
  • sbucciate il daikon, prelevate la parte superiore, è la più tenera e ha un buon gusto di ravanello, la parte inferiore conservatela per delle zuppe o altre preparazioni.
  • tagliate il daikon a nastro con l’aiuto di un pela patate o se preferite, potete grattugiarlo  con una grattugia a fori larghi
  • in una ciotola mettete il daikon, i pomodorini tagliai in quarti, lo zaatar, le foglioline di timo fresco, gli aghi di rosmarino, che avrete precedentemente tritato finemente, condite con olio e sale e lasciate insaporire sino a che il sorgo non si è completamente raffreddato
  • a questo punto unite tutti gli altri ingredienti, ad eccezione del basilico.
  • rimescolate e poi ponete in frigorifero a raffreddare completamente
  • prima di servire, aggiungete il basilico spezzettato a mano (io ho fatto prima la foto, poi mi sono ricordata del basilico 🙂 )

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Pubblicato da ipasticcidicasamia

Mi chiamo Silvana, non più giovanissima, sposata, con due figli ormai grandi, Fabio e Valentina. Fabio vive e lavora lontano da casa, Valentina, studentessa universitaria, vive ancora in famiglia. Ho un lavoro a tempo pieno da ben 36 anni, in una pubblica amministrazione e una grande passione: la cucina. In questa mia passione ho coinvolto Valentina che si diletta con me in cucina. Siamo due pasticcione impunite. Ci divertiamo molto a cucinare insieme, ma sopratutto a bisticciare. Vi chiederete perchè pasticcione, semplice, non abbiamo entrambe alcuna cognizione sulla coreografia del piatto, riusciamo a fare buone ricette, ma la presentazione lascia sempre molto a desiderare. Il nostro motto: Non sempre belli, ma sempre buoni. Mi auguro che anche voi, sperimentando le nostre ricette, concordiate con noi sulla bontà e non sull'aspetto. Dimenticavo una cosa importante, ma mi raccomando non ditelo a Valentina, spesso io mi prendo il merito delle sue ricette :) La nostra pecca? La coreografia dei piatti è per noi qualcosa di veramente sconosciuto. Pazienza, la speranza è l'ultima a morire. Un giorno, forse.... miglioreremo.

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