I pasticci di casa mia

Panna cotta al cardamomo con agar agar

Panna cotta al cardamomo con agar agar
Panna cotta al cardamomo con agar agar

Panna cotta al cardamomo con agar agar

In questi giorni mi sono divertita ad usare due ingredienti mai usati: il cardamomo e l’agar agar realizzando appunto la panna cotta al cardamomo con agar agar.
Il cardamomo è una spezia della stessa famiglia dello zenzero ed è attualmente nota come la terza spezia più cara al mondo dopo zafferano e vaniglia. Ci sono più varietà: il nero, il marrone e il verde, fortunata me, ho ricevuto il cardamomo verde che è il più pregiato e viene prodotto in Iran, India e Malaysia. Viene utilizzato in alcune miscele di spezie per preparazioni dolci o salate, ma soprattutto salate ma anche in profumeria.
L’agar agar è un gelificante naturale, ricavato da alghe rosse, ha un sapore tenue ed è ricca di minerali. Viene impiegato nella preparazione di gelatine per dessert e aspic, poiché ha la proprietà di non alterarne il sapore naturale a differenza dei fogli di gelatina, più comunemente conosciuta come colla di pesce, che a dispetto del suo nome viene invece ricavata da parti del maiale: cotenna, ossa e cartilagini, che rilascia comunque uno strano retrogusto, non propriamente piacevole.
Dopo le brevi spiegazioni sui questi due ingredienti fin’ora a me sconosciuti, passiamo alla ricetta, premettendovi però che essendo il mio primo esperimento, ho dovuto modificare nella ricetta qui sotto, alcune cose che vi andrò a spiegare poco più avanti.

Ingredienti

½ l. di panna fresca
Gr. 150 zucchero a velo
2 bacche di cardamomo
Gr. 2 agar agar
1/4 di bacca di vaniglia
2 pesche mature
½ limone solo il succo
1 cucchiaino di zucchero (facoltativo)
Qualche cucchiaio di brandy

Preparazione

In un pentolino a bordi alti, sciogliete l’agar agar in poca panna, se vi rimarranno alcuni grumi, non vi preoccupate, in cottura si scioglieranno. (Sulla confezione da 5 gr. di agar agar veniva indicata come dose ideale per gr. 250 di panna, ma avendo letto in rete che ne bastava molto meno, ho pensato bene di utilizzare la bustina per ½ l., a fine cottura, mi sono resa conto che ne sarebbe bastato molto meno, ecco perché vi indico solo 2 gr.)
Aggiungere la restante panna, il pezzetto di vaniglia con i relativi semini estratti in precedenza, i semi del cardamomo e lo zucchero a velo e mettere a cuocere a fuoco basso,rigirando spesso. In teoria si dovrebbe portare la preparazione a 95 gradi e mantenerla sul fuoco per 5 minuti, senza far alzare la temperatura. Siccome si era esaurita la pila del mio termometro ho utilizzato un metodo molto empirico: quando ho iniziato a vedere i primi fremiti della panna, l’ho tolta un attimo dalla fiamma per abbassare la temperatura e ho continuato così per i 5 minuti prescritti.
A fine cottura, ho filtrato il tutto, per eliminare il baccello di vaniglia e i semi di cardamomo. E dopo aver spennellato gli stampi con il brandy, ho versato la panna cotta.
L’ho lasciata raffreddare a temperatura ambiente, prima di riporla in frigorifero, ma sorpresa, quando sono andata per metterla nel frigo, si era già solidificata, ecco perché vi ho detto prima che 5 gr. sono eccessivi.
Ho voluto servire la panna cotta al cardamomo con agar agar su una purea di pesche, che ho realizzato in questo modo: ho sbucciato le pesche e le ho ridotte a piccoli pezzi, le ho spruzzate col succo di limone e le ho frullate finemente, ho disposto al centro di ogni piatto qualche cucchiaiata di purea di pesche e sopra ho appoggiato la pana cotta, che si è sformata facilmente senza bisogno di essere immersa in acqua calda. Se gradite la purea di pesche più dolce, potete aggiungere un cucchiaino di zucchero.

Dimenticavo ho usato 1/2 bacca di vaniglia e mi sono accorta che il suo gusto sovrastava un po’ quello del cardamomo, ecco perché ho indicato 1/4. Mio figlio mi diceva che il gusto del cardamomo si sposa benissimo anche con l’ananas, credo che nel prossimo esperimento utilizzerò questo frutto. 🙂

Pubblicato da ipasticcidicasamia

Mi chiamo Silvana, non più giovanissima, sposata, con due figli ormai grandi, Fabio e Valentina. Fabio vive e lavora lontano da casa, Valentina, studentessa universitaria, vive ancora in famiglia. Ho un lavoro a tempo pieno da ben 36 anni, in una pubblica amministrazione e una grande passione: la cucina. In questa mia passione ho coinvolto Valentina che si diletta con me in cucina. Siamo due pasticcione impunite. Ci divertiamo molto a cucinare insieme, ma sopratutto a bisticciare. Vi chiederete perchè pasticcione, semplice, non abbiamo entrambe alcuna cognizione sulla coreografia del piatto, riusciamo a fare buone ricette, ma la presentazione lascia sempre molto a desiderare. Il nostro motto: Non sempre belli, ma sempre buoni. Mi auguro che anche voi, sperimentando le nostre ricette, concordiate con noi sulla bontà e non sull'aspetto. Dimenticavo una cosa importante, ma mi raccomando non ditelo a Valentina, spesso io mi prendo il merito delle sue ricette :) La nostra pecca? La coreografia dei piatti è per noi qualcosa di veramente sconosciuto. Pazienza, la speranza è l'ultima a morire. Un giorno, forse.... miglioreremo.

8 Risposte a “Panna cotta al cardamomo con agar agar”

    1. Grazie Cristina avevo due ingredienti mai usati, ci voleva per forza qualcosa di originale e mai fatto. Comunque sono stata contenta del risultato ottenuto.

    1. Ciao Ale, lo sai, grazie a te ho scoperto l’agar agar e ne sono molto contenta, il risultato è stato veramente ottimo. I tuoi consigli sono sempre ottimi. Un bacio <3

  1. Provata la ricetta utilizzando solo 3 gr di agar agar. Non sono contento della consistenza della panna cotta in quanto risulta troppo dura mentre dovrebbe avere elasticità e morbidezza senza considerare che l’agar agar dono alla panna cotta un colore leggermente giallognolo facendole perdere il candore proprio della panna cotta. Ri-proverò utilizzando metà dell’agar agar e vedremo i risulati.

    1. Ciao Antonio, effettivamente 3 grammi sono troppi, io ho scritto 2 grammi e non 3. Per quanto riguarda il colore mi sembra strano, la mia è rimasta bianca. Ma sopratutto con l’agar agar la preparazione ci guadagna in gusto, in quanto questo addensante è insapore a differenza della gelatina in fogli che lascia comunque un certo retrogusto sgradevole.

      1. Sì invero ho provato 3 gr. perché sulla scatola consigliava 1,5 gr. ogni 250 però giustamente la panna cotta ha una consistenza diversa da gelatine o oltro.

        1. Si è vero sulla confezione ne consigliano di più, però fatti un po’ di esperimenti, mi sono accorta che sono troppi, riscontravo lo stesso problema che hai riscontrato tu, troppo dura e gommosa. Con un po’ di pazienza si trova poi il giusto equilibrio, bisogna sperimentare un po’.

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