Anni addietro trasmettevano su un canale televisivo un programma che s’intitolava, se non ricordo male: La cucina nel rinascimento. Tra le varie ricette presentate c’era appunto il pollo fritto rinascimentale.
Naturalmente non poteva che essere una ricetta semplice, con ingredienti che le massaie dell’epoca potevano reperire dalla produzione casalinga: una manciata di farina, un pollo e delle uova.
Incuriosita da questa ricetta, ma con qualche remora, avendone fatta in precedenza una simile, ma dal risultato disastroso, ho deciso comunque di provare.
Ingredienti
1/2 pollo
2 uova
farina q.b.
sale q.b.
pepe q.b.
olio di semi per friggere
Preparazione
- Tagliare il pollo a piccoli pezzi, lavarlo e fiammeggiarlo
- Mettere a scaldare abbondante olio
- In una ciotola sbattere le uova col sale e il pepe
- Passare i pezzi di pollo prima nell’uovo e poi nella farina
- Quando l’olio arriverà a temperatura, immergere i pezzi di pollo, pochi per volta
- Per il grado di cottura regolatevi in questo modo: per la coscia e il petto, che sono i pezzi più grossi, occorre circa 1/2 ora, con gli altri regolatevi di conseguenza. Tenete comunque presente che in genere, quando sono cotti vengono in superficie.
- a fine cottura risulterà asciutto e croccante all’esterno, tenero e succoso all’interno.
Dimenticavo di dirvi qual’era la ricetta del pollo fritto che mi aveva oltremodo delusa. Nella ricetta che mi avevano dato, procedevano in questo modo: lessavano il pollo, lo passavano nell’uovo e nella farina, per poi friggerlo, ma vi posso garantire che assorbiva tutto l’olio, diventava untuoso e indigesto, veramente terribile.