I pasticci di casa mia

Paparina stufata

Paparina stufata
Paparina stufata

Paparina stufata

Per domani, dopo tutte queste feste, finalmente un po’ di verdura. Ma anche per un piatto vegetariano, voglio un piatto gustoso, e cosa c’è di meglio di un piatto di paparina stufata, piccante al punto giusto e ricco di olive saporite! Vi starete chiedendo , se no siete pugliesi, che razza di verdura è la paparina. Mai sentita nominare, vero nel resto d’Italia, ma in puglia è un piatto prelibato, ricercato. I ristoranti congelano d’inverno la paparina per venderla a caro prezzo d’estate ai turisti. La paparina come dal nome avrete potuto intuire non è altro che la piantina giovane del papavero, sì il papavero, quel fiore rosso che ondeggia nei campi d’estate. La paparina ha un gusto abbastanza deciso, come tutte le verdure di campo, e la sua morte è stufata anzi per meglio dire “paparina spritta” che tradotta letteralmente sarebbe paparina soffritta. Ma di fatto, data l’alta percentuale di acqua in essa contenuta, non si riesce mai a soffriggerla veramente.Da cruda è molto voluminosa, ma una volta cotta si riduce a meno di un terzo del suo volume. La paparina cresce bassa e allarga le sue foglie sul terreno, per cui ci vuole un po’ di pazienza nella sua pulizia. Bisogna, dopo averla mondata, lavare in abbondante acqua più e più volte.

Ingredienti
kg. 1 pararina
1 grossa manciata di olive nere
1 peperoncino
1 spicchio d’aglio
sale q.b.
olio evo q.b.

Preparazione

Come ho detto sopra occorre mondare la paparina togliendo le foglie appassite, tagliando via la parte terrosa del piede senza staccarne le foglie. Nel caso di una pianta notevolmente grande (la pianta della paparina può raggiungere anche i 40 cm. di larghezza) incidere a croce sull’attaccatura delle foglie,risulterà più omogenea la cottura.
Lavare abbondantemente sino a che l’acqua non risulti pulita.
In una padella larga mettere abbondante olio, lo spicchio d’aglio e il peperoncino e far rosolare, poi aggiungere la paparina, salare e far stufare a fiamma bassa. Quando le foglie di paparina risulteranno tenere la paparina è pronta. Qualche minuto prima di spegnere, aggiungere le olive e rimestare, togliere l’aglio.
Durante la cottura rilascerà abbondante liquido formando un delizioso sughetto in cui intingere il pane.
La paparina potrezze sembrare un semplice contorno ma per noi pugliesi diventa un primo piatto, accompagnato dal nostro buonissimo pane. Sazia molto ma povera di calorie.

Paparina stufata
Paparina stufata

Pubblicato da ipasticcidicasamia

Mi chiamo Silvana, non più giovanissima, sposata, con due figli ormai grandi, Fabio e Valentina. Fabio vive e lavora lontano da casa, Valentina, studentessa universitaria, vive ancora in famiglia. Ho un lavoro a tempo pieno da ben 36 anni, in una pubblica amministrazione e una grande passione: la cucina. In questa mia passione ho coinvolto Valentina che si diletta con me in cucina. Siamo due pasticcione impunite. Ci divertiamo molto a cucinare insieme, ma sopratutto a bisticciare. Vi chiederete perchè pasticcione, semplice, non abbiamo entrambe alcuna cognizione sulla coreografia del piatto, riusciamo a fare buone ricette, ma la presentazione lascia sempre molto a desiderare. Il nostro motto: Non sempre belli, ma sempre buoni. Mi auguro che anche voi, sperimentando le nostre ricette, concordiate con noi sulla bontà e non sull'aspetto. Dimenticavo una cosa importante, ma mi raccomando non ditelo a Valentina, spesso io mi prendo il merito delle sue ricette :) La nostra pecca? La coreografia dei piatti è per noi qualcosa di veramente sconosciuto. Pazienza, la speranza è l'ultima a morire. Un giorno, forse.... miglioreremo.

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