Eccomi qua con un’altra ricetta tipica salentina “Erbette selvatiche stufate” (foje mische stufate) foglie miste stufate.
In inverno c’è una gran ricchezza di queste verdure selvatiche, molto apprezzate. Ora siamo all’inizio di stagione e ci dobbiamo accontentare di ciò che si trova e in questo periodo abbonda il tarassaco di cui abbiamo già parlato nella ricetta del Tarassaco con le fave e inizia ad uscire anche il tasso barbasso dialettalmente “sprusciani” una pianta erbacea che può raggiungere anche i 40 cm. di altezza, ma in questo caso credo non sia più commestibile, dalle foglie carnose e lanuginose, quasi spinose, anch’esso dalle molteplici proprietà benefiche.
Passiamo ora alla ricetta.
Ingredienti
1 kg di verdure selvatiche (tarassaco, cicoria, tasso barbasso, papavero, …, quelle che trovate)
1 manciata di olive nere
1 peperoncino
2 spicchi d’aglio
sale q.b.
olio evo q.b.
Preparazione
Pulire accuratamente le verdure, eliminando foglie appassite, radichette e quei rari gambi un pò più coriacei.
Lavare ripetutamente in abbondante acqua le verdure, sino a che nella bacinella non ci sarà più terra.
In una padella ampia, versare l’olio e far rosolare l’aglio schiacciato e il peperoncino, aggiungere le verdure scolate.
Far stufare a fiamma bassa le verdure, salare. Alcune verdure contengono meno acqua, altre di più, regolatevi durante la cottura, se occorre aggiungere dell’acqua calda, ricordatevi che non devono risultare troppo acquose.
Il grado di cottura lo vedrete, oltre che al palato ma anche dal colore. Le verdure saranno cotte quando tenere e avranno perso il loro colore verde brillante per assumere un colore molto più scuro. A fine cottura aggiungete le olive nere e fate cuocere per altri 5 minuti.
Un discorso a parte meritano le olive, che non devono essere da tavola, bensì olive da olio, raccolte direttamente dall’albero, trattate e messe sotto sale, sino a che non perdono il loro gusto amaro. Purtroppo questo tipo di olive ora non sono ancora pronte, ho utilizzato delle grosse olive verdi precoci che il mio papà ha trattato prima con il sale per renderle dolci e poi io ho messo sott’olio con peperoncino e origano.
Questo piatto rientra nei piatti a costo zero, basta andare a fare una passeggiata in campagna, in zone incolte, ove non vengono erogati prodotti chimici di alcuna natura, per poter raccogliere queste erbette benefiche e saporite.