I pasticci di casa mia

Lu cottu (mosto cotto)

Lu cottu (mosto cotto)
Lu cottu (mosto cotto)
Lu cottu (mosto cotto)

 

In questi giorni mi sto cimentando in vecchie ricette, ormai realizzate da pochi. Oggi vi presento “Lu cottu” mosto cotto, che veniva preparato in questo mese, quando si iniziava a produrre il vino, per poi essere utilizzato nel mese di dicembre. Usanza vuole qui nel Salento che la vigilia della Madonna Immacolata e la vigilia di Natale, si preparino “le pittule” (pasta da pane resa molto morbida dall’aggiunta di una notevole quantità d’acqua, che poi venivano fritte a cucchiaiate in abbondante olio di oliva, tradizione tutt’ora in voga) poi gustate così al naturale o intinte “intra lu cottu” una sorta di miele dei poveri. Il cotto attualmente si trova in commercio ad un costo abbastanza elevato. Chi invece lo fa in casa ne dona sempre qualche bottiglietta a parenti e amici.
La realizzazione de lu cottu non è difficile, anzi tutt’altro ma richiede un amico contadino che possa rifornirti del mosto e molte ore di cottura e un marito che si fa 30 km di andata e 30 di ritorno per andarti a prendere il mosto in fermentazione, in un contenitore aperto, altrimenti scoppia, facendo attenzione a tutte le curve, gli stop, ecc. ma che gli si rovesciano in macchina almeno un paio di litri, e ti becchi tutte le maledizioni di questo mondo.
Ingredienti
mosto in fermentazione
Preparazione:
Versare in una capiente pentola in acciaio, il mosto e portare a bollore e lasciar cuocere sino divenire uno sciroppo nero e denso. Verso fine cottura rigirare spesso

mosto
mosto

naturalmente non fare come ho fatto io che avendo 8 litri di mosto, alla partenza erano 10 poi strada facendo 2 lt. è finito sul tappetino della macchina, in pentola ci stava giusto giusto e ho dovuto tirarne fuori un pò, e man mano che diminuiva di volume aggiungevo un mestolo alla volta.
Ci sono volute 7 ore e 1/2, per portarlo a cottura.
Questa foto è stata fatta dopo 4 ore DSCN5548. Come vedete si è risotto quasi a metà. Con il cotto vorrei provare a fare dei biscotti, ma di questo ne parleremo tra qualche giorno, almeno spero, in quanto l’idea è un pò bislacca e non è detto che mi dia dei risultati accettabili.

Pubblicato da ipasticcidicasamia

Mi chiamo Silvana, non più giovanissima, sposata, con due figli ormai grandi, Fabio e Valentina. Fabio vive e lavora lontano da casa, Valentina, studentessa universitaria, vive ancora in famiglia. Ho un lavoro a tempo pieno da ben 36 anni, in una pubblica amministrazione e una grande passione: la cucina. In questa mia passione ho coinvolto Valentina che si diletta con me in cucina. Siamo due pasticcione impunite. Ci divertiamo molto a cucinare insieme, ma sopratutto a bisticciare. Vi chiederete perchè pasticcione, semplice, non abbiamo entrambe alcuna cognizione sulla coreografia del piatto, riusciamo a fare buone ricette, ma la presentazione lascia sempre molto a desiderare. Il nostro motto: Non sempre belli, ma sempre buoni. Mi auguro che anche voi, sperimentando le nostre ricette, concordiate con noi sulla bontà e non sull'aspetto. Dimenticavo una cosa importante, ma mi raccomando non ditelo a Valentina, spesso io mi prendo il merito delle sue ricette :) La nostra pecca? La coreografia dei piatti è per noi qualcosa di veramente sconosciuto. Pazienza, la speranza è l'ultima a morire. Un giorno, forse.... miglioreremo.

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