I pasticci di casa mia

Crostata di ricotta, cioccolato e nocciola

Crostata di ricotta, cioccolato e nocciola
Crostata di ricotta, cioccolato e nocciola
Crostata di ricotta, cioccolato al latte e pasta di nocciola

Questa è la crostata di ricotta, cioccolato e nocciola che ha fatto Valentina per il suo 24° compleanno.
Come avevo già accennato settimana scorsa, è stata motivo di disputa tra me e lei riguardo al dolce da preparare. Alla fine io ho preparato la crostata alla frutta e lei la crostata di ricotta e cioccolato con aggiunta di pasta di nocciole, ma devo dire che ha vinto lei, questa crostata è venuta veramente bene.
Ingredienti per una tortiera di cm. 30
Pasta frolla ricetta base 2 clicca qui
gr. 600 di ricotta di mucca, io ho trovato quella mista, metà di pecora metà di mucca
gr. 120 zucchero
gr. 120 nocciole spellate
2 uova
1 cucchiaio di miele
gr. 200 di cioccolato al latte
zucchero a velo per la decorazione
preparare la frolla secondo la ricetta “Pasta frolla ricetta base 2”
nel frattempo che la frolla riposa in frigorifero preparate la pasta di nocciole, frullando insieme nocciole e zucchero, sino a quando il composto non diventa liquido, ci vuole un pò, poi dipendente anche dal robot che avete, io ne ho uno vecchio che a volte mi costringe a fermarmi, perchè si surriscalda.
Una volta che la pasta di nocciole è pronta, mettete in una ciotola capiente la ricotta, che lavorerete con una forchetta o con uno sbattitore elettrico sino a che non si riduce a crema, aggiungete le uova, la pasta di nocciole e il miele e amalgamate il tutto.
Nel frattempo accendete il forno a 180°, prendete la tortiera foderatela di carta forno, stendete circa 2/3 della frolla in un disco che possa ricoprire fondo e pareti della tortiera, rifilate la pasta in eccesso. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e riempite con l’impasto di ricotta e nocciole, livellate bene, battendo leggermente la teglia sul tavolo, ricoprite la superficie con il cioccolato che avrete precedentemente spezzettato con la lama di un coltello, se i pezzi non sono del tutto omogenei non ci sono problemi, in quanto con la cottura si scioglierà. Stendete la restante pasta in un disco,che adagerete sulla ricotta, cercate di sigillare il bordo esterno.
Fate un piccolo foro al centro, io mi sono dimenticata, così eviterete che durante la cottura, il vapore che si creerà all’interno rompa la superficie. Mettete in forno e cuocete per circa 50/60 minuti, poi vi regolate dalla doratura della frolla.
Quando sarà cotta, aiutandovi con la carta forno che avrete fatto sporgere un pò, sformatela e mettetela a raffreddare su una gratella. Quando sarà fredda spolverizzate con zucchero a velo.
Vi consiglio di preparare la crostata di ricotta, cioccolato e nocciola almeno un giorno prima, ne guadagnerà sicuramente nel gusto, l’abbiamo assaggiata lo stesso giorno, buona, poi l’abbiamo assaggiata il giorno dopo, molto più buona, dopo due giorni spettacolare ;).

Pubblicato da ipasticcidicasamia

Mi chiamo Silvana, non più giovanissima, sposata, con due figli ormai grandi, Fabio e Valentina. Fabio vive e lavora lontano da casa, Valentina, studentessa universitaria, vive ancora in famiglia. Ho un lavoro a tempo pieno da ben 36 anni, in una pubblica amministrazione e una grande passione: la cucina. In questa mia passione ho coinvolto Valentina che si diletta con me in cucina. Siamo due pasticcione impunite. Ci divertiamo molto a cucinare insieme, ma sopratutto a bisticciare. Vi chiederete perchè pasticcione, semplice, non abbiamo entrambe alcuna cognizione sulla coreografia del piatto, riusciamo a fare buone ricette, ma la presentazione lascia sempre molto a desiderare. Il nostro motto: Non sempre belli, ma sempre buoni. Mi auguro che anche voi, sperimentando le nostre ricette, concordiate con noi sulla bontà e non sull'aspetto. Dimenticavo una cosa importante, ma mi raccomando non ditelo a Valentina, spesso io mi prendo il merito delle sue ricette :) La nostra pecca? La coreografia dei piatti è per noi qualcosa di veramente sconosciuto. Pazienza, la speranza è l'ultima a morire. Un giorno, forse.... miglioreremo.

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