I pasticci di casa mia

Pitta – pizza di patate rivisitata

Ecco la mia versione della Pitta – pizza di patate rivisitata

Nel salento la pitta è un piatto di origine contadina molto antico, composto da ingredienti della terra, umili, di facile reperimento. I contadini avevano tutti un pò di patate, cipolle, pomodori, capperi la cui pianta nasceva spontanea tra le pietre delle zone macchiose e le olive, di cui il salento è ricco, un pò di formaggio e uova.
Io l’ho rivisitata un pò, aggiungendo un pizzico di sapore di mare (il tonno) e devo dire che è sempre molto gradita.
Ieri sera, come al solito, io cucino la sera per l’indomani, ne ho fatta una bella teglia, ci mangeremo 2 giorni, e ne avanzerà, anche per essere congelata, per i momenti di emergenza (praticamente quando non ho tempo)

Pitta - pizza di patate rivisitata
Pitta – pizza di patate rivisitata

Pitta – pizza di patate rivisitata

Per l’impasto della mia Pitta – pizza di patate rivisitata
kg 2,800 di patate
6 uova
gr. 600 di parmigiano
200 gr di pane grattugiato
origano essiccato
sale q.b.
pepe q.b.

Pitta - pizza di patate rivisitata
Ripieno della pitta

per il ripieno
gr.300 di cipolla
gr. 600 passata di pomodoro
3 scatole di tonno da 160 gr cad.
capperi
olive verdi snocciolate (una ventina)
olive nere snocciolate (una ventina)
filetti di alici sott’olio
olio evo
sale q.b
pepe q.b.
origano
Per prima cosa lessare le patate, scolarle lasciarle raffreddare un pò, sbucciarle e passarle allo schiacciapatate.
In questa purea aggiungere tutti gli altri ingredienti, regolare di sale e pepe.
Nel frattempo mettiamo al fuoco un tegame in cui metteremo abbondante olio, in cui aggiungeremo le cipolle che avremo precedentemente tagliato e fettine non troppo sottili e facciamo stufare, se necessario aiutiamoci con un goccio d’acqua. Quando la cipolla si sarà cotta, dovrà risultare trasparente, aggiungiamo la passata di pomodoro e portiamo a cottura, aggiungiamo pochi minuti prima di spegnere il fuoco il tonno ben sgocciolato, una cucchiaiata di capperi sott’aceto, origano, una spolverata di pepe e regoliamo di sale.
Prendiamo una teglia in cui verseremo un pò d’olio, mettiamo una metà di impasto, livelliamo bene e facciamo in modo di formare dei borsi sui lati, per evitare che il sugo coli lateralmente. Stendiamo il sugo, distribuiamo uniformemente dei filetti di alici e le olive, alternando un’oliva verde ad una nera.

A questo punto prendiamo un piattino mettiamo un pò d’olio, per poterci ungere i palmi delle mani, per evitare che l’impasto si appiccichi, e ricopriamo.
Inforniamo a 200° per circa 45′, poi dipende dal forno. E’ pronta quando la superficie è ben dorata e i bordi iniziano a fare una bella crosticina croccante. Lasciamo raffreddare un pò e serviamo.
Comunque la mia Pitta – pizza di patate rivisitata), la mia versione molto arricchita della tradizionale pitta di patate piatto povero della tradizione salentina. è ottima anche fredda. come l’abbiamo mangiata noi oggi, siccome mancava la corrente elettrica, stavano facendo lavori sulla linea, quindi tutta mattina senza luce, ma io non ho avuto problemi, perchè, ahimè ero al lavoro, di conseguenza nessun disagio se non giusto per il pranzo.

Pubblicato da ipasticcidicasamia

Mi chiamo Silvana, non più giovanissima, sposata, con due figli ormai grandi, Fabio e Valentina. Fabio vive e lavora lontano da casa, Valentina, studentessa universitaria, vive ancora in famiglia. Ho un lavoro a tempo pieno da ben 36 anni, in una pubblica amministrazione e una grande passione: la cucina. In questa mia passione ho coinvolto Valentina che si diletta con me in cucina. Siamo due pasticcione impunite. Ci divertiamo molto a cucinare insieme, ma sopratutto a bisticciare. Vi chiederete perchè pasticcione, semplice, non abbiamo entrambe alcuna cognizione sulla coreografia del piatto, riusciamo a fare buone ricette, ma la presentazione lascia sempre molto a desiderare. Il nostro motto: Non sempre belli, ma sempre buoni. Mi auguro che anche voi, sperimentando le nostre ricette, concordiate con noi sulla bontà e non sull'aspetto. Dimenticavo una cosa importante, ma mi raccomando non ditelo a Valentina, spesso io mi prendo il merito delle sue ricette :) La nostra pecca? La coreografia dei piatti è per noi qualcosa di veramente sconosciuto. Pazienza, la speranza è l'ultima a morire. Un giorno, forse.... miglioreremo.

2 Risposte a “Pitta – pizza di patate rivisitata”

  1. Ottima la pitta di patate!!Grazie per aver pubblicato le ricette del nostro Salendo,che solitamente si tramandano “a recula”.Le proverò tutte!!

    1. Ciao Anna Maria, mi fa piacere che tu sia venuta a trovarmi nel mio blog e che ti sia piaciuta la ricetta. E’ vero si fa “tuttu a recula” e non immagini la penitenza a star lì a pesare. Formaggio e pane io vado a gusto, assaggio tutto, ormai per il blog, peso ogni ingrediente prima dell’utilizzo e poi ciò che mi rimane a questo punto so quanto ne ho utilizzato. Però in cucina, quando ho da fare delle ricette per il blog, non devono entrare “topolini” che possono assaggiare qua e là e poi io non so più le quantità. Chissà perchè quando si cucina se ci sono in giro marito e figli, c’è sempre il rischio che qualcosa sparisca. 😀

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