I Guanti Caleni sono un dolce tipico campano. Non si vendono in pasticceria nè al supermercato. Ma sono così buoni speciali che in poco tempo hanno fatto e continuano a fare il giro del mondo, grazie anche all’interesse che Nigella Lawson e Sonia Peronaci hanno mostrato per questo dolce.
Quella dei Guanti Caleni è una tradizione che ci tramandiamo di generazione in generazione e le nostre nonne ne custodiscono gelosamente la ricetta. Si usava preparare una grande quantità in occasione di feste e ricorrenze. Deve il suo nome all’esclamazione di un uomo che, infilandoci la mano dentro disse “Sembra proprio un guanto”. Fu così che questo dolce ebbe il suo battesimo. La forma è quella di una corona, gli ingredienti sono semplici e gli aromi sono quelli del limone, dell’anice e del vermouth. Non chiamatela ciambella però, eh! Il Guanto Caleno è sua maestà, il re delle nostre più antiche tradizioni.
Da pochi giorni il guanto caleno è stato proclamato “prodotto topico”. Questo importante riconoscimento ci rende fieri ed orgogliosi rappresentati della nostra eccellenza calena. La proclamazione del guanto a prodotto topico ci dà una sorta di marchio IGP del guanto, affermandone a norma di legge la sua tipicità ed unicità.
Leggero e soffice, bucato all’interno, ricoperto di una montagna di zucchero a velo. Mangiatelo caldo, caldissimo. Vi ammalierà. Oppure freddo, magari spalmato di nutella o marmellata. O ancora riscaldatelo per pochi secondi nel microonde e riacquisterà tutta la sua fragranza e sofficità.
Se la perfezione esiste, allora è racchiusa tutta in questa ricetta. Una ricetta scaturita da prove e prove di impasto, di tempi di riposo e modalità di frittura. Una ricetta, nuova, leggermente diversa da quella che avevo pubblicato in precedenza perché a me piace sempre migliorarmi e superare i miei limiti. Se la ricetta vecchia dei guanti caleni era ottima, questa, ricetta, signori miei, è veramente stratosferica!
- Preparazione: 60 Minuti
- Cottura: 20 Minuti
- Difficoltà: Medio
- Porzioni: 16 pezzi
- Costo: Molto economico
Ingredienti
Per decorare:
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q.b. Zucchero a velo
Per l'impasto dei guanti caleni:
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1 kg Farina 00 (più la farina per stendere l'impasto)
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7 Uova
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120 g Zucchero
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125 g Latte scremato
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50 g Olio di semi
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60 g Liquore all'anice
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2 Limoni (buccia grattugiata)
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1 pizzico Sale
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2 bustine Vanillina
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1 bustina Lievito in polvere per dolci (istantaneo)
Per friggere:
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2 l Olio di semi di arachide (oppure di girasole)
Preparazione
Preparare l'impasto dei guanti caleni
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Montare le uova (a temperatura ambiente) con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso che abbia triplicato il proprio volume.
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Aggiungere la buccia di limone grattugiata, la vanillina, l’olio e il latte e montare ancora un po’.
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Incorporare circa 200 g di farina ed iniziare a lavorare il composto (a mano oppure con il gancio della planetaria).
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Aggiungere il liquore all’anice, il lievito istantaneo per dolci ed altri 200 g di farina ed impastare ancora.
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Poco per volta, aggiungere altra farina. In tutto, bisognerà aggiungere 950 g di farina. La restante parte di farina servirà per il tavolo di lavoro.
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Passare quindi l’impasto sul tavolo di lavoro spolverato di farina e continuare a lavorarlo per qualche minuto fino a che non sarà bello elastico. Se necessario, aggiungere altri 20-30 g di farina.
Per guardare il video di come si impastano i guanti sul tavolo di lavoro cliccare QUI .
Far riposare l'impasto dei guanti caleni
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Coprire con un canovaccio pulito l’impasto così ottenuto e farlo riposare per 60 minuti.
Formare i guanti caleni
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Infarinare bene il piano di lavoro, stendervi un pezzetto di impasto con il matterello in una sfoglia di circa 2 mm di spessore.
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Tagliare la sfoglia in tanti rettangoli delle dimensioni di circa 22X8 centimetri.
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Con la punta del coltello fare dei taglietti sui lati più lunghi di ciascun rettangolo (come in figura).
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Ciascun rettangolo va poi piegato a metà nel senso della lunghezza (ottenendo un nuovo rettangolo di 20×4 cm).
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Chiudere quindi ciascun rettangolo a forma di ciambella chiudendo bene le estremità bagnandole con un goccio di acqua per sigillarle bene.
Cuocere i guanti caleni
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Friggere un guanto caleno per volta in una pentola ampia dai bordi alti in cui si sarà preriscaldato dell’olio di semi di arachidi (oppure di girasole).
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Per ottenere quella bella forma circolare, una volta immesso il guanto nell’olio bollente, bisognerà girarlo dall’interno con un bastoncino di legno oppure con la coda di un mestolo.
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Dargli inoltre qualche colpettino delicato ai lati esterni per aiutarlo nella lievitazione durante la frittura (così verrà ancora più alto e molto leggero e bolloso all’interno).
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Quando il guanto sarà dorato passarlo su un vassoio ricoperto di carta assorbente e passare alla cottura del guanto successivo.
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E così via fino ad esaurimento dell’impasto.
Decorare i guanti caleni
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Quando i guanti caleni si saranno intiepiditi, passarli in abbondante zucchero a velo in modo da rivestirli completamente di zucchero.
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Per Preservare al meglio la sofficità dei guanti, chiuderli subito in una busta di plastica ed avvolgerli poi in una tovaglia.
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Per gustare al meglio i guanti caleni anche il giorno dopo, è meglio se si riscaldano al microonde per pochi secondi prima di servirli.
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buongiorno, domenica scorsa ho assaggiato per la prima volta il guanto e sono rimasta innamorata di questo dolce, leggero soffice con un gusto rutto suo, volevo provare a rifarlo, con tutto il rispetto per la storia è la ricetta segretissimo, volevo chiedere gentilmente, originariamente cosa posso usare al posto del lievito istantaneo? volevo farlo a lievitazione originaria o cmq lenta. grazie
Potrei consigliarti un pizzico di lievito di birra, ma i guanti originali non si fanno a lievitazione lenta. Si utilizza sempre lievito in polvere per dolci.