Pasta con le sarde
Ok lo ammetto subito, non la so fare, però quando si ha una madre che la cucina per sè e ne conserva un pò per te, bè la si mangia lo stesso e il sapore di casa è anche maggiore.
Questa meraviglia della cucina siciliana sembra essere nata per caso durante l’assedio degli arabi in Sicilia. Pare che l’addetto al nutrimento dell’esercito del generale Eufemio non avendo a disposizione altro che pasta e sarde, peraltro non molto fresche, utilizzò quello che la natura intorno gli offriva, cioè i finocchietti selvatici che crescevano spontaneamente e che, oltre ad essere molto gustosi, con il forte odore caratteristico attenuava quello poco gradevole delle sarde. Aggiunse pure i pinoli, che a quei tempi venivano ritenuti una panacea per le intossicazioni alimentari, scongiurando così gli inconvenienti che potevano derivare dall’ingestione del pesce da lui utilizzato. Quindi per caso è nato davvero un primo piatto meraviglioso, assolutamente da assaggiare.
Ingredienti:
600 gr circa di spaghetti; 800 gr. di sarde fresche diliscate private di teste e code; 2 cipolle; 50 gr passoline (è un’uvetta nera molto piccola che attecchisce soltanto in alcune parti della Sicilia. In alternativa si può usare l’uva sultanina o l’uva passa che hanno tuttavia un sapore più dolciastro delle passoline); 50 gr pinoli; 8 mazzetti finocchietti di montagna (circa 1 chilo); olio extravergine d’oliva (circa mezzo bicchiere); sale; pepe; 100 gr pangrattato abbrustolito (mollica atturrata);
Pulire i finocchietti , bollirli, scolarli, tritarli e mettere da parte sia finocchietti che l’acqua di cottura. Versare l’olio in un tegame e soffriggervi le cipolle tritate, le sarde salate che saranno state sciolte a parte in un tegamino con qualche goccia d’olio e le passoline e pinoli già ammorbiditi in acqua tiepida e strizzati. Incorporare i finocchietti tritati e le sarde diliscate e spinate. Mescolare con un cucchiaio di legno avendo cura di sminuzzare le sarde. A cottura ultimata del pesce, aggiustare con pepe e sale (sé necessario) e metterla da parte.
Lessare la pasta al dente nell’acqua di bollitura dei finocchietti (se occorre aggiungere altra acqua). Scolare la pasta, amalgamarla con la salsa e servirla spolverando con il pangrattato abbrustolito. Vale la pena di provare il pangrattato tostato al quale avremo unito due cucchiaini di sale, il risultato è eccellente. La pasta con le sarde va mangiata tiepida ma è anche buona fredda.
Oggi me la sono gustata con vero piacere la pasta con le sarde, grazie alla mamma!!!
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