Brick tunisino o Brik Malsouka, chiamati anche dita di Fatima 

Il brick tunisino chiamato anche Brik Malsouka è una sorta di antipasto tunisino, viene chiamato anche sigaro tunisino per la sua forma. Vengono chiamati anche dita di Fatima. Molti pensano che si preparano con la pasta fillo, invece esiste proprio una sfoglia dal quale prende il nome ovvero la Malsouka.

Esistono varie forme, tra cui più fini o rotolo più grandi (trovi entrambe le versioni), ma anche la versione a forma di triangolo, chiamata anche a pacchetto.

Questo piatto è semplicissimo adatto a chi ama il tonno e le patate te ne innamorerai! Mia sorella l’ha preparato per me quando sono stata a farle visita, il suo compagno tunisino le ha insegnato molti piatti tipici, tra cui anche il cous cous con verdure e agnello. 

Questa è una tipica ricetta tunisina che si prepara soprattutto durante il Ramandan, in alcune zone aggiungono anche la cipolla tritata e la salsa Harissa, che è una salsa piccante a base di peperoncini tunisini.

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Brick-tunisino
  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni7/8 pezzi
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaTunisina
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

8 q.b. malsouka (7/8 sfoglie)
300 g patate
60 g tonno sott’olio (sgocciolato)
1 ciuffo prezzemolo
2 capperi (per ogni sfoglia utilizzata)
q.b. sale
q.b. olio di semi (per friggere)
1 uovo

Strumenti

Ciotola
Cucchiaio
Padella
Colino
Carta assorbente
Forchetta

Preparazione del brick tunisino:

Brick Malsouka

Lessa le patate e scolale bene e schiacciale con la forchetta ed aggiungi il tonno sgocciolato, l’uovo, il prezzemolo lavato e tritato, regolare di sale e pepe (io non l’ho messo per mia madre che non può mangiarlo).

Mescola bene fino ad amalgamare il composto.

Nel frattempo scalda l’olio per friggere.

Prendi una sfoglia per brick, ovvero le Malsouka, divila a metà e da un lato esterno della crespella, metti un cucchiaio di farcia circa di composto e qualche cappero tritato.

Arrotola la sfoglia su se stessa.

Friggi il brick fino a farlo diventare dorato.

Scolare bene e servi ancora caldo con fette di limone.

Lo puoi mangiare anche freddo, ma evitate di scaldarlo altrimenti diventa molle e perde la croccantezza.

Mia sorella, mi ha insegnato la ricetta e lei lo fa sottile, perché le sfoglie comprate (le trovi in negozi etnici), sono sottilissime, io devo ancora imparare a farle bene, ci vuole molta pratica.

Ecco come le fai lei, mette 2 sfoglie sovrapposte divise a metà e poi le farcisce arrotola e frigge, questa è la versione più facile e veloce da fare.

La sfoglia comprata oltre ad essere sottilissima, è rifinita quindi ha una forma perfettamente rotonda, molto facile da gestire, mentre quella fatta a mano (in alto la ricetta, e trovi anche il video) è sformata, tipo le crespelle.

Il risultato di questa altra variante è questo, un sigaro più sottile, ma sono entrambi ricette originali tunisine valide, perché a seconda della zona cambia la forma.

Brick tunisino sigaro sottile

Ho visto in giro per il web che ci sono anche altre tecniche di piegatura, tipo a triangolo o a pacchetto, però mi hanno detto che questa a sigaro è la tecnica più utilizzata, credo perché è più semplice da realizzare.

Ad esempio si chiude anche a triangolo in questo modo:

Ed il risultato finale è questo, e con questa forma si può realizzare anche quello con l’uovo crudo all’interno, in alto trovi la ricetta.

Brick tiangolare

Conservazione dell brick Malsouka tunisino:

Si conserva il luogo fresco ed asciutto per due giorni massimo, ma meglio mangiarli appena fatti, sono più freschi e croccanti. Da non conservare in frigorifero o si ammollano, e nemmeno da scaldare. Meglio freddi, restano più croccanti.

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5 Risposte a “Brick tunisino o Brik Malsouka, chiamati anche dita di Fatima ”

    1. Si sono buonissimi, a me mi ha insegnato mia sorella che ha a sua volta li ha visti fare dal compagno che pure lui è tunisino, sono buonissimi anche con i capperi ma non li avevo, mi sono scordata di menzionali, grazie ora correggo.

  1. Buongiorno Eva, devi provare a farli con un tuorlo d’uovo poggiato sul ripieno prima di richiuderli. Con il cucchiaio si fa un solco nel ripieno e si poggia il tuorlo in questa specie di nido, poi si chiudono a pacchetto o a triangolo, infine dritti nell’olio bollenti. Mia nonna era tunisina e me li preparava sempre così! ^_^

    1. Grazie tante Valeria! Mio cognato mi ha detto che è un’altra variante, prima o poi li devo provare. Devono essere spettacolari! Solo che in Abruzzo non ho trovato la pasta adatta. Spero che mia sorella me li può spedire.

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