Lo Zuccotto di Pandoro per Natale, da servire con il Vino Anno Zero Extra Dry Prosecco Superiore DOCG Millesimato Valdellövo, è un dolce scenografico e irresistibile. Questo dessert senza cottura racchiude la gioia, la dolcezza e la magia del Natale in ogni boccone.
Oggi vi propongo una ricetta golosissima, una rivisitazione del classico dolce “a cupola”: lo zuccotto. Nella versione originale, prevede un involucro di Pan di Spagna aromatizzato all’Alchermes e un ripieno ricco e corposo di ricotta, canditi di cedro e ciliegia. In questa versione, invece, viene preparato con il Pandoro, farcito con una crema di ricotta aromatizzata all’arancia e cannella, arricchita da tante gocce di cioccolato. La decorazione è completata da panna montata e fettine di arancia, ma nulla vieta di guarnirlo con una spolverata di cacao, zucchero a velo e un pizzico di cannella.
Un dolce che regala un effetto scenico spettacolare! La combinazione di sapori freschi e invitanti non delude mai, rendendolo perfetto per condividere momenti di convivialità con amici e parenti. Ideale per i giorni di festa, ma anche dopo l’Epifania, per utilizzare il Pandoro avanzato dalle festività.
In questa versione non avrete bisogno del forno: è una preparazione semplice e rapida, che vi permetterà di gustare tutto il sapore dello zuccotto senza rinunciare alla leggerezza.
Lo zuccotto è un dolce dalle origini antiche e dalla storia affascinante. Sembra infatti che sia nato nel Cinquecento a Firenze, grazie a un’idea geniale di Bernardo Buontalenti, uno degli artisti più influenti dell’epoca e architetto della corte dei Medici. Secondo alcuni racconti popolari, a Buontalenti viene attribuita anche l’invenzione del gelato, oltre che delle prime ghiacciaie, antesignane dei moderni frigoriferi. Queste strutture di ingegneria idraulica furono ideate per conservare cibi e bevande fresche, in particolare il gelato, appena inventato all’epoca di Cosimo I de’ Medici.
Le ghiacciaie, che oggi possiamo ammirare nel Giardino di Boboli a Firenze, tra l’anfiteatro e il Prato di Pegaso, sono caratterizzate da curiose architetture a forma di cupola che emergono dal terreno. Nel corso degli anni, hanno subito numerose modifiche, in particolare nel Seicento, grazie all’architetto Giulio Parigi, durante l’ampliamento del parco. Queste strutture erano progettate per mantenere temperature inferiori agli zero gradi, consentendo di conservare frutta, verdura e, per volere della famiglia Medici, anche bottiglie di vino. Il sistema prevedeva l’inserimento di blocchi di ghiaccio, raccolti durante i mesi freddi dai corsi d’acqua adiacenti. Questi blocchi venivano poi isolati con paglia per evitarne lo scioglimento.
Per realizzare lo zuccotto, Buontalenti si ispirò all’elmo di Caterina de’ Medici, regina di Francia nel XVI secolo. Inizialmente, il dolce veniva chiamato “Elmo di Caterina” e veniva fatto raffreddare all’interno delle ghiacciaie per essere gustato fresco in estate. Nonostante la sua storia millenaria, la ricetta dello zuccotto si presta a infinite varianti, come quella che vi propongo oggi.
Questo dolce, nella sua ricetta originale, prevede una base di Pan di Spagna inzuppato nel liquore Alchermes, farcito con una dolce crema a base di ricotta, scorza di agrumi e una granella ottenuta da fave di cacao tostate, sbucciate e ridotte in pezzettini. Così nacque il primo semifreddo. Oggi il semifreddo è uno dei dolci più amati in Italia e nel mondo, e la sua preparazione continua a essere arricchita con nuove varianti e accostamenti di sapori.
Al giorno d’oggi, esistono diverse varianti di questo classico dolce, comprese quelle con il gelato, creme di frutta, caffè, panna e torrone come farcitura. Il classico Pan di Spagna di rivestimento, nelle versioni moderne, viene spesso sostituito dai Savoiardi, rendendo queste interpretazioni golose e invitanti.
La ricetta che vi propongo oggi può essere personalizzata in base ai vostri gusti: potete sostituire le gocce di cioccolato con canditi o frutta fresca, come i frutti di bosco. Se non amate la cannella, la vaniglia rappresenta un’alternativa interessante. Potete anche aggiungere alla farcia un goccio del vostro liquore preferito, magari lo stesso utilizzato per la bagna del Pandoro, oppure optare per il gelato al posto della crema di ricotta per una fresca versione estiva.
Come frutto di stagione, la mia scelta è ricaduta sulle arance Navel, conosciute anche con il nome di “Navelina”. Queste arance sono ideali da consumare fresche da dicembre a gennaio e si distinguono per la presenza di un frutto “gemello” all’interno della buccia, non sviluppato a causa di una mutazione genetica chiamata proprio “Navel”. Questo frutto gemello è localizzato al polo opposto rispetto al picciolo. Le arance hanno una forma rotonda, una buccia spessa e un colore arancione vivace, mentre la polpa è dolce, molto succosa e con un basso grado di acidità.
Queste arance appartengono alla specie “Citrus Sinensis”, che include anche altre varietà come le arance Cara Cara e le arance Valencia, disponibili sul mercato da novembre, con alta stagione tra gennaio e febbraio.
È un frutto versatile, ideale per il consumo naturale e apprezzato per la sua assenza di semi. Presenta una polpa bionda, molto saporita, e si presta come ingrediente di spicco per piatti ricchi di sapore, sia utilizzando il suo succo sia la scorza grattugiata. Possiamo impiegarla per arricchire salse, servirla affettata in insalate, aggiungerla a dessert al cucchiaio o incorporarla negli impasti di torte e biscotti. Non possiamo non citarla, in forma candita, nei cannoli o nel panettone natalizio. Inoltre, è ottima abbinata al pesce per realizzare tartare di tonno, insalate di polpo o piatti a base di salmone.
Originaria della Sicilia, questa varietà è tra le più prestigiose. La sua storia inizia nei primi anni dell’Ottocento, in un monastero benedettino in Brasile, a San Salvador di Bahia, dove una mutazione genetica spontanea fece crescere un ramo di arancio amaro con frutti grandi, dolci e senza semi. Nel 1853, un missionario portoghese, colpito dal suo sapore, lo portò in California, innestandolo su un altro albero di arance e dando vita alla più grande produzione mondiale.
Questo frutto arrivò poi in Sicilia, dove, grazie alle condizioni climatiche favorevoli, prosperò, consolidando una tradizione di coltivazione.
Le caratteristiche nutrizionali di questa arancia sono molteplici e simili ad altre varietà con polpa chiara. Ricche di acqua, contengono un buon quantitativo di potassio, calcio, fosforo, sodio e vitamine, tra cui quelle del gruppo A e C. Presentano anche un contenuto significativo di carotenoidi e fibre, oltre a un basso valore calorico.
Questo frutto riveste particolare importanza durante il periodo invernale, contribuendo alla prevenzione e al contrasto delle malattie tipiche della stagione fredda, rafforzando il sistema immunitario. Inoltre, è prezioso per lo sviluppo delle ossa e può essere un valido alleato per chi soffre di patologie cardiovascolari, aiutando a ridurre il colesterolo.
Come sempre, esistono molte varietà di arance, ciascuna con sapori unici e proprietà specifiche. Per citarne alcune: le Arance Belladonna, le Arance Moro, la Sanguinello, le Tarocco, la Washington Navel e l’Arancia Valencia.
Per accompagnare il nostro dessert, non può mancare un abbinamento con un vino che esalti i sapori del nostro dolce. La scelta del vino giusto può essere un po’ complicata, e ogni anno ci ritroviamo a porci la classica domanda: con quale vino accompagnare i nostri dolci delle feste? Moscato, Spumante dolce o secco?
Il dolce di oggi è un dessert al cucchiaio con un cuore cremoso di ricotta e cioccolato. Si tratta di un dolce piacevole e fresco, che richiede un abbinamento con un vino capace di creare una perfetta armonia tra i sapori.
Quando si parla di abbinare un vino a un dolce, si apre spesso un dibattito tra gli appassionati: meglio un vino dolce oppure un vino secco? Le opinioni sono contrastanti, e molto dipende sia dalle caratteristiche specifiche del dessert sia dalle preferenze personali di chi lo degusta.
Dal punto di vista tecnico, l’abbinamento classico prevede di accostare un vino dolce a un dolce, poiché le note zuccherine del vino tendono a bilanciarsi armoniosamente con quelle del dessert. Un Moscato, un Passito o uno Spumante Dolce, ad esempio, sono opzioni tradizionali che enfatizzano la dolcezza senza coprire gli aromi del dolce. Ma questa scelta potrebbe risultare eccessiva per chi non ama sapori troppo zuccherini.
Dall’altra parte, il Prosecco Extra Dry, pur non essendo completamente secco, presenta un residuo zuccherino più contenuto e una freschezza che lo rende un’opzione moderna e versatile. Le sue note fruttate e la leggera effervescenza puliscono il palato, creando un piacevole contrasto con la ricchezza del dolce e donando un senso di leggerezza all’abbinamento.
Oltre agli aspetti tecnici, però, c’è un elemento che non va mai trascurato: il gusto personale. Il vino migliore, alla fine, è quello che incontra le nostre preferenze e ci fa apprezzare ancora di più il dessert. Sperimentare è parte del piacere, e non c’è una regola assoluta: la scelta di un vino dolce o secco dipenderà dalle sensazioni che vogliamo provare e condividere con chi è a tavola con noi.
Per accompagnare al meglio il nostro zuccotto, oggi vi suggerisco un Prosecco Extra Dry, un vino dal carattere unico che si distingue per il suo gusto leggermente abboccato, morbido e rotondo. Le sue note di frutta fresca, come mela verde, pera e una lieve sfumatura agrumata, lo rendono particolarmente versatile negli abbinamenti, sia con piatti dolci che salati. Non è un azzardo definire l’Extra Dry il prosecco più versatile in assoluto: il suo equilibrio tra acidità e dolcezza gli consente di adattarsi a una vasta gamma di preparazioni.
In questo caso, il Prosecco Extra Dry è perfetto per esaltare gli aromi e i sapori del nostro zuccotto, accompagnandone la dolcezza con eleganza e leggerezza. La vivacità delle sue bollicine pulisce il palato a ogni sorso, preparando le papille gustative per il boccone successivo, mentre la sua freschezza amplifica le note agrumate e speziate del dolce. Un abbinamento raffinato, capace di creare una vera sinfonia di sapori che celebra la convivialità e la magia delle feste.
Oggi ho il piacere di proporvi in abbinamento al nostro zuccotto il Vino Anno Zero Extra Dry Prosecco Superiore DOCG Millesimato Valdellövo, uno spumante che nasce dalla passione e dalla dedizione dell’Azienda Agricola Valdellövo, una realtà a conduzione familiare situata sulle splendide colline di Collalto, a Susegana, in provincia di Treviso, nel cuore del Veneto.
Questa azienda si distingue per la produzione di vini realizzati con cura, attenzione ai dettagli e grande professionalità. In pochi anni, Valdellövo è riuscita a farsi apprezzare come interprete moderna della tradizione del Prosecco Superiore, con vini che esprimono l’essenza del territorio e il carattere unico del clima collinare. Ogni bottiglia racconta una storia di amore e rispetto per una terra generosa, esaltandone i valori sensoriali attraverso una lavorazione attenta e minuziosa.
Il Vino Anno Zero Extra Dry Prosecco Superiore DOCG Millesimato è il frutto di una selezione di vitigni che comprende per il 90% Glera, il 5% Bianchetta e il 5% Verdiso. Si presenta con un colore giallo paglierino brillante, arricchito da riflessi verdognoli, e un perlage fine e persistente. Al naso, sprigiona profumi eleganti e delicati di fiori bianchi, mela verde e pesca. Al palato, si rivela fresco, vivace e armonioso, con un perfetto equilibrio tra acidità e zuccheri, che culmina in un finale fruttato e sapido.
Questo vino è incredibilmente versatile e si presta a essere abbinato a una vasta gamma di pietanze, offrendo un’esperienza gustativa unica. La sua produzione riflette un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente: l’azienda utilizza tecniche di coltivazione poco invasive, evita i fertilizzanti chimici, preferendo concimi naturali come il letame, e non impiega diserbanti, garantendo un suolo sano e vitale.
Potrete scoprire questo straordinario spumante, insieme agli altri grandi vini di Valdellövo, direttamente nel loro shop online, per regalare ai vostri momenti di festa un tocco di eleganza e tradizione.
Vediamo ora cosa ci occorre per realizzare il nostro Zuccotto di Pandoro per Natale da Servire con Vino Anno Zero Extra Dry Prosecco Superiore DOCG Millesimato Valdellövo:
Ingredienti :
- 1 Pandoro
Ingredienti per la farcia:
- 600 grammi di ricotta fresca
- 150 grammi di gocce di cioccolato
- 1 arancia biologica scorza grattugiata e succo
- 120 grammi di zucchero a velo
- cannella in polvere a piacere
Per la decorazione:
- arance
- spumigliette
- foglioline di menta
Zuccotto di Pandoro per Natale da Servire con Vino Anno Zero Extra Dry Prosecco Superiore DOCG Millesimato Valdellövo: Ricetta
Iniziamo la preparazione del nostro zuccotto tagliando il pandoro a fette spesse, circa cinque, partendo dalla base. Conserviamo due fette intere, mentre le altre le tagliamo a metà.
Foderiamo una ciotola con della pellicola trasparente e posizioniamo al centro la fetta di pandoro più piccola, quindi rivestiamo l’interno con le altre fette, opportunamente tagliate a metà, sovrapponendole leggermente per creare una base uniforme.
Passiamo ora alla preparazione della crema: setacciamo la ricotta in una ciotola, aggiungiamo lo zucchero a velo e mescoliamo con cura fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Uniamo la scorza grattugiata dell’arancia e la cannella, dosandola secondo i gusti personali. Infine, incorporiamo le gocce di cioccolato o, se preferiamo, scaglie di cioccolato ricavate da una tavoletta. Riponiamo la crema in frigorifero e lasciamola riposare per circa un’ora.
Con un pennello da cucina, bagniamo leggermente le fette di pandoro con il succo d’arancia. Versiamo un primo strato di crema sul fondo della ciotola, quindi aggiungiamo un altro strato di fette di pandoro, sempre spennellate con il succo d’arancia, e proseguiamo alternando crema e fette di pandoro fino a riempire la ciotola. Terminiamo coprendo la superficie con altre fette di pandoro, sigilliamo con pellicola trasparente e lasciamo riposare in frigorifero per almeno 15 ore prima di servire.
Prima di portare in tavola, decoriamo lo zuccotto a piacere con frutti rossi, ciuffi di panna e spumigliette.
Il nostro Zuccotto di Pandoro, perfetto per il Natale, è pronto per essere servito. Un dessert scenografico e irresistibile che si abbina splendidamente a un calice di Vino Anno Zero Extra Dry Prosecco Superiore DOCG Millesimato Valdellövo, per esaltare al meglio i suoi sapori e chiudere in bellezza i momenti di festa.
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Alla prossima ricetta!
Un abbraccio
Patrizia