Tronchetto Natalizio con Composta di Pere e Zenzero Azienda Bontà di Montiglie e Namelaka al Lime e Zenzero

Il Tronchetto Natalizio con Composta di Pere e Zenzero dell’Azienda Bontà di Montiglie e Namelaka al Lime e Zenzero è una dolce rivisitazione di uno dei grandi classici della tradizione natalizia francese: il “Bûche de Noël”, conosciuto più comunemente come “Tronchetto di Natale”. Una versione originale che si discosta dalle preparazioni classiche, proponendo un connubio di sapori incredibilmente invitante e goloso.

La ricetta che vi propongo prevede una classica base di pasta biscotto arrotolata, farcita con composta di pere e zenzero. La dolcezza delle pere viene esaltata dal sapore dello zenzero, che con la sua nota piccante e fruttata richiama gli agrumi, in particolare il lime. Il tutto è arricchito dalla freschezza esotica della Namelaka al lime e zenzero.

Una proposta sicuramente originale, dai sapori insoliti, un incontro felice di gusti diversi che si uniscono in una combinazione vincente che, ne sono certa, vi farà innamorare.

Siamo ormai all’inizio di dicembre e mancano pochi giorni a una delle feste più amate e attese, sia nel nostro paese che nel mondo. Già si respira la magica atmosfera che caratterizza questo periodo, con gli alberi di Natale, i presepi, gli zampognari e i mercatini che colorano le vie delle città e dei paesi. Il Natale è una festa che ci coinvolge profondamente, una ricorrenza così importante che porta con sé tradizioni che si ripetono ogni anno da secoli, ricche di significato e bellezza, regalandoci gioia e serenità.

E proprio il cibo è uno degli aspetti più affascinanti delle feste, in particolare i dolci natalizi, che non sono solo un piacere per il palato, ma incarnano ospitalità, generosità e tanto amore. In questo mese abbondano torte, biscotti, cioccolato e tante leccornie dolciarie, ricette tramandate di generazione in generazione.

La ricetta di oggi propone un grande classico della tradizione della pasticceria francese, il “Bûche de Noël”, che ha varcato i confini ed è ormai diffuso e radicato in tutta Europa. In Italia lo chiamiamo Tronchetto natalizio o “Tronchetto di Natale”, e si affianca a Pandori e Panettoni sulle tavole delle feste. Si tratta di un morbido impasto, solitamente di pasta biscotto o pasta genovese, farcito, arrotolato e ricoperto di cioccolato o panna, a cui viene data la forma di un tronco di legno.

Un dolce dalle origini antichissime, che trae la sua origine in una tradizione millenaria, quella del “ceppo di Natale”. Questa tradizione viene vissuta in modo diverso in ogni paese d’Europa, con rituali propri e caratteristici. Alcune famiglie francesi, ad esempio, avevano l’usanza di cercare insieme il tronco di albero da frutta più bello, chiamato “souche de Noël”. Quando veniva messo ad ardere nel camino, veniva aggiunto del foraggio come atto propiziatorio per la fertilità delle mucche. I resti del ceppo bruciato venivano conservati come talismano per un buon raccolto di grano nell’anno successivo. In Inghilterra, invece, il tronco prescelto era di frassino o pino, mentre in Scozia si usava la betulla.

A Marsiglia, Nizza e nelle Prealpi meridionali del Mediterraneo, era il capofamiglia a cercare il tronco da ardere, che veniva chiamato “Trèfoir”, mentre la famiglia, accanto al focolare, pregava. Questo rituale simboleggiava la nascita di bimbi sani, di agnelli e un buon auspicio per un ricco raccolto. In Grecia, invece, l’atto di ardere un ceppo significava proteggersi dai Kallikantzaroi, spiriti che vivono nelle viscere della terra e che minacciano di sradicare l’albero che sorregge il mondo.

Questa tradizione ha coinvolto anche le nostre regioni italiane. Ad esempio, in Lombardia, prima di bruciare il ceppo, il capofamiglia vi metteva delle monete e pregava il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, celebrando la dottrina della Trinità. Successivamente, tutta la famiglia beveva del vino e quello che restava veniva gettato sul ceppo. Inoltre, venivano tagliati tre panettoni, e una fetta veniva conservata per l’anno successivo.

In Toscana, durante la “Cerimonia del ceppo”, veniva intonata una preghiera che recitava: “Si rallefri il ceppo, che domani è il giorno del pane”. I bambini della famiglia, bendati, avevano il compito di colpire il pezzo di legno con delle tenaglie, mentre la famiglia intonava l'”Ave Maria del ceppo”. In Sicilia, i ceppi, chiamati “Zuccu”, venivano accatastati nel centro dei paesi, benedetti dal prete e accesi la vigilia di Natale, prima della messa di mezzanotte. Al termine della messa, tutti i partecipanti si ritrovavano accanto alla legna che bruciava e si scambiavano calorosi auguri. Questa simbologia richiamava la luce, simbolo di vita eterna.

Tante usanze che risalgono presumibilmente al XII secolo e che hanno diverse interpretazioni. Alcuni sostengono che il ceppo rappresenti l’anima e il soffio vitale del mondo vegetale, e che bruciarlo simboleggi il calore benedetto del sole, che porta vita e, con il suo calore, favorisce il rifiorire dei campi nell’anno successivo. Altri, invece, vedono nell’atto del bruciarlo il calore del focolare domestico, che rappresenta l’amore della famiglia e la dimora degli spiriti dei defunti. Altri ancora lo interpretano come una simbologia cristiana, ossia il tronco di legno nella grotta di Betlemme, acceso per scaldare il Bambino Gesù, venuto al mondo per opera del Padre Celeste per salvare l’umanità.

Non si hanno dati certi su quando questa tradizione e usanza sia stata trasformata in dolce, ma la prima ricetta scritta si trova nel ricettario The English Houswife, un libro scritto da Gervase Markham e pubblicato nel 1615 a Londra. La ricetta prevedeva una base di pasta genovese, una farcitura con crema al cioccolato, al caffè o al Grand Marnier, quindi arrotolato e modellato a forma di tronchetto, ricoperto da una glassa al burro per simboleggiare la neve.

Negli anni successivi, il dolce ha visto numerose interpretazioni. Non esiste una sola ricetta: possiamo realizzarlo con base di pasta biscotto o pasta genovese, e la farcitura presenta varianti infinite, come crema al cioccolato fondente, cioccolato bianco, crema alle nocciole, al cacao, al pistacchio, al caffè in versione tiramisù, crema alla ricotta per una versione più leggera, crema al latte o crema al burro. Le farciture sono tante, variando a seconda dei gusti dei nostri commensali. Anche la decorazione non ha regole precise: si può passare da una semplice spolverata di zucchero a velo o cacao amaro a ganache al cioccolato, pasta di zucchero… le varianti sono davvero infinite, senza limiti alla fantasia.

Molto ci sarebbe da scrivere sulla storia e le tradizioni legate a questo dolce, ma ora voglio tornare alla nostra ricetta, in particolare alla crema che ho realizzato: la Namelaka. Si tratta di una preparazione di pasticceria il cui significato letterale è “estremamente cremosa”. Questa crema golosa è una via di mezzo tra la mousse e la ganache, ed è una creazione recente. Infatti, la sua prima realizzazione risale alla fine degli anni ’90, grazie all’estro creativo di uno chef giapponese dell’École du Grand Chocolat Valrhona, e ha guadagnato prestigio entrando a far parte dell’Enciclopedia del Cioccolato di Frédéric Valrhona.

La preparazione di questa crema è molto semplice e il suo sapore delicato la rende particolarmente apprezzata. Ha conquistato il podio tra le creme, grazie anche alle reinterpretazioni realizzate dai grandi maestri dell’alta pasticceria, come Maurizio Santin e Luca Montersino, che hanno trasformato le loro versioni in vere e proprie opere d’arte.

Ma la grande protagonista della nostra ricetta è la Composta di Pere e Zenzero dell’Azienda Bontà di Montiglie, un abbinamento di successo che unisce in modo perfetto i gusti della pera e della radice di zenzero. Questi due ingredienti, con le pere che offrono un sapore dolce e fresco, con una leggera nota acidula, e lo zenzero, una delle spezie più aromatiche, dal gusto piccante e fruttato che richiama il lime, creano un contrasto armonioso con la dolcezza della frutta.

Le pere, dolci e succose, frutto dell’albero Pyrus communis, appartengono alla famiglia delle Rosacee, la stessa delle rose. Molto apprezzate per il loro sapore, esistono ben 3000 varietà e vengono raccolte alla fine dell’estate e all’inizio dell’autunno. Questo frutto è un vero scrigno di proprietà benefiche ed è perfetto per essere inserito in molti regimi alimentari, inclusi quelli ipocalorici, a basso contenuto di colesterolo e per chi soffre di diabete.

Le pere sono ipocaloriche, ricche di acqua e contengono molte fibre, antiossidanti e vitamine; un frutto le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Fonti storiche fanno risalire le sue origini alla regione del Caucaso, tra il Mar Nero e il Mar Caspio. Il poeta Omero, nell’Odissea, descrive le piantagioni di Alcinoo, re dei Feaci, e di Laerte. Per i Greci, la pera era il frutto scelto da eroi e divinità per la sua bontà e le sue preziose virtù, ed era anche considerata un ottimo rimedio per la nausea.

Per i Cinesi, il frutto della pera simboleggiava l’immortalità, poiché gli alberi di pera erano longevi, e si usavano le sue foglie per fumare prima dell’arrivo del tabacco, che poi le sostituì.

La Composta di Pere e Zenzero è una delle specialità dell’Azienda Bontà di Montiglie. Questa giovane azienda, nata nel 2020, ci porta alla scoperta dei tradizionali sapori genuini della zona del Canavese e offre il meglio di una produzione esclusivamente artigianale.

I prodotti dell’orto aziendale, curati con amore, passione e professionalità dalla titolare, la signora Valentina Patti, e dal marito, vengono sapientemente lavorati nel loro laboratorio e trasformati in deliziosi sciroppi e succhi, prelibate composte e confetture senza conservanti in molte varianti di sapore, saporiti sottoli e sottaceti, e aromatiche erbe essiccate.

L’azienda ha sede a Settimo Vittone (TO) e nasce grazie ai fondi del Programma di Sviluppo Rurale del GAL Valli del Canavese.

Questa realtà mi ha colpito perché porta sulle tavole degli italiani solo il meglio che madre natura ci offre: verdure e frutta al 100% italiana, di propria produzione e biologica.

Un sogno, spirito d’iniziativa e abilità hanno dato vita a questa azienda che produce conserve di alto prestigio, mantenendo inalterate le proprietà nutritive e organolettiche degli alimenti. I loro prodotti, con il loro sapore, raccontano di una terra ricca e rigogliosa, curata con amore, nel rispetto della natura, e della passione che la titolare mette nel suo lavoro.

Materie prime accuratamente selezionate e controllate, lavorate secondo tradizione senza l’uso di pectina, addensanti, conservanti o acidificanti artificiali e senza l’aggiunta di additivi chimici. Ogni fase della lavorazione segue scrupolose procedure che mantengono inalterate la qualità e il sapore degli alimenti; vengono utilizzati solo aceto, sale, zucchero e limone, in perfetta aderenza alla tradizione del passato. Questo impegno e questa attenzione nella realizzazione delle conserve sono una garanzia per noi clienti e rappresentano il segreto del grande successo dei loro prodotti.

Ma Bontà di Montiglie offre molto di più! Tante idee regalo per ogni occasione speciale, dalle bomboniere ai cesti e alle scatole regalo: doni esclusivi che sicuramente stupiranno e saranno apprezzati.

E se siete ancora alla ricerca di regali da mettere sotto l’albero per parenti e amici, vi consiglio di visitare il loro shop online: troverete tante meraviglie per rendere il vostro Natale e quello dei vostri cari unici e indimenticabili. Non perdete l’occasione di scoprire i nuovi prodotti, come la composta al caffè, i cachi sott’olio, le olive schiacciate del nonno… tutti da provare, tutti da amare!

Vediamo ora cosa ci occorre per realizzare il nostro Tronchetto Natalizio con Composta di Pere e Zenzero Azienda Bontà di Montiglie e Namelaka al Lime e Zenzero:

Ingredienti per la pasta biscotto:

  • 5 uova a temperatura ambiente
  • 100 grammi di zucchero semolato
  • una bustina vanillina
  • 80 ml olio Olio Extravergine d’Oliva
  • 80 grammi di farina bianca

Serviranno inoltre per la farcituta e la decorazione :

  • Composta di Pere e Zenzero Azienda Bontà di Montiglie
  • crema Namelaka lime e zenzero
  • decorazioni a piacere

Ingredienti per la Namelaka al Lime e Zenzero:

  • 350 grammi di cioccolato bianco
  • 400 ml di panna fresca
  • 150 ml di latte
  • 150 ml di succo di lime
  • un pezzettino di zenzero che grattugeremo e ricaveremo 2 cl
  • 3 fogli di gelatina

Tronchetto Natalizio con Composta di Pere e Zenzero Azienda Bontà di Montiglie e Namelaka al Lime e Zenzero: Ricetta

Prepariamo la pasta biscotto separando i tuorli dagli albumi e montando questi ultimi a neve ferma con un pizzico di sale.

Aggiungiamo agli albumi montati 100 grammi di zucchero semolato e i tuorli, uno alla volta, incorporando il successivo solo quando il precedente è stato ben assorbito. Infine, uniamo l’olio.

Setacciamo la farina con una bustina di vanillina e incorporiamola poco alla volta all’impasto, utilizzando una spatola.

Spennelliamo con olio una teglia rettangolare, adagiamo un foglio di carta forno e distribuiamo uniformemente l’impasto. Inforniamo a 180 gradi per 8-10 minuti.

Prepariamo in anticipo la Namelaka poiché richiede un riposo in frigorifero di almeno 12 ore.

Per iniziare, mettiamo i fogli di gelatina ad ammorbidire in acqua.

In un pentolino, facciamo sciogliere delicatamente il cioccolato bianco tagliato a pezzetti a bagnomaria.

In un altro pentolino, scaldiamo il latte. Una volta caldo, spegniamo la fiamma, allontaniamo dal fuoco e aggiungiamo la gelatina ben strizzata, mescolando delicatamente al cioccolato fuso. Successivamente, frulliamo il composto per qualche minuto con un frullatore.

Uniamo alla crema la panna montata a neve ferma, il succo di lime e il succo di zenzero. Copriamo con pellicola trasparente e mettiamo in frigorifero per far raffreddare.

Non ci resta che assemblare il dolce. Iniziamo rifilando i bordi del Pan di Spagna. Adagiamo la pasta biscotto su un foglio di pellicola trasparente, inzuppiamola con una bagna di acqua e zucchero e spalmiamo la Composta di Pere e Zenzero Azienda Bontà di Montiglie, senza arrivare ai bordi. Con l’aiuto della pellicola trasparente, arrotoliamo la pasta biscotto, chiudendola ben stretta, e la mettiamo in frigorifero a raffreddare per un paio di ore.

Riprendiamo il nostro rotolo, eliminiamo la pellicola e tagliamo un pezzetto obliquo. Sistemiamo il tronchetto su un vassoio da portata e decoriamolo con la crema Namelaka.

Il nostro Tronchetto Natalizio con Composta di Pere e Zenzero Azienda Bontà di Montiglie e Namelaka al Lime e Zenzero è pronto per essere servito.

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Alla prossima ricetta!

Un abbraccio,

Patrizia


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