Lo Spezzatino di Manzo ai Funghi di Bosco con Polenta Taragna e Olio Monocultivar Bosana dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine è una proposta ricca e saporita, una gustosa alternativa al classico spezzatino con patate, immancabile sulle tavole autunnali. Facile da preparare, cremoso e avvolgente, può essere considerato un piatto unico se accompagnato dalla polenta, come nella proposta di oggi, o da un purè di patate.
Lo spezzatino di carne è uno dei “grandi classici” della cucina italiana, piatto della tradizione che porta con sé tanti ricordi e un grande valore simbolico. Sempre presente sulle tavole delle festività, è capace di rendere speciale ogni occasione di convivialità. Una preparazione che non tramonta mai, amata per la sua semplicità e per la sua capacità di adattarsi al tempo e alle mode, nonché fonte di ispirazione per chef stellati che si divertono a reinterpretarla in nuove varianti. Piccoli e teneri bocconcini di carne cotti lentamente nel sugo hanno dato vita, nel corso degli anni, a innumerevoli combinazioni. Tra le carni più tradizionali troviamo manzo, vitello e maiale, ma i sapori più rustici delle baite di montagna offrono anche varianti con carne di selvaggina, come capriolo, cervo, daino o cinghiale. Oggi, per una cucina più leggera, si utilizzano anche carni bianche come pollo o tacchino. Non mancano nemmeno versioni vegetariane, in cui la carne viene sostituita da legumi come fagioli bianchi, lenticchie (ricche di proteine e povere di grassi saturi), bocconcini di soia, seitan o muscolo di grano, un derivato del glutine di frumento dal sapore intenso che ricorda la carne di pollo, abbinato ai funghi.
Tra le verdure da inserire nello spezzatino, oltre alle classiche patate, possiamo scegliere carciofi, peperoni, cavolfiore, zucca, zucchine, verza o un mix di verdure di stagione che l’orto ci regala.
Esistono molte varianti di questo piatto, ognuna diversa a seconda della regione in cui viene preparato. Lo spezzatino è una ricetta diffusa in tutto il mondo, soprattutto in cucina asiatica e africana, dove troviamo numerose specialità a base di carne cucinate con la stessa tecnica tipica del nostro spezzatino italiano. Se volessimo intraprendere un viaggio virtuale alla scoperta degli spezzatini nel mondo, partirei dal Gulash, noto anche come Gulasch (adattamento tedesco dell’ungherese gulyás). Questo piatto tipico della cucina ungherese è simile al nostro spezzatino di manzo, ricco di sapore e gusto. Nato come pietanza povera, veniva preparato dai mandriani in un grande paiolo sopra un fuoco di legna durante i lunghi viaggi di transumanza, mentre trasportavano i manzi grigi dalla pianura alla Puszta. In origine chiamato “leves” (la zuppa del mandriano), è un piatto a base di carne di manzo, patate, cipolle, verdure e molte spezie.
Nella lontana Polinesia, lo spezzatino viene preparato con carne di pollo cotta nel latte e nella crema di cocco, accompagnata da frutta esotica come la papaia, il tutto su un letto di riso basmati bollito o di noodles, spaghetti di riso o di soia. Un’altra ricetta caratteristica, questa volta di Cuba, è l’Ajiaco criollo, un piatto nazionale a base di carne e verdure tipiche caraibiche come platano, manioca e mais. In Louisiana, invece, potremmo assaporare il “Gumbo”, una ricetta tradizionale della cucina Cajun, a base di carne di pollo, okra (un ortaggio verde chiaro, a basso contenuto di calorie e grassi, dal sapore che ricorda l’asparago e il carciofo) e gamberi.
In Kenya e nelle cucine indiane e asiatiche, lo spezzatino è spesso preparato con carne di montone, agnello o pollo, cotta assieme a riso e spezie. Un altro piatto interessante è il Mulligatawny, una ricetta anglo-indiana che si presenta come una sorta di zuppa al curry con carne di pollo e spezie. Le varianti di spezzatino sono davvero infinite, e sarebbe affascinante proseguire questo viaggio alla scoperta delle specialità culinarie del mondo, ma ora torniamo in Italia, al nostro amato spezzatino.
Anche nel nostro paese esistono molte varianti regionali. Ad esempio, nella tradizione umbra si usa la carne di capriolo o montone, in Veneto il manzo accompagnato da polenta, mentre in Friuli Venezia Giulia si prepara con erbette aromatiche e vino bianco secco.
Ma qual è il taglio di carne più indicato?
Innanzitutto, i grandi esperti del settore consigliano carne di manzo o di vitello, che si prestano particolarmente a questa preparazione. In particolare, i tagli di seconda scelta, meno pregiati, sono ideali per cotture prolungate, in quanto più grassi, e proprio grazie alla presenza del grasso il piatto risulterà estremamente morbido. Tra i tagli più adatti troviamo la spalla (come il girello di spalla o il cappello del prete), il collo (come il taglio del reale), la pancia e il muscolo (come il pesce o campanello).
Se invece vogliamo utilizzare carne di agnello o maiale, è meglio optare per il collo o la spalla, mentre per pollo e tacchino sono ideali le cosce e la sovracoscia.
Qualunque sia la carne scelta per la ricetta, è importante tagliarla a pezzetti piccoli e il più possibile regolari, in modo che la cottura sia uniforme. La carne viene infarinata e rosolata insieme a un soffritto di sedano, carota e cipolla. Una volta rosolata, va sfumata con del vino, bianco o rosso, a seconda del proprio gusto. Anche la scelta di aggiungere brodo o acqua calda è a discrezione, ma ciò che è fondamentale è la cottura: circa 2 ore a fiamma bassa e lenta, fino a quando i bocconcini di carne non risultano tenerissimi. A piacere, possiamo aggiungere spezie come salvia, rosmarino, maggiorana o pepe, macinato al momento per una maggiore fragranza.
Per preparare il nostro spezzatino in autunno, è preferibile usare funghi freschi appena raccolti, come i Boletus Edulis, comunemente conosciuti come porcini. Questi funghi si distinguono per il cappello voluminoso e carnoso, di forma circolare, che varia dal castano chiaro al bruno intenso, con un gambo ingrossato verso la base. Tra le varietà più pregiate, i porcini sono sicuramente i più apprezzati. In alternativa, possiamo usare i chiodini, i finferli o i galletti. Se non sono di stagione o non li troviamo freschi, possiamo optare per champignon freschi o surgelati, un misto bosco surgelato o funghi porcini secchi. L’uso di funghi surgelati o secchi rende questo piatto perfetto anche da preparare in estate, servito a temperatura ambiente per un pranzo o una cena in terrazza con amici.
Le origini di questo piatto non sono ben documentate, ma si sa che deriva dalla cucina povera contadina, nata dalla necessità di cuocere i pezzi di carne meno pregiati, come collo, girello di spalla e carni grasse, ricche di nervature, che conferiscono una straordinaria morbidezza alla preparazione. A questi si aggiungono verdure e spezie, che arricchiscono il piatto.
La cottura a fiamma dolce e lenta è fondamentale per il successo del piatto, che richiede pazienza per ottenere la giusta consistenza.
L’origine storica di questo piatto è piuttosto affascinante. Si pensa che lo spezzatino risalga a ben 3.770 anni fa, nel 1750 a.C., ed è stato creato dai Babilonesi. Una scoperta curiosa, diventata subito virale sui social, è stata fatta dal professore Bill Sutherland dell’Università di Cambridge, che durante il lockdown ha tradotto una tavoletta in accadico, la lingua dei Babilonesi. La tavoletta riportava un menù completo con varie portate, tra cui lo spezzatino di agnello. Il “professore-cuoco” ha replicato la ricetta con grande successo tra amici, condividendola poi sui social. Un esperimento culinario storico davvero affascinante!
Ma cosa può compromettere la bontà del nostro spezzatino? Innanzitutto, la scelta errata del taglio di carne. Una selezione accurata delle carni, con il giusto equilibrio tra parte grassa e magra, è fondamentale per rendere il piatto eccezionale. Un altro errore da evitare è il metodo di cottura inadeguato: tempi troppo brevi o troppo lunghi rischiano di compromettere il risultato. E infine, i condimenti giocano un ruolo cruciale.
Per non sbagliare, io mi affido a un buon olio, genuino e salutare, dai sapori unici e ineguagliabili… Di chi sto parlando? Ovviamente dell’Olio dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine, e in particolare per questa ricetta, dell’olio da cultivar Bosana. Questa varietà, molto diffusa nel nord della Sardegna, dà vita a un extravergine dal fruttato intenso e deciso, con sentori vegetali ed erbacei, in cui spiccano note di pomodoro, carciofo, erba fresca e erbe aromatiche.
Questo olio è ideale per chi ama mangiare saporito, con condimenti dal gusto deciso, ma anche per chi cerca un olio di classe, capace di esaltare piatti semplici e allo stesso tempo piatti gourmet. È l’olio che sa valorizzare le note organolettiche della pietanza, senza alterarne le caratteristiche peculiari. Le sue caratteristiche lo rendono perfetto per piatti di grande struttura, come carni rosse, zuppe di legumi e bruschette. E non dimentichiamo che è eccellente anche a crudo, per condire insalate o un semplice pinzimonio.
Tutti gli oli extravergine Sandalia – Bosana, Bosema e Blend – non sono semplici condimenti, ma oli di grande carattere e personalità, in grado di lasciare un segno distintivo grazie al loro sapore ricercato e genuino, nonché alle loro eccellenti caratteristiche nutrizionali.
L’azienda ha sede a San Sperate (SU), in Sardegna, nella storica regione del Parteolla, e si distingue per la produzione di oli estratti a freddo e imbottigliati su ordinazione, per garantire ai consumatori prodotti di altissimo pregio, con tutte le proprietà organolettiche intatte.
Un’azienda dinamica, fedele alle tradizioni, che ogni giorno si afferma sul mercato grazie alla qualità e all’eccellenza dei suoi prodotti: oli straordinari che esprimono amore, duro lavoro e grande artigianalità.
Questo olio extravergine d’oliva di categoria superiore, frutto di grande artigianalità, può essere comodamente ricevuto a casa con un semplice clic. Vi invito a visitare il loro shop, dove potrete scegliere l’olio che più si adatta ai vostri gusti: dalle monocultivar al blend originale, per portare sulle vostre tavole i sapori e i profumi autentici di una terra generosa come la Sardegna.
Da non dimenticare le confezioni regalo di Olio Sandalia, un vero e proprio tributo all’arte dell’oleificio sardo e un’idea perfetta per chi desidera regalare un prodotto di alta qualità in un packaging elegante e raffinato. Ogni confezione è pensata per esaltare l’eccellenza dell’olio extravergine di oliva, unendo la qualità del prodotto con un design curato nei minimi dettagli.
Le scatole, realizzate con materiali pregiati e resistenti, racchiudono al loro interno bottiglie di olio selezionato da cultivar come la Bosana, Bosema o il Blend, offrendo una scelta ideale per ogni palato. Queste confezioni regalo non sono solo un gesto di gusto, ma anche un’esperienza sensoriale che si trasforma in un regalo ricercato e originale. Perfette per le occasioni speciali come Natale, compleanni, feste o eventi aziendali, sono l’ideale per chi cerca un regalo autentico, che trasmette l’amore per la tradizione e l’alta qualità.
Regalare un olio Sandalia significa donare non solo un prodotto gastronomico di eccellenza, ma anche un pezzo di Sardegna, con tutto il suo fascino, la sua tradizione e il suo sapore unico.
Vediamo ora cosa ci occorre per realizzare il nostro Spezzatino di Manzo ai Funghi di Bosco Polenta Taragna con Olio Monocultivar Bosana dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine:
Ingredienti per 4 persone:
- 1 kg di carne di manzo
- 500 grammi di funghi misto bosco surgelati + 80 grammi di funghi porcini secchi
- 2 spicchi di aglio
- misto di 1 carota, 2 coste di sedano e 1 cipolla tagliati finemente
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- farina bianca q.b.
- 1 confezione di pomodori pelati
- sale
- Olio Monocultivar Bosana Sandalia
- prezzemolo q.b.
Ingredienti per la polenta:
- 280 grammi di polenta taragna
- 1 litro di acqua
- 1 cucchiaino di olio evo
Spezzatino di Manzo ai Funghi di Bosco Polenta Taragna con Olio Monocultivar Bosana dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine: Ricetta
Iniziamo mettendo i funghi porcini secchi in acqua tiepida per ammorbidirli, lasciandoli in ammollo per circa 40 minuti. Poi, delicatamente, eliminiamo l’acqua in eccesso. In una capiente padella, versiamo un filo di Olio Monocultivar Bosana dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine, aggiungiamo uno spicchio di aglio e facciamo imbiondire. A questo punto, uniamo i funghi surgelati (non scongelati) e i funghi porcini che abbiamo rinvenuto in acqua, eliminando l’acqua in eccesso. Lasciamo cuocere il tutto per circa dieci minuti. A fine cottura, aggiustiamo di sale e aggiungiamo un trito di prezzemolo fresco.
Ora prepariamo la carne: passiamola nella farina bianca, eliminando quella in eccesso. In una casseruola, scaldiamo un filo di Olio Monocultivar Bosana dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine, aggiungiamo uno spicchio di aglio e un misto di carote, sedano e cipolle, facendolo imbiondire. Eliminiamo l’aglio e aggiungiamo la carne, rosolandola a fiamma alta per sigillare i succhi. Uniamo il vino e facciamo sfumare, quindi aggiungiamo i pomodori pelati, i funghi precedentemente cotti, aggiustiamo di sale e pepe e abbassiamo la fiamma. Copriamo con un coperchio e continuiamo la cottura a fiamma dolce. Per un buon risultato, la cottura deve essere lenta e lunga, per almeno un’ora (se necessario, aggiungiamo qualche mestolo di brodo vegetale durante la cottura).
Nel frattempo, prepariamo la polenta: portiamo a ebollizione dell’acqua con sale e un cucchiaino di olio. Aggiungiamo la polenta a pioggia, mescolando continuamente, e cuociamo per circa 40 minuti.
Serviamo il nostro Spezzatino di Manzo ai Funghi di Bosco con Olio Monocultivar Bosana dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine insieme alla polenta Taragna.
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Alla prossima ricetta!
Un abbraccio
Patrizia