Sbriciolata con Farina di Riso da Agricoltura Sostenibile e Solidale della Corte Bà di Remo Falavigna con Confettura di Fragole

La Sbriciolata con Farina di Riso da Agricoltura Sostenibile e Solidale della Corte Bà di Remo Falavigna, con confettura di fragole, è una deliziosa proposta da forno: una rivisitazione gluten free della classica crostata, realizzata senza burro. Un dolce che conquista al primo morso, grazie al suo cuore goloso di confettura di fragole fatta in casa, perfetto per chi è intollerante al glutine e ideale anche per chi evita il lattosio.

La base è una pasta frolla sabbiata delicata, resa friabile dalla farina di riso e dall’uso dell’olio al posto del burro. Un dolce fragrante, profumato e irresistibile, con un cuore cremoso di confettura fatta in casa a cottura ridotta, che sprigiona tutta la dolcezza e il profumo inebriante delle fragole fresche di stagione. Il loro colore rosso acceso aggiunge vivacità e conquista grandi e piccini.

La primavera è la stagione del risveglio: la natura si rianima, gli animali escono dal letargo, le giornate si allungano e l’aria si fa più mite. Nell’antichità, a questa stagione si attribuiva l’equilibrio cosmico perfetto, portatore di energie positive. In tutto il mondo, il suo arrivo era festeggiato con riti e celebrazioni, simbolo di rinascita e rinnovamento, un momento in cui ci si riconnette con la natura.

Il sole, il tepore e i colori vivi influenzano anche il nostro stile di vita e la nostra alimentazione. Finalmente ritornano quei sapori autentici che l’inverno aveva messo in pausa. Le primizie diventano come tessere di un puzzle culinario, che ogni giorno ci ispira nella creazione di piatti nuovi, colorati e ricchi di gusto.

Anche i dolci si fanno più vivaci grazie alla frutta di stagione: fragole, nespole, albicocche, prugne, pesche… un vero carico di bontà ed energia! I primi a comparire sui banchi del mercato sono proprio i frutti rossi, e tra tutti, le fragole sono le protagoniste assolute. E oggi, saranno loro a brillare nella nostra ricetta.

La torta sbriciolata è un’icona della pasticceria casalinga italiana, conosciuta anche come sbrisolona. La sua forza sta nella semplicità e nella genuinità. È un dolce da forno dalla consistenza rustica, con una superficie irregolare composta da tante briciole croccanti.

Nata originariamente senza farcitura, oggi la sbriciolata si presta a tantissime varianti: dalla classica confettura alle mele, dalla crema pasticcera al cioccolato, passando per crema al pistacchio, ricotta e mascarpone, o addirittura con la frutta fresca.

La Torta Sbriciolata è una rielaborazione del tradizionale dolce contadino lombardo, la “sbrisolona”, che risale al XVI secolo. In origine, era composta solo da farina di mais, mandorle e strutto, ed era la colazione ideale per sostenere gli uomini e fornire l’energia necessaria per affrontare il duro lavoro nei campi. Conosciuta con nomi diversi nelle varie regioni, come “sbrisulòna”, “sbrisolìna” o “rosegotta” in Veneto, questa torta è diventata un simbolo delle tradizioni dolciarie italiane.

Il termine “sbrisolona” deriva dal dialetto locale, dove “sbrisa” significa briciole, proprio perché la caratteristica principale di questo dolce è l’impasto che, una volta cotto, si sbriciola. Si tratta di una frolla diversa dalla classica crostata, che non è compatta ma friabile. La torta sbrisolona ha origini a Mantova, anche se non si hanno notizie precise sulle sue origini storiche. Alcuni documenti la citano per la prima volta intorno al 1600. Inizialmente realizzata con nocciole, grazie ai prosperi commerci dei Gonzaga, una delle famiglie principesche più importanti d’Europa che governarono Mantova fino al 1770, furono introdotte le mandorle, che sostituirono le nocciole nella ricetta.

I dolci italiani sono una sinfonia di sapori, una vasta gamma di prelibatezze che raccontano un viaggio tra tradizioni e innovazione. Ogni regione, città, paese e famiglia vanta una varietà infinita di specialità, tutte genuine bontà fatte con ingredienti semplici e di qualità, che rappresentano un pilastro dell’arte gastronomica italiana. Un tempo, i dolci erano consumati solo nelle occasioni speciali, come le feste comandate, il Natale e la Pasqua, o durante le Domeniche in famiglia, preparati con pochi ingredienti a disposizione, provenienti dall’allevamento e dall’orto, senza traccia di conservanti o coloranti.

L’arte dolciaria ha origini antichissime: già gli antichi Egizi e Greci apprezzavano il piacere dei dolci. Sebbene non esistesse un concetto di pasticceria come lo intendiamo oggi, venivano realizzate deliziose prelibatezze simili a dolci, utilizzando ingredienti come uova, farina di grano o avena, miele, frutta (come fichi e mele cotogne), noci e formaggi.

Chi non ama gustarsi una fetta di torta farcita, dei friabili biscotti a colazione o delle ciambelle glassate a merenda?

Negli ultimi anni, tuttavia, si sono diffuse sempre di più le intolleranze e le allergie alimentari. Fortunatamente, questo non significa necessariamente rinunciare al gusto, perché esistono numerose alternative “senza”, che permettono di preparare tante deliziose ricette dolci e salate. Sono disponibili molte proposte golose che consentono di non rinunciare alle gioie che portano un sorriso in tavola!

Oggi voglio parlarvi delle ricette senza glutine, che rappresentano l’unica soluzione per chi soffre di celiachia. Questa è una condizione che provoca un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’assunzione di glutine in individui geneticamente predisposti. Eliminando il glutine dalla dieta, è possibile alleviare i disturbi e prevenire complicazioni potenzialmente gravi.

Per realizzare la nostra torta e proporre un dolce adatto a tutti, anche a chi soffre di celiachia, utilizzeremo farina di riso, un derivato del noto cereale Oryza Sativa. Essendo estratta dal riso bianco, è naturalmente priva di glutine e costituita da amido puro. Ha una consistenza morbida ed è ideale per preparare una vasta gamma di ricette, dai piatti salati fino ai dolci. È diventata un alimento molto importante nella nostra gastronomia, rappresentando una valida alternativa alla farina di grano.

Questa farina è ampiamente usata nella cucina asiatica, in particolare nella tradizionale cucina cinese e giapponese. Viene utilizzata per preparare tempure, involtini primavera, gnocchi di riso e mochi. I mochi sono dolcetti giapponesi dalla consistenza morbida, con una forma rotonda e un sapore neutro e delicato. Generalmente bianchi, possono anche essere colorati con colorante alimentare. La farina di riso è particolarmente apprezzata per la sua capacità di formare una pasta leggera quando fritta.

A differenza della farina di frumento, la farina di riso non ha la stessa elasticità, poiché non contiene glutine. Per compensare, spesso si aggiungono ingredienti come amido di mais o fecola di patate, che conferiscono struttura al prodotto finale. Il sapore della farina di riso è neutro e delicato nella versione bianca, mentre quella integrale ha un sapore più deciso, con un retrogusto leggermente tostato.

L’utilizzo della farina di riso rende ogni piatto più leggero. Questo è uno dei motivi per cui anche le ricette più classiche della tradizione possono essere realizzate con questa tipologia di farina. Inoltre, la farina di riso può tranquillamente sostituire la farina di frumento in una proporzione di 1 a 1: ad esempio, 100 grammi di farina di frumento possono essere sostituiti da 100 grammi di farina di riso. Per ogni 100 grammi di farina di riso, si ottengono circa 350 calorie.

Questa tipologia di farina presenta un ottimo profilo nutrizionale. Tra i nutrienti che contiene, troviamo:

  • Carboidrati complessi, noti per essere di qualità superiore rispetto ai carboidrati semplici. Questi carboidrati forniscono sostanze nutritive che aiutano a contenere i picchi glicemici, aumentano il senso di sazietà e contribuiscono a ridurre l’assorbimento del colesterolo.
  • Fibre, che svolgono un ruolo fondamentale per il buon funzionamento intestinale, migliorando la digestione e favorendo la regolarità.
  • Vitamine, in particolare quelle del gruppo B, come la B1, la B3 e la B9, che sono essenziali per il metabolismo energetico e la salute del sistema nervoso.
  • Proteine, macronutrienti essenziali per il nostro organismo. Le proteine assicurano la crescita e il rinnovamento cellulare, e sono fondamentali nel metabolismo cellulare. Inoltre, sono cruciali per la formazione di enzimi, ormoni e anticorpi.
  • Minerali come potassio, fosforo e magnesio, che sono vitali per il nostro corpo. Questi minerali attivano processi che producono l’energia necessaria per il nostro organismo.
  • Antiossidanti, sostanze che contrastano l’effetto nocivo dei radicali liberi, i quali accelerano l’invecchiamento cellulare e i processi infiammatori, danneggiando la nostra salute.

La farina di riso può essere di diversi tipi: semola bianca di riso, semola integrale di riso, farina bianca di riso e farina integrale di riso. Inoltre, in commercio si trovano numerosi marchi che la producono.

Per la nostra sbriciolata, ho il piacere di presentarvi la Farina di Riso da Agricoltura Sostenibile e Solidale della Corte Bà, un’azienda che abbiamo già apprezzato in altre ricette per la qualità dei loro prodotti, tutti 100% italiani.

Questa farina è uno dei prodotti di punta dell’azienda, una piccola realtà agricola a conduzione familiare, situata nella vasta Pianura Padana, precisamente a Roncolevà, Trevenzuolo (Verona), a pochi chilometri dal comune di Isola della Scala.

L’azienda Corte Bà si estende su 35 ettari e vanta una produzione di alta qualità di riso nelle varietà Carnaroli e Vialone Nano, disponibili in tre lavorazioni: semilavorato, integrale e bianco. Inoltre, produce farina di riso e gallette di riso, tutti prodotti che esprimono l’eccellenza del made in Italy.

Dal 2000 al 2020, l’azienda ha ottenuto la certificazione biologica. Tuttavia, nel novembre del 2020, a causa delle nuove disposizioni ministeriali che regolavano le rotazioni agricole, l’azienda ha scelto di rinunciare alla certificazione, poiché avrebbe comportato una riduzione dei terreni coltivabili. Questo, però, non ha compromesso in alcun modo la qualità dei loro prodotti, che sono sempre rimasti di altissimo livello, sia dal punto di vista qualitativo, organolettico che nutrizionale, grazie a un metodo produttivo rispettoso delle risorse naturali e privo di sostanze inquinanti, per non alterare l’ambiente.

Già in precedenti articoli, vi ho parlato dell’impegno culturale dei titolari dell’azienda, in particolare del signor Massimiliano Falavigna, figlio del fondatore. Oggi vi ripropongo un libro che mi ha particolarmente colpito: il De Rusticis: un saggio umoristico sul contadino moderno, scritto dal signor Massimo. Si tratta di una lettura scorrevole, leggera e coinvolgente, che ci trasporta nel mondo della vita contadina, un universo a noi poco conosciuto, ma che è unico nel suo genere. È un mix di sentimenti legati alle sfide quotidiane della vita in campagna, e sono certa che lo troverete davvero interessante.

Anche la farina di riso, insieme agli altri prodotti realizzati dall’azienda, è disponibile nel loro listino, che potete consultare cliccando qui. Per ordinarli, basta inviare una mail a risocorteba@hotmail.it.

E allora, amici, se volete mangiare bene, con gusto e salute, rivolgetevi con fiducia ai prodotti dell’Azienda Corte Bà di Remo Falavigna: sono certa che li apprezzerete tanto quanto li apprezzo io.

E ora, passiamo agli ingredienti necessari per preparare la nostra Sbriciolata con Farina di Riso da Agricoltura Sostenibile e Solidale della Corte Bà di Remo Falavigna con Confettura di Fragole:

Ingredienti:

  • 500 grammi di farina di riso
  • 3 uova
  • 80 ml di olio di semi di girasole
  • 150 grammi di zucchero semolato
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
  • 1 bustina di vanillina
  • un pizzico di sale
  • confettura di fragole

Ingredienti per la marmellata di Fragole:

  • 500 grammi di fragole sode e mature
  • 200 grammi di zucchero semolato
  • un limone succo

Sbriciolata con Farina di Riso da Agricoltura Sostenibile e Solidale della Corte Bà di Remo Falavigna con Confettura di Fragole: Ricetta

Prepariamo la marmellata: laviamo e mondiamo le fragole, asciughiamole tamponandole delicatamente e tagliamole a pezzetti.

Mettiamole in una pentola, aggiungiamo il succo di limone e lo zucchero semolato, quindi mescoliamo bene. Copriamo con un coperchio e facciamo riposare il tutto in frigorifero per tutta la notte.

La mattina successiva, riprendiamo la pentola, mettiamola sul fuoco e facciamo cuocere per 40-50 minuti. Quando la marmellata è pronta, spegniamo la fiamma e trasferiamola in vasetti sterilizzati con chiusura ermetica.

Avvolgiamo i vasetti in un canovaccio e mettiamoli in una pentola con acqua. Portiamo a bollore. Dal primo bollore, lasciamo cuocere per 30 minuti, quindi spegniamo la fiamma e lasciamo i vasetti nell’acqua per altri 10 minuti. Successivamente, capovolgiamo i vasetti su un ripiano e lasciamoli raffreddare per 15 minuti.

Prepariamo la sbriciolata: in una ciotola, mettiamo le uova e aggiungiamo l’olio, mescolando con una forchetta. Uniamo lo zucchero semolato, poi aggiungiamo la farina di riso setacciata insieme al pizzico di sale e mezza bustina di lievito per dolci. Mescoliamo e aggiungiamo poco alla volta la farina fino a ottenere un impasto ben amalgamato e omogeneo.

Oliamo una teglia per crostate, quindi stendiamo circa due terzi dell’impasto sul fondo, pressandolo delicatamente. Versiamo sopra la confettura di fragole e ricopriamo la superficie con il restante impasto, facendo cadere grosse briciole irregolari.

Inforniamo a 180°C per circa 35-40 minuti.

Una volta cotta e raffreddata, decoriamo la sbriciolata con zucchero a velo e fette di fragole a piacere.

La nostra Sbriciolata con Farina di Riso da Agricoltura Sostenibile e Solidale della Corte Bà di Remo Falavigna con Confettura di Fragole è pronta per essere servita!

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Alla prossima ricetta!

Un abbraccio

Patrizia


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