Il Risotto ai Mirtilli con Burrata, accompagnato dal Vino Cinquantacinque Rosa Rubicone Rosato IGT Albana Rosa della Cantina Mingazzini, rappresenta un’originale e delicata proposta di primo piatto. Questo piatto va oltre i classici abbinamenti di sapori ai quali siamo abituati, lasciandoci piacevolmente sorpresi. La ricetta sorprendente e accattivante combina sapientemente il fresco, dolce e acidulo sapore del mirtillo, con le sue suggestive note selvatiche, al forte, dolce deciso e al tempo stesso salato della burrata, creando così un matrimonio di sapori, consistenze e colori che evocano le meraviglie della montagna.
La sua realizzazione è estremamente semplice, ma al contempo raffinata, rendendolo perfetto sia per le occasioni più importanti che per le serate d’estate al chiaro di luna, in piacevole condivisione con amici. Questo piatto, che evoca il profumo della bella stagione, è un vero must per chi adora l’accostamento della frutta ai piatti salati, con quel tocco di raffinatezza ed eleganza che sa stupire e incuriosire.
Il mondo della frutta e dei cibi salati offre ispirazione per i nostri pranzi estivi, con ricette che spaziano dalle più tradizionali e semplici a quelle più audaci e gourmet. Non è una novità nella nostra cultura gastronomica: esistono molti piatti rustici contadini, e come dice il detto, “al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere.” La dolcezza delle pere si abbina infatti a ogni tipo di formaggio, fresco e morbido o stagionato e duro.
Antipasti, primi piatti, e secondi di carne che incontrano le note acidule dei frutti di bosco, la dolcezza dell’ananas, del melone e dei fichi… idee per piatti mai banali, per stupire con contrasti che regalano gioia al palato, con sapori tendenzialmente agrodolci.
Il frutto protagonista della nostra ricetta è il mirtillo, uno tra i frutti di bosco, elisir di lunga vita per le sue virtù nutritive. Grande must culinario per l’estate, perfetto per un light lunch in abbinamento con insalate verdi e formaggi saporiti, nelle paste fredde e nelle insalate di carni bianche. Questo piccolo frutto rotondo dal colore violaceo è un grande toccasana per la nostra salute, ricco di vitamine A, D ed E, acido folico, sali minerali come potassio, magnesio e fosforo, acidi organici, polifenoli, e cinque diverse antocianine dalle importanti proprietà antiossidanti.
Queste bacche sono prodotte da arbusti appartenenti alla famiglia delle Ericacee, una famiglia ampia che conta ben 400 specie. I frutti variano per intensità di colore, dimensioni e caratteristiche; grazie alle loro virtù nutraceutiche, sono stati meritatamente eletti tra i Superfood.
Quelli che generalmente troviamo al supermercato sono i Vaccinium Corymbosum “Legacy”, i mirtilli giganti americani, apprezzati per le dimensioni che possono arrivare a quelle di una moneta da 50 centesimi, e per il sapore dolce e intenso.
Personalmente, trovo più saporiti i mirtilli selvatici, che si possono trovare passeggiando nelle zone di montagna, lungo i sentieri di alta quota, nei mesi di luglio e agosto. Questi mirtilli hanno un colore blu acceso e un sapore leggermente acidulo. Non è difficile riconoscerli, ma bisogna sempre prestare attenzione prima di raccoglierli, poiché potrebbero essere confusi con il cosiddetto falso mirtillo.
Anche quest’ultimo cresce oltre i 1000 metri di altitudine. È un arbusto e i suoi frutti sono molto simili per colore e forma ai mirtilli veri. Si possono distinguere osservando le foglie: quelle del falso mirtillo sono più scure e con bordi irregolari. Il vero test consiste nello schiacciare il frutto tra le dita: il falso mirtillo ha una polpa bianca, mentre quello autentico rilascia un intenso colore violaceo che tinge le dita in modo persistente.
Ci sarebbe ancora molto da scrivere su questo meraviglioso dono della natura, ma è giunto il momento di spendere qualche parola per gli altri ingredienti del nostro piatto: il riso nella preparazione del risotto e la burrata.
Il risotto è un’icona della cucina tradizionale italiana, e l’Italia è rinomata nel mondo proprio per i suoi risotti, in particolare per il celebre “Risotto alla Milanese”.
Le origini di questo piatto risalgono a tempi antichi, ma la sua storia rimane avvolta nel mistero. Tra storie, miti e leggende, si presume che sia nato intorno al 1500 come piatto della cucina contadina povera, il che potrebbe spiegare la scarsità di tracce storiche scritte.
Fu solo nel XVIII secolo che il risotto entrò a pieno titolo nella gastronomia italiana, anche se più che di risotto si dovrebbe parlare di riso in brodo, poiché nelle ricette dell’epoca consisteva nel mettere il riso nel paiolo con dell’acqua e cuocerlo, simile a una sorta di minestra.
Nel 1779, nel ricettario “Il cuoco Maceratese” di Antonio Nebbia, appare la prima traccia della ricetta del risotto come lo conosciamo oggi: riso soffritto nel burro, nel lardo, con cipolla e “cervellata”, una salsiccia tipica milanese, successivamente cotto con del brodo al quale era stato aggiunto lo zafferano.
L’uso del vino per sfumare il risotto si diffuse intorno al 1853, come testimonia il trattato “Nuovo cuoco milanese economico” di Giovanni Felice Luraschi. La ricetta del vero risotto entrò definitivamente nei manuali di cucina con il celebre manuale di Artusi.
Indipendentemente dalle sue origini, questo piatto a base di riso è una preparazione in costante evoluzione, musa ispiratrice per cuochi di tutto il mondo che creano e continuano a creare risotti sempre più raffinati e saporiti, sperimentando accostamenti talvolta insoliti ma ricchi di gusto. Pensiamo al risotto con zucchine e gelato allo zafferano o al risotto profumato alla cannella con ragù di maialino e una spruzzata di polvere di caffè. Nuovi orizzonti di sapore che rispettano poche ma importanti regole di base: la tostatura del riso, l’aggiunta di un buon vino per sfumare e la mantecatura che conferisce al piatto una cremosità unica.
In aggiunta al nostro risotto troviamo la burrata di bufala, una tipicità campana, un formaggio fresco a pasta filata, cremoso, e tra i più rappresentativi della nostra gastronomia.
Buona in tutte le stagioni, la burrata si gusta in estate con un’insalata di pomodoro e basilico o come ripieno dei fiori di zucca pastellati per un saporito piatto primaverile. Perfetta in autunno, quando si desiderano pietanze riccamente condite, la burrata è versatile e capace di donare una marcia di sapore in più.
Con la sua forma rotondeggiante e una foglia di mozzarella che nasconde un cuore morbido, cremoso e pannoso, sembra una mozzarella, ma il suo sapore è decisamente più ricco, un giusto equilibrio di dolce, sapido e lievemente acido. Sembra sia stata creata per conservare il burro al fresco, fungendo da contenitore per evitare che si alterasse col passare dei giorni, ma con il tempo ha assunto il ruolo di formaggio di prima scelta, non solo di semplice contenitore.
Ogni piatto va servito e accompagnato da una buona bevanda; che sia vino o birra, è fondamentale il giusto abbinamento perché i sapori risaltino maggiormente. Si deve creare un’armonia unica e inconfondibile, che inviti al boccone successivo e poi di nuovo al bicchiere.
Il vino offre innumerevoli possibilità di abbinamento con i piatti della tradizione culinaria italiana e del mondo. I primi piatti aprono un vasto scenario di possibilità, dove il vino sa valorizzare tutti gli aspetti.
Per il nostro piatto, semplice ma al contempo complesso nei sapori, consiglio di accompagnarlo con il Vino Cinquantacinque Rosa Rubicone Rosato IGT Albana Rosa della Cantina Mingazzini, un vino dal colore rosato, dalla decisa personalità, di grande bevibilità ed eleganza, con profumi fragranti di bouquet intenso in cui predominano il lampone, la fragola e la rosa canina. Il sapore è succoso ed equilibrato, fruttato e agrumato, con una viva sapidità e una lunga scia balsamica. Questo vino è il frutto dell’esperienza e delle abili doti di vinificazione della Cantina Mingazzini.
L’Albana Rosa è un raro clone sopravvissuto agli espianti. Queste antiche uve, con acini di un intenso rosa fucsia, vengono vinificate dopo una lunghissima macerazione a freddo, regalando un prodotto dal colore rosa chiaretto.
Questo vino rappresenta al meglio i vini della Romagna, una regione che ricopre un ruolo di rilievo nella viticoltura. I vini di Cantina Mingazzini sono il frutto del lavoro di una terra generosa, schietti e sinceri come le persone che li producono, con una tradizione e una cultura che raccontano una storia di vini di grande personalità ed espressione del territorio.
Cantina Mingazzini nasce nel 1964 a Medicina (in dialetto Bolognese chiamata “Midgènna” o “Migina”), un comune italiano della città metropolitana di Bologna, conosciuto per essere ricco di storia, tradizioni enogastronomiche e per la meravigliosa natura.
In questo angolo di paradiso, dove la terra e il cielo si uniscono, e dove il terreno dalle caratteristiche uniche ricompensa con uve di alto prestigio, nascono i vini della Cantina Mingazzini, situata in un piccolo complesso vicino all’attuale sede produttiva.
L’azienda è dinamica e in continua evoluzione, caratterizzata dal costante desiderio di migliorarsi sempre più e di crescere per offrire sempre il meglio. È stata la prima azienda della provincia di Bologna ad adottare il sistema di autoclavi a temperatura controllata per la produzione di vino frizzante.
Da Cantina Mingazzini trovate una vasta scelta di vini, che spaziano dai rossi ai bianchi, dai fermi ai frizzanti, fino ai vini tipici del territorio. Tra questi, non si può non menzionare l’Euporja Pignoletto DOC, un grande vino che saprà sorprendervi. Ma non solo: potrete scoprire anche l’Alcjone Romagna Sangiovese Superiore DOC, il Tajgete Romagna Sangiovese Riserva DOC 24 mesi e il Cressjda Rubicona Barbera Frizzante.
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Vediamo ora cosa ci occorre per realizzare il nostro Risotto ai Mirtilli con Burrata da Servire con Vino Cinquantacinque Rosa Rubicone Rosato IGT Albana Rosa Cantina Mingazzini:
Ingredienti:
- 320 grammi di riso vialone nano o Carnaroli
- 150 grammi di mirtilli freschi + 2 cucchiai di acqua
- 1 cipollotto
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- sale
- olio evo
- una noce di burro
- un rametto di rosmarino
- brodo vegetale
Ingredienti per il brodo:
- 1 cipolla
- chiodi di garofano
- qualche costa di sedano
- 2 carote
- pepe in grani
Ingredienti per la salsa di burrata:
- 1 burrata di bufala da 300 grammi
- 2 cucchiai di panna fresca
- olio evo
- sale
- pepe
- 1 cucchiaino di amido di riso
Da servire con:
- Vino Cinquantacinque Rosa Rubicone Rosato IGT Albana Rosa Cantina Mingazzini
Risotto ai Mirtilli con Burrata da Servire con Vino Cinquantacinque Rosa Rubicone Rosato IGT Albana Rosa Cantine Mingazzini: Ricetta
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Alla prossima ricetta!
Un abbraccio
Patrizia