Pollo in Padella al Sapore del Mediterraneo con contorno di Patate Melanzane Olive e Capperi da Servire con Vino Timpe Alte Catarratto 2021 Timpe d’Arancio

Il Pollo in padella al sapore del Mediterraneo con contorno di patate, melanzane, olive e capperi, da servire con un calice di vino Timpe Alte Catarratto 2021 Timpe d’Arancio è una proposta di secondo di carne ricco, sostanzioso e saporito. Un piatto che conquista per la sua semplicità e racchiude tutta l’essenza dei sapori siciliani.

Protagonista è uno dei sughi più iconici della cucina tradizionale mediterranea: una salsa che unisce la dolcezza dei pomodorini pachino alle note bilanciate delle olive nere, esaltate dal gusto salato e pungente dei capperi sotto sale. Un equilibrio di sapori che rende questo piatto davvero irresistibile.

Conosciuto anche come “pollo alla siciliana”, è una ricetta da amare per i suoi sapori semplici e genuini, capace di portare il sole di Sicilia sulle nostre tavole, specialmente in primavera.

Dal profumo invitante e dai colori vivaci, questo piatto delizioso è perfetto da gustare sia caldo che freddo, rendendolo ideale anche per una cena all’aperto o un pranzo in terrazza.

La cucina siciliana, famosa per la sua straordinaria ricchezza di sapori mediterranei, è un vero patrimonio gastronomico. Ogni piatto racconta una storia, frutto delle tante influenze culturali che si sono stratificate nei secoli. Una cucina che si distingue per la sua identità forte, nata dall’incontro tra culture diverse che i siciliani hanno saputo trasformare in tradizione autentica.

Gli ingredienti sono semplici e legati alla terra: peperoni, melanzane, verdure fresche… Gli antichi Greci introdussero l’uso di uvetta e pinoli, gli Arabi portarono spezie come la cannella e lo zafferano, i Francesi la cipolla, mentre dagli Spagnoli arrivarono fichi d’India, zucca e persino il cacao.

Oggi la Sicilia, riconosciuta per la sua eccellenza gastronomica, ha ottenuto un importante traguardo: è la prima regione italiana a essere insignita del titolo di “Regione Europea della Gastronomia 2025” dall’IGTA (International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism). Un riconoscimento che celebra la sua capacità di valorizzare una tradizione enogastronomica unica e affascinante.

L’isola offre prodotti davvero inimitabili: dai vini bianchi e rossi come Grillo, Catarratto e Zibibbo, ai dolci da dessert come il Passito di Pantelleria o il Marsala, fino ai famosi capperi. Ogni sapore è un piccolo racconto che merita di essere scoperto e assaporato.

La proposta di oggi è un piatto rustico che profuma di ricordi, di quei tempi in cui la carne era un lusso riservato solo ai giorni di festa o al pranzo della domenica. Durante la cottura, il pollo assorbe lentamente tutti i sapori del condimento, creando un fondo di cottura talmente gustoso che è impossibile resistere alla mitica scarpetta!

Ad accompagnarlo, vi propongo un altro grande classico della cucina siciliana: la Caponata, in una versione arricchita con patate. Una variante che, in quanto a gusto e sapore, non ha nulla da invidiare alla ricetta originale. La caponata è un piatto ricco di storia e tradizione, famoso per i suoi sapori intensi e avvolgenti, che si uniscono in una perfetta armonia.

La versione base prevede melanzane fritte, a cui si aggiungono cipolle, pomodori, sedano, olive verdi, capperi e un tocco di aceto. Nella ricetta tradizionale, ogni ingrediente viene cotto separatamente, poi riunito in padella e insaporito con una miscela di aceto di vino e zucchero. Ed è proprio questo agrodolce, ottenuto dalla combinazione tra aceto bianco e zucchero semolato, il segreto della sua irresistibile bontà.

Di caponate ne esistono tantissime varianti, ben 30 versioni diverse! Ogni famiglia, ogni città siciliana ha la sua. A Trapani, ad esempio, si aggiungono patate fritte a cubetti; ad Agrigento, peperoni verdi e olive nere; a Siracusa, si arricchisce con mandorle di Avola e capperi di Pantelleria. Tante interpretazioni, ma un unico grande piatto, simbolo della ricchissima tradizione culinaria dell’isola.

Le origini della caponata restano ancora un po’ misteriose. Alcuni fanno risalire il nome al termine spagnolo “Caponada”, altri invece alla tradizione dei pescatori siciliani, che preparavano questa pietanza con il pesce chiamato “capone” (in italiano, lampuga, un pesce pregiato). L’unica certezza è che la prima testimonianza scritta risale a un testo stampato a Messina nel 1759. E attenzione: nella caponata non ci sono peperoni, elemento che invece caratterizza la peperonata, da cui si distingue proprio per questa assenza.

Diamo adesso uno sguardo veloce agli ingredienti principali del nostro piatto, partendo dal pollo. Tra tutte, è sicuramente la carne più amata e consumata al mondo. Appartiene alla categoria delle carni bianche, chiamate così per il colore chiaro che assumono dopo la macellazione. Il pollo ha un sapore delicato, è economico, facile e veloce da cucinare, grazie al basso contenuto di tessuto connettivo che lo rende tenero al palato.

È perfetto per tutta la famiglia, perché ha ottime proprietà nutrizionali: è ricco di proteine, povero di grassi e adatto a tutte le età. Piace ai bambini, alle mamme, per la sua leggerezza, e ai nutrizionisti, che lo consigliano per l’alto contenuto proteico e la qualità delle sostanze nutritive. Anche gli sportivi lo preferiscono per la digeribilità, il basso contenuto calorico e il grasso di buona qualità. Insomma, è una carne che mette tutti d’accordo… e soddisfa anche i palati più esigenti!

Questo alimento è perfetto in ogni stagione, ma in estate dà il meglio di sé grazie ai suoi nutrienti preziosi. Quando il caldo si fa sentire, i sali minerali che contiene aiutano a reintegrare quelli persi con la sudorazione, come potassio e magnesio, insieme a fosforo, zinco e selenio. Questi elementi sono fondamentali per la salute di capelli e unghie, contrastano i crampi muscolari e forniscono aminoacidi essenziali e vitamine, soprattutto del gruppo B.

In particolare, la vitamina B3 è un vero toccasana: dona energia, aiuta a combattere lo stress e l’insonnia ed è un valido alleato del sistema immunitario, rafforzandolo per affrontare i malanni tipici della stagione fredda.

Povero di calorie, il pollo è una carne versatile, facile da cucinare e perfetta per mille ricette. I tagli più amati sono il petto e le cosce, ma esistono anche parti meno conosciute e spesso sottovalutate che riservano grandi sorprese di gusto.

Il pollo, appartenente alla specie del “Gallus gallus domesticus”, è un animale da cortile, sia maschio che femmina, che solitamente non supera i 1,5 chili di peso. È tra gli animali più diffusi negli allevamenti e più commercializzati al mondo. A prima vista, pollo e gallina possono sembrare simili, ma c’è una differenza sostanziale: la carne del pollo è tenera, si stacca facilmente dall’osso dopo la cottura, mentre quella della gallina è più dura, grassa e saporita, ideale per i brodi.

Oggi questa carne è comune sulle nostre tavole, ma un tempo era considerata un lusso raffinato. Alla corte di Luigi XV, ad esempio, la fricassea di pollo era uno dei piatti più serviti. E nella casa Savoia, agli inizi del Novecento, il risotto alla piemontese e il cappone erano immancabili durante le celebrazioni di Capodanno o nei matrimoni reali, come quello tra Re Umberto e Maria Josè.

L’animale che troviamo oggi sul mercato ha meno di un anno. Quando raggiunge i 1,5 chili viene chiamato “pollastro”; se pesa tra i 600 e gli 800 grammi, prende il nome di “galletto”, ed è ancora più giovane, con meno di sei mesi di età.

Il petto di pollo è particolarmente apprezzato per la sua carne tenera e il sapore delicato. È protagonista di tanti piatti gustosi: dai classici antipasti come l’insalata di pollo e patate, ai piatti unici come la chicken pie, una torta salata della tradizione anglosassone, o la raclette, piatto tipico del Canton Vallese. Non mancano neanche i secondi piatti: pensiamo alle scaloppine di pollo al limone o al petto di pollo ripieno… insomma, un ingrediente semplice ma che sa regalare grandi soddisfazioni a tavola.

Ma non dimentichiamoci degli altri tagli del pollo, spesso trascurati ma altrettanto gustosi e versatili: le cosce, le sovracosce, le frattaglie e persino le zampe, ideali per preparare un brodo ricco e saporito. E poi c’è il famoso “boccon del prete”, conosciuto anche come “boccon da praevi” in dialetto piemontese e ligure: si tratta del sottocoda, considerato la parte più pregiata e tenera del pollo.

Un’espressione che affonda le sue radici nel Medioevo, quando aristocrazia e clero ricevevano in dono dal popolo i tagli migliori della carne. In origine si riferiva proprio al pollo, ma oggi l’uso si è esteso anche al pesce, per indicare la parte vicino agli occhi, nota come “guanciale del pesce” — un boccone tenero e prelibato, particolarmente apprezzato nei filetti di pesce che superano il chilo di peso.

Ad accompagnare il nostro pollo, non possono mancare i capperi, piccoli frutti di una pianta antichissima e amatissima nella cucina mediterranea. In particolare, useremo il Cappero Siciliano, noto per essere tra i più saporiti e profumati. Raccolti a mano, fatti essiccare e lasciati maturare con sale marino, seguono le ricette tramandate dalla tradizione isolana. Dopo circa tre settimane di cura, capperi e cucunci — i frutti veri e propri della pianta — sono pronti per essere gustati. I cucunci, dalla forma allungata simile a piccoli cetriolini, sono croccanti, succosi e pieni di carattere.

In Sicilia, capperi e cucunci sono protagonisti di tante specialità: dalla celebre pasta alla cucunciata, alle insalate estive con olive e rucola, passando per le fritture in pastella e le creme salate ideali per accompagnare carne o pesce. Un ingrediente che sa esaltare il gusto di ogni piatto, perfetto nei primi a base di pesce, nei secondi di mare e ovviamente nella tradizionale caponata siciliana.

E poi ci sono le olive, frutto dell’Olea Europaea, pianta simbolo del bacino del Mediterraneo. Appartenenti alla famiglia delle Oleacee, le olive sono amate per il loro sapore unico, la loro versatilità in cucina e i benefici per la salute. L’Italia vanta una delle coltivazioni più ricche al mondo, con produzioni di eccellenza in Calabria, Sicilia, Liguria, Puglia, Toscana e Marche.

Ultima, ma non certo per importanza, la salsa di pomodoro: un vero e proprio simbolo della cucina italiana. Da questa base nascono infinite preparazioni. Si può realizzare con diverse varietà di pomodoro — dal San Marzano al ciliegino, fino al datterino — purché siano maturi, sodi e privi di imperfezioni. Qualunque sia la scelta, è importante che la salsa venga cotta e insaporita con cura, perché è un vero jolly in cucina: perfetta per primi piatti, secondi, stufati, focacce, pizze e molto altro.

Per il nostro contorno di oggi, la protagonista assoluta è la melanzana, il cui nome scientifico è Solanum Melongena, appartenente alla famiglia delle Solanaceae, la stessa di pomodori, patate e peperoni. Anche se comunemente considerata una verdura, la melanzana è in realtà un frutto, poiché si sviluppa dal fiore e contiene semi nella polpa — a differenza delle verdure che nascono da radici, foglie o steli.

La pianta di melanzana si riconosce facilmente per i suoi fiori ornamentali, dai colori che vanno dal viola intenso al bianco candido. I suoi frutti sono delle bacche grandi, dalla forma rotonda o allungata, generalmente di colore viola o nero, ma esistono anche varietà di melanzane bianche. Questo ortaggio amatissimo è il cuore di tantissime ricette tradizionali italiane e internazionali, e non può davvero mancare nelle cucine degli appassionati.

Le melanzane sono povere di calorie e, se cucinate con pochi grassi, risultano perfette nelle diete ipocaloriche. Grazie al loro alto contenuto di acqua, hanno anche proprietà depurative e apportano nutrienti preziosi come potassio, vitamina C e antiossidanti.

La storia della melanzana è tanto antica quanto affascinante, e a tratti persino controversa. Originaria dell’India, fu importata dagli Arabi nel Medio Oriente e, solo nel XV secolo, arrivò in Occidente. In Europa, però, non fu subito accolta con entusiasmo: veniva considerata pericolosa e per molto tempo non fu consumata. Era conosciuta come “mela insana”, nome nato dall’unione del termine “mela” e della parola araba badanjan. Da qui, l’evoluzione linguistica ci ha portato al termine “melangiana”, che col tempo è diventato “melanzana”.

E restando nella nostra amata Sicilia, oggi voglio presentarvi un vino eccezionale per accompagnare il nostro piatto, espressione autentica di una terra dalle antichissime tradizioni vitivinicole. La Sicilia è una delle regioni italiane con la maggiore varietà di vini, vantando ben 23 Denominazioni di Origine Controllata, una Denominazione di Origine Controllata e Garantita, e 7 Indicazioni Geografiche Tipiche.

Il vino che vi consiglio è il Timpe Alte Catarratto 2021 di Timpe d’Arancio.
Il Catarratto è un vitigno a bacca bianca tra i più antichi e rappresentativi dell’isola, classificato come semi-aromatico. Il suo nome, secondo alcune teorie, deriverebbe da una parola antica che indicava l’abbondanza — forse proprio per la ricca resa e per gli aromi intensi e generosi che dona al vino.

Il Vino Timpe Alte Catarratto 2021 di Timpe d’Arancio si presenta con un colore ambrato brillante e sprigiona note profumate agrumate, con un chiaro richiamo al limone. Al palato è secco, con un leggero tocco tannico e una struttura di medio corpo. Elegante e versatile, si abbina alla perfezione con carni bianche, formaggi erborinati, verdure trifolate e crostacei.

Questo vino è il frutto della passione e dell’esperienza della famiglia Vinci, da generazioni legata alla produzione vitivinicola. Con grande professionalità e dedizione, l’azienda crea vini che raccontano il territorio, fondendo tradizione e innovazione.

Timpe d’Arancio si trova a Sambuca di Sicilia (AG), dove gestisce 7 ettari di vigneti affacciati sulle sponde del Lago Arancio. Qui si coltivano uve con metodi rigorosamente biologici, nel pieno rispetto dell’ecosistema, del vitigno e della terra. Le viti vengono trattate esclusivamente con rame e zolfo, senza l’uso di fertilizzanti chimici o pesticidi. La missione dell’azienda è chiara: valorizzare i vini biologici, prodotti secondo metodi sostenibili e autentici.

La storia della famiglia Vinci affonda le radici nelle tradizioni più autentiche della Sicilia. È il profondo amore per la sua terra e una grande intraprendenza a spingere Michele Vinci, nel 2016, a compiere una scelta coraggiosa: estirpare i filari esistenti sui sette ettari dell’azienda di famiglia per far nascere il progetto Timpe d’Arancio, con l’obiettivo di valorizzare il territorio attraverso la coltivazione di vitigni autoctoni pregiati, capaci di raccontare, sorso dopo sorso, tutta la ricchezza e l’identità del luogo.

Il Timpe Alte Catarratto 2021, insieme a una selezione di etichette prestigiose della cantina, è disponibile sul negozio online dell’azienda. Qui troverete un’ampia scelta di vini, ordinabili comodamente da casa, con la possibilità di usufruire di offerte esclusive dedicate ai clienti del web. Non perdete l’occasione di visitare il sito e scoprire tutte le proposte disponibili!

Ecco gli ingredienti per preparare il nostro Pollo in Padella al Sapore del Mediterraneo, con contorno di Patate, Melanzane, Olive e Capperi, perfetto da gustare con un calice di Timpe Alte Catarratto 2021 Timpe d’Arancio:

Ingredienti:

  • 1 pollo
  • 2 carote
  • 2 cipolle e 1 costa di sedano
  • 2 spicchi di aglio
  • 200 grammi di salsa di pomodoro
  • 40 grammi di capperi salati
  • 80 grammi di olive nere
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • sale
  • pepe nero macinato al momento
  • olio extravergine di oliva
  • a piacere finocchietto selvatico

Ingredienti per la caponata di patate e melanzane:

  • 4 melanzane
  • 500 grammi di patate
  • 1 costa di sedano
  • 10 pomodori pachino o se preferite datterino o pomodori ciliegino
  • olive verdi
  • pinoli
  • capperi di Pantelleria
  • sale
  • olio evo
  • 1/2 bicchiere di aceto bianco
  • 40 grammi di zuccheri semolato
  • origano secco

Pollo in Padella al Sapore del Mediterraneo con contorno di Patate Melanzane Olive e Capperi da Servire con Vino Timpe Alte Catarratto 2021 Timpe d’Arancio: Ricetta

Iniziamo con il preparare il pollo: tagliamolo a pezzi, laviamolo bene sotto l’acqua corrente e asciughiamolo delicatamente, tamponandolo con della carta da cucina.

Passiamo ora alle verdure: laviamole, mondiamole e tagliamole a pezzetti.
In una padella capiente versiamo un giro d’olio extravergine, aggiungiamo i due spicchi d’aglio e lasciamoli insaporire leggermente. Uniamo quindi il pollo e facciamolo rosolare bene da tutti i lati, finché non sarà bello dorato. A questo punto, rimuoviamolo dalla padella e teniamolo da parte in un piatto.

Nella stessa padella, aggiungiamo ancora un filo d’olio e versiamo le verdure tagliate, lasciandole soffriggere per qualche minuto.
Riprendiamo il pollo e rimettiamolo in padella, quindi sfumiamo con il vino bianco.

Non appena il vino sarà completamente evaporato, aggiungiamo le olive, i capperi dissalati, la salsa di pomodoro e un po’ di finocchietto selvatico. Versiamo due mestoli di brodo di carne (oppure acqua calda, se preferite), copriamo con un coperchio e lasciamo cuocere per circa 45 minuti, regolando il tempo in base alla grandezza dei pezzi.

Quando il pollo sarà ben cotto, aggiustiamo di sale, profumiamo con pepe nero macinato al momento e, a piacere, un altro pizzico di finocchietto.

Mentre il pollo cuoce, dedichiamoci alla caponata.
Per prima cosa, laviamo le melanzane, tagliamole a pezzetti e mettiamole a spurgare con un po’ di sale grosso per circa un’ora, così da eliminare l’acqua di vegetazione. Trascorso il tempo, sciacquiamole, asciughiamole bene e friggiamole in abbondante olio caldo.

Nel frattempo, sbucciamo le patate, tagliamole a cubetti e friggiamole anch’esse. Una volta pronte, tamponiamole con carta assorbente.

In una padella capiente scaldiamo un filo di olio evo, aggiungiamo la cipolla, poi i pomodori tagliati e il sedano a pezzetti. Lasciamo insaporire bene, quindi uniamo i capperi, le olive, i pinoli e un pizzico di origano. Aggiungiamo infine le melanzane e le patate fritte.
Completiamo con aceto e zucchero, lasciamo evaporare bene l’aceto e spegniamo la fiamma.

A questo punto il pollo sarà pronto: serviamolo con il nostro contorno di Patate, Melanzane, Olive e Capperi, accompagnato da un calice di Vino Timpe Alte Catarratto 2021 Timpe d’Arancio… e godiamoci un viaggio nei sapori del Mediterraneo!

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Alla prossima ricetta!

Un abbraccio

Patrizia


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