La Piadina Romagnola IGP dell’azienda Piadina da Giorgia, con Prosciutto Crudo, Bietole e Stracchino è una ricetta che racchiude l’essenza dell’italianità. Con la sua semplicità, rappresenta un vero e proprio pilastro della tradizione culinaria del nostro paese. In questa versione, la piadina, una delle eccellenze gastronomiche della Romagna, viene impreziosita con abbinamenti ricchi di sapore. Oggi, vi proponiamo una versione classica dello street food romagnolo, con prosciutto crudo, che normalmente si sposa con lo squacquerone e la rucola, ma in questa ricetta troverete stracchino e bietole, un’inaspettata esplosione di gusto.
La farcitura, che unisce qualità e tradizione, è composta da ingredienti semplici e genuini, pensati per soddisfare il palato e sorprendere chi assapora ogni morso. Perfetta da servire come piatto unico a un buffet tra amici, tagliata a triangolini e accompagnata da un buon bicchiere di vino, è ideale per un pranzo informale o un aperitivo in compagnia. Una soluzione sempre vincente che conquista tutti.
Questa ricetta abbina sapientemente la bontà del prosciutto crudo alla freschezza dello stracchino, un formaggio fresco da tavola, e si completa con uno degli ortaggi più conosciuti e amati della cucina italiana: le bietole.
Protagonista assoluta è la tradizionale Piadina Romagnola IGP, l’icona degli street food dell’Emilia Romagna. Questa regione, ricca di cultura e tradizioni, è famosa per i suoi luoghi d’arte unici, le aree naturalistiche mozzafiato e le splendide spiagge della Riviera Romagnola, che ogni anno richiamano migliaia di turisti italiani e stranieri. Qui è nata quella che tutti conoscono come “la vacanza all’italiana”, fatta di giornate sotto l’ombrellone, divertimenti per tutte le età, una vita notturna vivace con discoteche e balere, e ristoranti tipici dove gustare prelibatezze locali.
Ma l’Emilia Romagna non è solo spiagge, botteghe d’arte, monumenti, o la “Motor Valley”, la terra dei motori conosciuta a livello mondiale per essere la sede delle più importanti industrie automobilistiche e motociclistiche. È molto di più! È la regione amata e apprezzata per la sua cucina, una delle più ricche di prodotti DOP e IGP in Europa, con ben 44 eccellenze che rappresentano il vero Made in Italy, rendendo famoso il nostro paese nel mondo. Città come Parma, Piacenza, Modena, Reggio Emilia e Bologna sono citate dalla prestigiosa rivista statunitense “Forbes” come le città dove la cultura culinaria raggiunge l’eccellenza, grazie alla qualità dei prodotti e delle pietanze. Piatti che sono diventati simboli della cultura enogastronomica, veri tesori da salvaguardare: dai tortellini ai cappelletti, dalle lasagne verdi con ragù alla bolognese, allo gnocco fritto, e tra i prodotti la Mortadella di Bologna, il Parmigiano Reggiano, lo Zampone di Modena, il Prosciutto Crudo di Parma.
E tra i piatti che uniscono generazioni e classi sociali, troviamo quello che tutti noi conosciamo come “street food”, il “cibo da strada”: specialità gastronomiche che spaziano dal cibo tradizionale a prelibatezze tipiche locali e regionali, da gustare mentre si passeggia. Tigelle, crescentine, gnocco fritto, erbazzone reggiano, cassoni o crescioni romagnoli… Ma a primeggiare tra tutte queste bontà troviamo la Piadina Romagnola, uno dei cibi più semplici ma anche più buoni, conosciuta anche come “Piada”. La piadina è la regina dello street food, il primo prodotto più cercato su Facebook, con oltre 1.100.000 visualizzazioni, e nel 2017 è stato uno dei più ricercati su Google. Riconosciuta per la sua qualità, nel 2014 ha ottenuto il marchio IGP a tutela della sua identità ed è candidata a entrare nel “Patrimonio culturale dell’Umanità” dell’Unesco.
Conosciuta anche come piada, pieda o pida, questa prelibatezza tutta italiana conquista tutti, grandi e piccini. Un alimento che ha ispirato poeti e musicisti; il celebre poeta Giovanni Pascoli l’ha celebrata nella sua poesia “La Piada”, paragonandola a un foglio liscio grande come la luna, definendola “alimento antico quasi quanto l’uomo” e “pane nazionale dei Romagnoli”. Altri importanti autori che ne hanno lodato la bontà sono stati Marino Moretti, nella sua novella “La Piè”, dove il protagonista è un’anziana serva, la Meneghina, che rifiuta l’idea di impastare la piada come facevano le giovani azdore del tempo. Una narrazione che evidenzia come la ricetta della piada si sia evoluta nel tempo, con piccole differenze nella preparazione, da famiglia a famiglia.
La piadina è stata celebrata anche dal medico e poeta romagnolo Aldo Spallicci, che ha dedicato versi alla piadina romagnola con lo Squacquerone, e dal mondo della musica, con il grande maestro Raoul Casadei che ha scritto una canzone intitolata “La Pida”.
La piadina ha origini antichissime, risalenti addirittura alla notte dei tempi. Già nell’antica Roma esistono testimonianze di questo pane, consumato dalle famiglie ricche come sostituto del pane tradizionale. Una pietanza “da ricchi”, che doveva essere mangiata appena cotta, altrimenti induriva e non era adatta alla classe povera, che necessitava di alimenti più durevoli.
Fu solo nel Medioevo che questa semplice preparazione si diffuse tra i contadini, grazie alle alte tasse sul grano. La piadina poteva essere preparata con cereali come il farro (che non era tassato) oppure l’orzo.
Nel Novecento, la piadina visse una grande evoluzione, diventando un piatto per tutti e diffondendosi principalmente in Emilia Romagna. Oggi è un classico della tradizione gastronomica italiana e uno degli street food più amati. Gli ingredienti per realizzarla sono pochi e semplici: farina di grano o di farro, acqua, strutto o olio EVO. Come tutti i prodotti a marchio IGP, la piadina deve essere realizzata seguendo un rigoroso disciplinare, sottoposta a controlli e certificazioni che ne garantiscono l’autenticità.
La piadina si presenta larga e sottile nella Romagna del sud, nelle città di Rimini, Riccione e Cattolica, dove viene preparata con strutto e grassi per renderla più facile da piegare. Al contrario, è più spessa e larga nel Cesenate e nel Ravennate, dove viene servita farcita e tagliata a metà. A Forlì, invece, è di dimensioni un po’ più piccole ma sempre spessa.
Come spesso accade, ogni paese della zona rivendica la paternità della piadina, dichiarando la propria come la vera ricetta originale. Non esiste quindi una sola versione; tuttavia, il disciplinare stabilisce quattro ingredienti base: farina di grano tenero, acqua (quanto basta per ottenere un impasto omogeneo), sale (al massimo 25 grammi) e 250 grammi di grassi, che possono essere strutto o olio extravergine d’oliva. L’aggiunta di carbonato acido di sodio, amido di mais o difosfato sodico è facoltativa, mentre è vietato l’uso di conservanti, additivi o aromi. Una volta preparato l’impasto, questo viene porzionato in palline e steso esclusivamente tramite laminazione. La cottura avviene a temperature tra i 200 e i 250 gradi, per un totale di 4 minuti su entrambi i lati. Infine, se la piadina è realizzata a mano, può essere contrassegnata con la dicitura “lavorazione manuale tradizionale”.
La piadina così preparata viene poi farcita con le specialità tipiche della regione: salumi come salame, pancetta arrotolata, coppa Piacentina e lardo. Tra tutti, spicca il Prosciutto Crudo, un salume stagionato ottenuto dalla coscia posteriore del maiale, uno dei più classici salumi italiani, che non ha stagionalità e può essere consumato tutto l’anno, grazie alla sua versatilità.
Questo alimento offre una buona quantità di proteine e un mix di sali minerali, come ferro, calcio e fosforo, preziosi per contrastare i cali di pressione e la stanchezza muscolare. Contiene anche magnesio e potassio, fondamentali, soprattutto in estate, per compensare la perdita di sali dovuta all’eccessiva sudorazione. Il magnesio, in particolare, è essenziale per il corretto metabolismo energetico, favorisce un buon riposo notturno e aiuta a combattere la stanchezza e la spossatezza.
Considerato il “re dei salumi”, il prosciutto crudo vanta origini millenarie, con una storia che risale all’epoca romana, nella regione dell’Etruria Romana, oggi Emilia. Sono stati rinvenuti resti ossei di maiali privi delle cosce posteriori. All’epoca, però, il suo sapore era più simile a quello di una carne salata, poiché non era ancora stagionato; si racconta che fosse uno dei cibi preferiti dall’imperatore Augusto.
Questo salume è prezioso in cucina per numerose ricette ed è ideale per antipasti, primi piatti a base di pasta o riso, secondi come involtini, pizze, torte salate rustiche e anche muffin salati. Si presta perfettamente anche a piatti estivi, in abbinamento alla frutta, come melone o fichi. Altro ingrediente che arricchisce le piadine sono i prodotti dell’orto: verdure fresche come insalata, rucola, pomodori, verdure grigliate come peperoni, zucchine, melanzane e cipolle, oppure verdure cotte come cicoria, tarassaco (in stagione), crescione e bieta. Nella ricetta di oggi utilizzeremo le bietole, ortaggi molto conosciuti e utilizzati in cucina. Conosciute anche con il nome di “bietola da costa”, “costa” o “bieta”, le bietole si presentano con foglie dal colore verde intenso e lucido, con una costa centrale che è generalmente bianca, ma che può essere anche gialla o rossa.
Questo ortaggio appartiene botanicamente alla famiglia delle barbabietole (Beta vulgaris), cugina della barbabietola da zucchero e della barbabietola rossa. Le sue origini sono antiche e fonti storiche farebbero risalire la sua introduzione nelle zone del Mediterraneo Orientale e nell’Asia Minore agli antichi Romani.
Un alimento vegetale ricco di preziosi nutrienti, oltre che buono e salutare, apporta solo 19 calorie ogni 100 grammi. È ricca di vitamine, tra cui quelle del gruppo A e C, e di Beta-Carotene, oltre a contenere apprezzabili quantità di potassio, magnesio e ferro. È un vegetale invernale che può essere gustato come contorno, semplicemente ripassato in padella con aglio, olio e peperoncino. È importante separare la parte verde della foglia dalla costa, poiché quest’ultima, essendo più coriacea, richiede tempi di cottura più lunghi. Il loro sapore, simile a quello degli spinaci ma non identico, permette di utilizzarle in primi piatti come lasagne, risotti, sughi cremosi per pastasciutte, pesto di bietole, torte salate o come contorno per secondi a base di pesce o carne, oppure per fare frittate.
Tra i formaggi da utilizzare per farcire la piadina, per eccellenza troviamo lo squacquerone, la mozzarella e lo stracchino. Nella ricetta di oggi, utilizziamo lo stracchino, un formaggio fresco, dalla consistenza morbida, senza crosta e dal colore bianco perlato, originario delle pianure del Nord Italia. Le sue origini sono antiche, con testimonianze storiche che lo fanno risalire al 1200. Il nome caratteristico deriva dal dialetto lombardo “stracc”, che in italiano significa “stanco”, in riferimento alle mucche che, dopo la transumanza dall’alpeggio alla pianura, tornavano stanche. Ed è proprio in pianura che veniva realizzato, utilizzando un latte più leggero, mentre in alpeggio si producevano formaggi più grassi.
È un formaggio molto digeribile, che contiene un alto valore nutrizionale: ogni 100 grammi di prodotto apportano circa 300 calorie e buone quantità di calcio e fosforo.
Per la nostra ricetta, ho il piacere di utilizzare la Piadina Romagnola IGP dell’azienda Piadina da Giorgia, la vera piadina romagnola, realizzata solo con ingredienti sani e genuini. Viene preparata esclusivamente a mano, una per una, con grande artigianalità e con tutta la passione e l’amore della titolare, la Signora Giorgia.
Perché mi piace? Perché è buona, gratifica il palato e racchiude in una semplice preparazione tradizione e maestria gastronomica, un capolavoro di gusto e genuinità.
La signora Giorgia è nata e cresciuta a Cervia, un comune della provincia di Ravenna, in Emilia Romagna, conosciuto e apprezzato come meta ideale per le vacanze estive. Cervia sa emozionare con il blu del mare, il verde delle pinete e dei giardini, la meravigliosa Salina di Cervia, che affascina per la sua storia, la fauna con aironi e fenicotteri rosa… e le buone piadine di Giorgia, realizzate secondo l’antica ricetta tradizionale cervese, con farina di grano di altissima qualità, dal sapore autentico, strutto sano, naturalmente ricco di vitamina D, olio extravergine d’oliva che regala il profumo delle olive appena frante, acqua di qualità e il dolce sale di Cervia, integrale e marino, naturalmente ricco di preziosi nutrienti.
Se vi trovate a Cervia o nei dintorni, non potete perdervi le prelibatezze di Giorgia: piadine, crescioni, stuzzichini e rotoli nella sua accogliente Piadineria in Piazza della Repubblica. Potrete gustare le sue specialità comodamente seduti all’interno, in un ambiente climatizzato con cucina a vista , o all’aperto, per godere della bellezza del luogo.
E se siete lontani? Niente paura! Potete visitare il suo shop online e ordinare con un semplice clic. Confortati dal vostro divano preferito, riceverete direttamente a casa l’autentica Piadina Romagnola IGP e tante altre varianti: con olio extravergine d’oliva, alla Riminese, di farro, di grano Khorasan, integrale, al rosmarino, al Sangiovese e molto altro. Ogni piadina è preparata con ingredienti genuini e di alta qualità, pronta per essere gustata in ogni momento della giornata.
Inoltre, potrete scegliere tra box degustazione e una vasta gamma di impasti, per soddisfare ogni gusto ed esigenza. Consegne puntuali, precise e sicure, per rendere ogni pasto – che sia pranzo, cena, merenda o colazione – un’esperienza di autentica gioia per il palato.
E non finisce qui, ho una sorpresa per voi! Giorgia, con la sua fantastica Piadineria, ha pensato a un regalo speciale: un buono sconto del 10% sul vostro primo acquisto online. Basta inserire il codice PATTY10 nel carrello prima di completare l’ordine e potrete assaporare le sue deliziose piadine con un vantaggio esclusivo! Non lasciatevi sfuggire questa occasione: portate a casa l’autentica Piadina Romagnola IGP e tante altre bontà che sapranno conquistare il vostro palato.
Vediamo ora cosa ci serve per realizzare la nostra Piadina Romagnola IGP dell’azienda Piadina da Giorgia, con Prosciutto Crudo, Bietole e Stracchino:
Ingredienti:
- 4 Piadine Romagnole IGP – Piadina da Giorgia
- 600 grammi di bietole
- 1 spicchio di aglio
- 1 peperoncino
- sale
- pepe
- olio evo
- 300 grammi di stracchino
- 250 grammi di Prosciutto Crudo di Parma
Piadina Romagnola IGP dell’azienda Piadina da Giorgia con Prosciutto Crudo Bietole e Stracchino: Ricetta
Iniziamo preparando le bietole: dopo averle lavate e mondate accuratamente sotto acqua fredda, sbollentiamole per alcuni minuti in acqua bollente. Scoliamole, rimuoviamo l’acqua in eccesso e trasferiamole in una padella antiaderente, dove avremo fatto scaldare un filo di olio evo con uno spicchio d’aglio e un peperoncino. Aggiungiamo le bietole, aggiustiamo di sale e pepe nero macinato al momento e facciamole cuocere per 4-5 minuti. Alla fine, eliminiamo l’aglio e il peperoncino.
Nel frattempo, riscaldiamo una padella e cuociamo una piadina alla volta per circa 2 minuti, rigirandola su entrambi i lati.
Man mano che le piadine sono pronte, tagliamole a metà. Spalmiamo su ciascuna lo stracchino, distribuiamo le bietole e aggiungiamo il Prosciutto Crudo di Parma.
Serviamo subito, ancora calde.
La nostra Piadina Romagnola IGP con Prosciutto Crudo, Bietole e Stracchino è pronta per essere gustata. Vi consiglio di abbinarla con un calice di Albana di Romagna, nella sua versione secca, con un buon corpo e una rotondità perfetta. Buon appetito!
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Alla prossima ricetta!
Un abbraccio
Patrizia