Il Fritto Misto all’Italiana da servire con Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo è un antipasto ricco e sontuoso, tra i più golosi e stuzzicanti. Perfetto per grandi occasioni, pranzi e cene in famiglia o con amici, è uno dei piatti conviviali per eccellenza. Un vassoio abbondante di delizie rigorosamente fritte, sia di mare che di terra, dolci o salate.
Non esiste una ricetta unica per il Fritto Misto all’Italiana: ogni famiglia, regione e chef ha la propria versione. Celebri sono le varianti piemontesi, bolognesi, toscane e napoletane. Dalle verdure alle frattaglie, dalla carne al pesce, tutto può trovare posto in questo piatto simbolo della cucina italiana.
La preparazione può variare con l’uso della pastella o della panatura. Può essere servito come antipasto all’inizio del pasto, come secondo piatto dopo un primo o come piatto unico. Inoltre, è uno street food iconico: basta pensare al famoso cuoppo napoletano, un cono di carta paglia che racchiude mozzarelline, verdure pastellate, crocchette, arancini, calamari e sciurilli. Questo piatto, dalle origini antiche, è ancora attuale e goloso come un tempo.
Il Fritto Misto ha radici umili, risalenti all’1800, quando molte persone vivevano in case senza cucina. In quei tempi difficili, si acquistava il cibo dagli ambulanti con la formula “a ogge a otto”, cioè pagando entro otto giorni. La tradizione del cuoppo rappresentava una soluzione economica per sfamarsi, diventando un simbolo della cucina popolare.
Da nord a sud, ogni regione italiana propone la propria versione del Fritto Misto all’Italiana. In Piemonte, questa portata è sontuosa e può includere fino a 30 diversi tipi di fritti. Originariamente, i contadini friggevano le frattaglie del maiale per esaltarne il sapore, ma oggi il piatto si arricchisce di polpette di carne mista, fettine di pollo o vitello, verdure di stagione e persino pesci come coscette di rana, alborelle e filetti di trota. Non mancano i fritti dolci, come mele, amaretti e creme fritte.
In Emilia-Romagna, il Fritto Misto è altrettanto vario e ricco. Accanto a pezzi di carne di maiale o agnello, troviamo cubetti di mortadella, animelle, formaggi, verdure, frittelle di mele, semolino, crema pasticciera e crocchette di riso dolci. Da accompagnare immancabilmente con lo gnocco fritto, una specialità regionale preparata con pasta di pane a base di farina bianca, lievito, acqua e strutto. Dopo la lievitazione, la pasta viene fritta nello strutto, risultando in piccoli rombi, rettangoli o cerchi dorati, morbidi e leggeri, con una superficie piena di bollicine.
Il Fritto Misto all’Italiana, in tutte le sue varianti, è un piatto che racconta la storia e la tradizione della cucina italiana, unendo semplicità e gusto in una celebrazione di sapori irresistibili.
Proseguendo il nostro viaggio gastronomico alla scoperta del fritto nelle varie regioni d’Italia, non possiamo non fermarci nella splendida città di Roma. Qui, oltre alle classiche frattaglie come animelle, fegato e cervella, possiamo gustare fritti irresistibili come i filetti di baccalà, i fiori di zucca, i supplì al telefono e i carciofi fritti, veri protagonisti della cucina locale.
Del fritto misto napoletano vi ho già parlato all’inizio dell’articolo, soffermandomi sul famoso cuoppo. Vale però la pena approfondire, perché ne esistono due versioni principali. La prima è il “cuoppo di terra”, che racchiude delizie come mozzarelline fritte, montanare (piccole pizze fritte condite con mozzarella e pomodoro), frittatine di pasta, arancini di riso e le celebri zeppoline ai fiori di zucca, conosciute come sciurilli o, più precisamente, frittelle di sciurilli. Queste pizzelle di pasta lievitata arricchite dai fiori di zucca sono un must della tradizione partenopea, sempre presenti nelle friggitorie di Napoli e nei classici cuoppi.
La seconda versione è il “cuoppo di mare”, dove abbondano alici fritte, zeppoline con alghe, moscardini, calamari e il baccalà fritto. Quest’ultimo, immancabile nei menu della vigilia di Natale napoletana, è al centro di una tradizione speciale a Ischia: il 24 dicembre, le persone si riuniscono in piazza per gustare insieme baccalà fritto e pizza alle scarole, il tutto accompagnato da un buon calice di vino.
L’amore dei napoletani per il baccalà è ben radicato. Non a caso, questa regione vanta il primato di consumo di baccalà in Italia, con un picco durante le festività natalizie. Inoltre, molte delle principali aziende italiane specializzate nell’importazione e vendita di baccalà si trovano proprio in Campania.
Un’altra tappa fondamentale di questo tour gastronomico è la Puglia. Qui, tra i fritti misti, spiccano i panzerotti, emblema della cucina regionale. Questo lievitato, nato dalla cucina povera e ormai diventato uno street food iconico, si presenta come un piccolo calzone dorato e croccante a forma di mezzaluna. Le farciture variano, ma la versione più classica è ripiena di pomodoro e formaggio, che può essere mozzarella o scamorza, a seconda delle preferenze.
Infine, arriviamo in Sicilia, dove il fritto misto è un tripudio di sapori. Accanto ai famosi arancini, troviamo gli sfincionelli, piccoli pezzi di pasta fritta conditi con pomodoro, alici, origano e caciocavallo grattugiato. Una vera esplosione di gusto che celebra la ricchezza della tradizione siciliana.
Come abbiamo visto, ogni regione italiana propone la sua versione di fritto misto, con ingredienti che cambiano lungo tutto lo stivale. E poiché in cucina la fantasia non ha limiti, oggi voglio proporvi una mia versione, che combina specialità di varie regioni:
Prima ricetta: le amatissime polpette di pane pugliesi, un piatto della tradizione povera contadina, preparato con pane raffermo. Pochi e semplici ingredienti – pane, formaggio e uova – che un tempo erano sempre presenti in dispensa, proprio come oggi.
Seconda proposta: le classiche polpette di carne o di verdure, simbolo della cucina della nonna, rivisitate con carne di pollo e un cuore cremoso di ricotta.
Terza proposta: le irresistibili mozzarelle in carrozza.
Quarta proposta: gli arancini di riso, o arancine siciliane a seconda della zona dell’isola. Questa preparazione tipica è un simbolo della tradizione regionale, particolarmente diffusa durante la festività di Santa Lucia, il 13 dicembre. Ma diciamocelo: sono troppo buoni per non gustarli tutto l’anno! Ogni famiglia custodisce la propria ricetta segreta, ma i più amati restano i classici al ragù di carne. Famosi e apprezzati anche gli arancini al burro, con una farcia di besciamella e prosciutto cotto. Il guscio croccante di riso allo zafferano racchiude un ripieno ricco e saporito: ragù di carne, piselli e tanto amore per la tradizione. La forma? Può essere a pera, ovale o rotonda, a seconda della zona.
Ad accompagnare queste bontà, un buon calice di vino è obbligatorio! E la scelta non potrebbe essere più semplice grazie ai vini dell’Azienda Agricola Valdellövo.
Che sia bianco, rosso, rosato o spumante, che venga usato per una fresca sangria estiva, un vin brulé invernale, un brindisi speciale o per insaporire piatti deliziosi, ciò che conta è la qualità!
Per il nostro ricco fritto misto, vi propongo un vino simbolo della regione Veneto, una terra straordinaria, ricca di storia, arte e paesaggi unici. Dalle Dolomiti al mare di Jesolo, dai colli trevigiani disegnati da vigne, fino ai laghi come il Garda, il Veneto è sinonimo di eccellenza. Tra le sue perle troviamo città straordinarie come Venezia, Padova e Verona, e una tradizione gastronomica e vinicola senza pari.
In questo scenario, spicca l’Azienda Agricola Valdellövo, un’eccellenza nella produzione di vini pregiati. Situata nell’area del Prosecco Superiore DOCG, Patrimonio dell’UNESCO, tra le colline dell’Alta Marca Trevigiana, questa azienda si distingue per l’altissima qualità dei suoi vini, apprezzati da intenditori e appassionati.
In poco più di 15 anni, Valdellövo si è affermata come una delle realtà più apprezzate per la sua capacità di interpretare con modernità la tradizione del Prosecco Superiore. Un equilibrio perfetto tra innovazione e rispetto delle radici, che ha conquistato il cuore degli appassionati di vino.
Alla guida dell’azienda troviamo una coppia di giovani coniugi, il signor Benedetto e la moglie Clotilde Ricci, che dal 2000 si dedicano con passione alla coltivazione delle vigne e alla produzione di uve. Il loro lavoro si basa sul rispetto dell’uomo e dell’ambiente, vinificando esclusivamente uve di propria produzione. I loro vini non sono frutto del caso, ma di grande professionalità, amore per la terra e un impegno costante, elementi che costituiscono l’anima di ogni etichetta firmata Valdellövo.
Con i suoi 10 ettari di vigneti situati tra Collalto di Susegana e Pieve di Soligo, in uno degli angoli più suggestivi della zona di produzione del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene DOCG, l’azienda rappresenta un esempio virtuoso di come l’uomo possa valorizzare al meglio i doni della natura. Questi territori offrono condizioni ideali per la viticoltura: dolci colline, un microclima unico e un terreno ricco di minerali che conferisce ai vini un carattere distintivo.
Il progetto enologico di Valdellövo si fonda su un dialogo costante tra la sapienza dell’uomo e il temperamento della natura. Qui, le antiche conoscenze vitivinicole, tramandate di generazione in generazione, incontrano un approccio innovativo e una continua sperimentazione. Ogni fase della produzione è curata nei minimi dettagli, dalla selezione delle uve alla vinificazione, con l’obiettivo di esaltare l’autenticità e la qualità dei vini.
Il risultato? Etichette che non sono semplicemente vini, ma vere e proprie esperienze sensoriali. Valdellövo riesce a raccontare, attraverso ogni calice, la storia di un territorio unico e l’impegno di chi lo abita. Una sintesi perfetta di tradizione e modernità, di passione e professionalità, che continua a stupire e a conquistare anche i palati più esigenti.
Per il nostro fritto, oggi vi consiglio il Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo, risultato della vinificazione di uve bianche autoctone selezionate. Questo vino unico viene ottenuto senza processi di chiarificazione e filtrazione che, sebbene rimuovano le impurità, possono anche privare il vino di parte dei suoi sapori e aromi naturali. Alla vista si presenta con un colore giallo paglierino intenso, impreziosito da un perlage fine e persistente. Al naso regala sentori di lievito e crosta di pane, seguiti da eleganti note fruttate e floreali. Al palato è vivace, con un corpo discreto e un equilibrio perfetto.
Un vino d’eccellenza, ideale per accompagnare con stile antipasti, piatti a base di pesce, risotti ai funghi o alle verdure, e tutte le ricette tradizionali della regione veneta.
Questo vino, come gli altri prodotti dell’Azienda Agricola Valdellövo, è disponibile sul loro shop online. Non perdete l’occasione di portare sulle vostre tavole vini autentici, realizzati secondo la tradizione!
Vediamo ora cosa ci occorre per preparare il nostro Fritto Misto all’Italiana da Servire con Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo:
1. Polpette di Pane Pugliesi
Ingredienti:
- 250 grammi di pane vecchio casereccio
- latte q.b.
- 2 uova
- 80 grammi di pecorino stagionato
- sale
- pepe nero
- prezzemolo
- farina per impanare
- olio di semi per friggere
Polpette di Pane Pugliesi: Ricetta
In una ciotola, sbriciolate il pane raffermo e versatevi sopra il latte, assicurandovi che il pane si impregni uniformemente. Lasciate riposare per 10 minuti, così che il pane possa ammorbidirsi.
Trascorso il tempo, strizzate bene il pane per eliminare il latte in eccesso, quindi aggiungete le uova, un pizzico di sale, una macinata di pepe nero, il pecorino stagionato grattugiato e il prezzemolo fresco tritato. Mescolate con cura fino a ottenere un composto omogeneo.
Con le mani leggermente umide, formate delle palline della dimensione di una noce, quindi passatele nella farina per ricoprirle uniformemente. Friggetele in abbondante olio caldo fino a quando non saranno dorate e croccanti. Scolatele su carta assorbente e servitele calde.
2. Polpette di carne fritte
Ingredienti:
- 1 gallina lessa
- una carota
- sedano cipolla
- 200 grammi di mortadella tritata finemente
- 1 uovo
- 2 formaggini
- 2 fette di pancarrè
- latte 1 bicchiere
- sale
- prezzemolo tritato finemente q.b.
- pane grattugiato
- olio di semi per friggere
Polpette di Carne Fritte: Ricetta
Sotto l’acqua corrente, laviamo accuratamente la gallina e mettiamola in una pentola capiente insieme a una carota, una cipolla, una costa di sedano e acqua sufficiente a coprire il tutto. Portiamo a ebollizione e lasciamo cuocere a fuoco lento finché la carne non sarà ben cotta.
Una volta cotta, scoliamo la gallina e spolpiamola, separando la carne dalle ossa. Mettiamo la carne in un tritatutto insieme a 200 grammi di mortadella e tritiamo il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.
In una ciotolina, mettiamo le due fette di pancarré e le bagniamo con il latte. Quando il pancarré sarà ben ammorbidito, strizziamolo e aggiungiamolo alla carne tritata. Uniamo poi i due formaggini, un pizzico di sale e il prezzemolo tritato.
Mescoliamo bene il tutto, fino ad ottenere un impasto ben amalgamato. Con le mani leggermente umide, formiamo delle polpette della dimensione desiderata.
Passiamo le polpette nel pangrattato per ricoprirle uniformemente e friggiamole in abbondante olio caldo fino a doratura.
Una volta pronte, scolatele su un foglio di carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e servitele calde, appena fritte.
3. Mozzarelle in carrozza
Ingredienti:
- 2 mozzarelle fiordilatte
- 2 mozzarelle di bufala
- 8 filetti di acciughe
- 8 fettine di prosciutto cotto
- 10 olive verdi sminuzzate
- 10 fette di pane per tramezzini
Ingredienti per impanare e friggere:
- 2/3 uova
- 200 ml di latte
- 250 grammi di pangrattato circa
- olio di semi vari q.b.
- sale
Mozzarelle in Carrozza: Ricetta
Sgoccioliamo bene le mozzarelle fior di latte e di bufala dal liquido di conservazione, poi tagliamole a fette. Eliminiamo la crosta dalle fette di pane e ricaviamo dei rettangoli. Tagliamo grossolanamente le olive e scoliamo i filetti di acciuga dall’olio.
In un piatto mettiamo 200 ml di latte, mentre in un altro sbattiamo le due uova con un pizzico di sale.
Ora, farciamo alcune fette di pane con i filetti di acciuga e le fettine di mozzarella fior di latte, poi copriamo con un altro rettangolo di pane. Farciamo le altre fette di pane con prosciutto cotto, olive sminuzzate e mozzarella di bufala, coprendo anche queste con un altro rettangolo di pane.
Passiamo velocemente ogni sandwich prima nel latte, poi nelle uova sbattute, e infine nel pane grattugiato, premendo bene i bordi per sigillare il tutto.
Friggiamo i sandwich in abbondante olio ben caldo, fino a quando non saranno dorati e croccanti. Scoliamoli con l’aiuto di due forchette e trasferiamoli su un foglio di carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
4. Arancini di riso
Ingredienti:
- 500 grammi di riso per arancini
- 1,2 litri di brodo vegetale
- 2 bustine di zafferano
- sale
- 50 grammi di burro
- grana padano grattugiato
Ingredienti per il ragù:
- 400 grammi di carne macinata mista
- 80 grammi di piselli fini
- 500 ml di pomodoro passata
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- 1 porro
- 1/2 cipolla
- 1 costa di sedano
- 2 carote
- 1/2 bicchiere di vino rosso
- olio
- sale
Serviranno inoltre per la pastella:
- 120 grammi di farina bianca
- 120 ml di acqua
- 1 uovo
- olio di semi
- 200 grammi di provola
- pan grattato
- olio di semi
Arancini di Riso: Ricetta
Iniziamo preparando il ragù: in una pentola, mettiamo un porro tagliato sottilmente, metà cipolla bianca, due carote e una gamba di sedano, tutto tagliato a cubetti. Aggiungiamo un filo di olio di semi e lasciamo appassire il tutto. Successivamente, aggiungiamo la carne macinata e sfumiamo con mezzo bicchiere di vino rosso.
Uniamo poi 500 ml di passata di pomodoro, il concentrato di pomodoro, un pizzico di sale e abbassiamo la fiamma. Lasciamo cuocere a fuoco lento per un paio d’ore, mescolando ogni tanto.
Nel frattempo, prepariamo il riso: in una pentola, portiamo a bollore il brodo vegetale con le due bustine di zafferano e un pizzico di sale. Quando il brodo bolle, aggiungiamo i 500 grammi di riso e cuociamo fino a quando il liquido non sarà stato completamente assorbito.
Una volta cotto, trasferiamo il riso su un tagliere, lo stendiamo e lo lasciamo raffreddare per un paio di ore, coperto con pellicola trasparente.
Quando il riso si sarà raffreddato, possiamo formare gli arancini. Farciamo ogni pallina con un po’ di ragù e un pezzetto di provola. Passiamo gli arancini prima in una pastella preparata con acqua, farina, sale e un uovo, poi nel pangrattato.
Friggiamo gli arancini in abbondante olio caldo fino a quando non saranno dorati e croccanti.
Il nostro Fritto Misto all’Italiana è pronto per essere servito, accompagnato da un calice di Vino Bianco Frizzante Non Filtrato Valdellövo.
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Alla prossima ricetta!
Un abbraccio
Patrizia.