La Focaccia Fatta in Casa con Pere, Brie e Miele di Corbezzolo Apinath, in vendita su INKE, è un lievitato fragrante e saporito, perfetto per un buffet, una merenda sfiziosa, un picnic all’aria aperta o da servire come delizioso aperitivo. Una ricetta semplice ma dal sapore vivace, che esalta la genuinità degli ingredienti e il piacere della condivisione, ideale per momenti di convivialità in famiglia o tra amici.
Un’idea originale e creativa che rivisita in chiave moderna uno degli abbinamenti più classici: formaggio e pere. Anche in questa versione, la combinazione si conferma vincente, rappresentando la scelta perfetta per chi ama sperimentare nuovi sapori senza rinunciare alla sicurezza di un’accoppiata collaudata.
Tra gli abbinamenti gastronomici, quello tra formaggio e pere è tra i più apprezzati, grazie alle infinite possibilità di variazione scegliendo diverse tipologie di formaggi. Un duo di ingredienti amato fin dall’antichità, celebrato persino dal poeta Petrarca, che ne esaltava l’armonia perfetta. Questa combinazione trova spazio in ogni portata: dai primi piatti, come risotti e crêpes, agli antipasti sfiziosi con crostini e tartine, fino ai taglieri, alle insalate e ai secondi vegetariani. Senza dimenticare i dolci avvolgenti e le ricette più elaborate, perfette per stupire.
Un antico proverbio recita: “Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”, a testimonianza di una tradizione gastronomica radicata e affascinante. Un tempo il formaggio era considerato un cibo umile, mentre le pere erano un lusso riservato alle classi nobiliari: l’incontro tra questi due mondi ha dato vita a un abbinamento tanto semplice quanto raffinato. La dolcezza della frutta si sposa magnificamente con ogni tipo di formaggio, sia fresco e morbido che stagionato e intenso.
L’unione tra frutta e sapori salati è da sempre fonte di ispirazione in cucina, dalle ricette della tradizione contadina fino alle proposte più audaci e gourmet. Gli antipasti, i primi piatti e i secondi di carne si arricchiscono con il gusto acidulo dei frutti di bosco, la dolcezza dell’ananas, del melone e dei fichi… combinazioni mai scontate, che sorprendono con contrasti capaci di regalare vere emozioni al palato, giocando con le sfumature dell’agrodolce.
Avete mai provato l’abbinamento uva e formaggio? Un’altra combinazione sorprendente e irresistibile, tra le più amate e conosciute. L’uva, con il suo sapore fresco e zuccherino, si accosta meravigliosamente ai formaggi più sapidi e intensi, creando un perfetto equilibrio tra dolcezza e sapidità e lasciando il palato pulito e soddisfatto.
Un formaggio come la provola o il pecorino fresco è ideale, ma anche il taleggio – un formaggio vaccino a latte intero pastorizzato e pasta cruda – con il suo gusto dolce e il profumo intenso che richiama il tartufo, crea un connubio raffinato, perfetto per sorprendere con gusto e originalità.
Esistono tantissime combinazioni vincenti, capaci di dare vita a piatti fuori dall’ordinario. L’uva, la frutta estiva come melone e pesche, oppure i frutti autunnali e invernali come pere e fichi, si sposano alla perfezione con i formaggi. Questa “strana coppia” arricchisce antipasti, primi e secondi di carne, regalando sapori agrodolci che conquistano al primo assaggio.
Ma la proposta di oggi va oltre il classico abbinamento: l’aggiunta del Miele di Corbezzolo Apinath, in vendita su Inke, dà vita a uno dei contrasti di sapore più sorprendenti in assoluto.
La focaccia di oggi si distingue per l’armonia di sapori inaspettati: la dolcezza leggermente acidula e floreale delle pere incontra il carattere deciso del taleggio, con le sue note di funghi e sottobosco. Il tutto è esaltato dal miele di corbezzolo, un vero gioiello di nicchia dal sapore poco dolce, con sfumature che ricordano la foglia di tabacco bagnata e le radici amare.
Una focaccia speciale, perfetta da servire come antipasto per un’apricena o in occasioni importanti, come il pranzo di Pasqua. Mancano pochi giorni a questa festività e molti di noi sono alla ricerca di un menù semplice ma raffinato. Desideriamo ricette golose e gustose, ma anche facili da preparare, per stupire i nostri ospiti senza stress.
A Natale, a Pasqua e nelle altre festività, il dilemma è sempre lo stesso: cosa preparare per stuzzicare l’appetito dei commensali? Vogliamo qualcosa di nuovo e sfizioso, ma non necessariamente elaborato. La chiave sta nella scelta di ingredienti di qualità e nell’uso creativo degli accostamenti.
Questa focaccia dal sapore alternativo, servita a cubetti con un buon calice di prosecco, è la soluzione perfetta per un antipasto originale. Un vero must per chi ama i piatti salati arricchiti da un tocco fruttato, capaci di aggiungere eleganza e curiosità a ogni assaggio.
In Italia, la focaccia è uno dei prodotti da forno più amati, apprezzata da grandi e piccini. È lo street food per eccellenza, una preparazione estremamente versatile che può essere gustata dolce o salata, farcita o al naturale. Le sue origini antichissime e le profonde radici nella tradizione italiana la rendono un classico intramontabile, capace di reinventarsi sempre con nuovi e sorprendenti abbinamenti.
Ogni regione italiana ha la sua versione tipica di focaccia, legata alla tradizione popolare. La base è quasi sempre la stessa: farina, acqua, sale e lievito. Un impasto simile, ma non identico, a quello della pizza, con una superficie ricca di bolle d’aria che trattengono l’olio e gli aromi degli ingredienti con cui viene condita. Le varianti, però, sono infinite: nella lavorazione, nello spessore (alto e soffice o basso e croccante), nella quantità di olio e nei condimenti. La focaccia è perfetta a pranzo, cena, come aperitivo o da portare con sé per un pranzo in ufficio o una gita fuori porta.
Dalla focaccia genovese a quella barese, dalla pugliese alla romana, passando per quelle farcite con cipolle e patate, cotte in padella o nel forno a legna, ogni regione ha la sua specialità. Un vero e proprio patrimonio gastronomico che testimonia la grande tradizione culinaria italiana. Non c’è da stupirsi se i turisti amano l’Italia non solo per l’arte, la storia e i monumenti, ma anche per la straordinaria varietà della nostra cucina. Con i loro sapori autentici e irresistibili, i piatti italiani conquistano il palato di chiunque visiti il nostro Bel Paese.
Le origini della focaccia risalgono all’antica Roma, dove si preparava il “panis focacius”, un pane piatto cotto sul focolare. Era un alimento povero, fatto con farine di orzo, segale o miglio, e serviva per accompagnare zuppe e piatti semplici. Grazie all’espansione dell’Impero Romano, la focaccia si diffuse anche in Spagna, dove divenne famosa l'”Empanada Gallega”, tipica del nord-ovest del Paese. Questa ricetta, offerta ai pellegrini che arrivavano alla Cattedrale di Santiago, è persino raffigurata sulle pareti della stessa cattedrale. Ha una forma rotonda e può essere farcita con cipolle, peperoni, sardine o, in alcune varianti, con filetti di tonno sott’olio, verdure e formaggio.
In Italia, esistono moltissime varianti di focaccia e tra le più famose non si può non menzionare la focaccia genovese, conosciuta in dialetto come “a fugassa”. Bassa, croccante e alta al massimo due centimetri, è caratterizzata dai tipici “buchi” sulla superficie, condita abbondantemente con olio e granelli di sale. Si gusta al naturale o con cipolle, a qualsiasi ora del giorno.
Un’altra focaccia degna di menzione è la focaccia di Recco, una variante della focaccia genovese composta da due sfoglie sottili con un goloso ripieno filante di Prescinseua, un formaggio fresco dal sapore leggermente acidulo e dalla consistenza a metà tra yogurt e ricotta. Questo formaggio è utilizzato in molti piatti tipici liguri, come la torta Pasqualina, i Barbagiuai (ravioli di zucca fritti) e la torta di riso salata.
Tra le numerose specialità italiane, un posto d’onore spetta anche alla focaccia barese, un vero must della gastronomia di Bari, conosciuta in dialetto come “Fecazze”. Questa prelibatezza, immancabile in tutti i panifici pugliesi, è un classico dello street food locale e non solo. Tanto famosa da meritare il riconoscimento del Consorzio Focaccia Barese, un ente che ha avviato l’iter per l’iscrizione della focaccia barese nel registro europeo delle Specialità Tradizionali Garantite (STG).
Non possiamo dimenticare la focaccia messinese, una sorta di pizza siciliana con acciughe, tuma, pomodorini e indivia. Questa ricetta tradizionale è arricchita da strutto nell’impasto e lievito madre, con una lunga lievitazione. Nata nel dopoguerra, inizialmente veniva preparata con pane raffermo condito con acciughe sotto sale, verdure dell’orto come pomodori e scarola, e formaggio.
E ancora, troviamo la “sceblasti” nel Salento, lo sfincione palermitano, la “strazzata” lucana e la schiacciata toscana. E all’estero?
In Francia, una delle focacce più famose è la “pissaladière”, una preparazione dai sapori mediterranei, originaria di Nizza. Intrisa di leggende e storia, è popolare in tutto il sud della Francia e anche in Italia. Il nome deriva da “pissalat”, che significa “pesce salato”, poiché la ricetta originale prevedeva una crema a base di pesce sotto sale. Nata nel XIV secolo, la pissaladière è condita con acciughe, aglio e cipolle, offrendo un’esplosione di sapori che vanno dal dolce delle cipolle al salato delle acciughe.
Nei Caraibi, in Brasile e in Guyana, è molto famoso il “pane di manioca”, noto come Casabe. È caratterizzato da un impasto a base di farina di manioca, spesso condito con una salsa a base di carne di maiale fritta. Tra le focacce più conosciute preparate all’estero troviamo anche la “pita”, un impasto di focaccia fatto con farina, acqua, olio, lievito, zucchero e sale. Una volta cotta, viene farcita con hummus, falafel, carne, pomodoro e persino patatine fritte.
Ci sarebbe ancora molto da dire su questa preparazione che, sia dolce che salata, farcita o semplice, è sempre un piacere da gustare, proprio come la pizza o il pane. È una delizia assoluta che trova spazio sulle tavole delle feste, durante le serate in compagnia di amici e nelle gite fuori porta, soprattutto quando il tempo è favorevole e le giornate all’aria aperta sono piacevoli, o come spuntino pomeridiano.
Possiamo arricchirla con salumi, formaggi, verdure, salse o creme, ispirandoci alla tradizione italiana o lasciando spazio alla nostra fantasia. Dopo la cottura, la focaccia può essere gustata così com’è oppure accompagnata da un ricco tagliere di formaggi e salumi.
E oggi, la nostra focaccia si arricchirà con le pere, i frutti dell’albero Pyrus communis, appartenenti alla famiglia delle Rosacee, la stessa delle rose.
Le pere sono apprezzate da grandi e piccini per il loro sapore unico e delicato. Ne esistono ben 3.000 varietà, raccolte tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, veri scrigni di proprietà benefiche. Questo frutto è perfetto per essere inserito in diversi regimi alimentari, compresi quelli ipocalorici, a basso contenuto di colesterolo e adatti a chi soffre di diabete.
Le pere sono leggere, ricche di acqua e fibre, e contengono antiossidanti e vitamine. La loro origine si perde nella notte dei tempi: fonti storiche ne collocano la coltivazione nella regione del Caucaso, tra il Mar Nero e il Mar Caspio. Il poeta Omero, nell’Odissea, celebra le piantagioni di Alcinoo, re dei Feaci, e di Laerte, sottolineando come per i Greci la pera fosse il simbolo di un frutto scelto da eroi e divinità per la sua bontà e le sue preziose virtù. Inoltre, era considerata un rimedio naturale contro la nausea.
Per i Cinesi, il frutto della pera simboleggiava l’immortalità, poiché gli alberi di pero erano considerati longevi e resistenti. Prima che il tabacco si diffondesse, era persino usanza fumare le foglie di pero.
Altro ingrediente che arricchirà la nostra focaccia è il taleggio, uno dei formaggi più rappresentativi dell’Italia. Questo prodotto DOP vanta origini che risalgono probabilmente al X secolo. Nato per sfruttare il latte in eccesso, veniva anticamente stagionato nelle grotte tipiche della Val Taleggio, nel Bergamasco, con una maturazione minima di 35 giorni, che poteva prolungarsi per ottenere un prodotto più friabile e dal sapore intenso. Ha una crosta sottile e morbida, di colore rosato e leggermente ricoperta di muffe grigio-verdi, mentre la pasta è di un bianco paglierino, cremosa e dal gusto inconfondibile.
Un formaggio dal profumo intenso, con sentori che ricordano il sottobosco e, a tratti, il tartufo; il suo sapore è dolce, con una leggera nota acidula. La produzione del taleggio, nata originariamente nella valle omonima, oggi si è estesa a diverse zone, comprendendo Novara in Piemonte, Treviso in Veneto e le province lombarde di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Milano e Pavia. Solo in questi territori, attraverso una filiera che va dalla produzione del latte alla stagionatura, possiamo assaporare il vero taleggio.
Torniamo ora alla nostra ricetta e accendiamo i riflettori su un ingrediente d’eccellenza: il Miele di Corbezzolo Apinath, in vendita su INKE. Un vero miele di nicchia, tra i più ricercati per il suo sapore unico e ineguagliabile, oltre che difficile da produrre e trovare in commercio.
Questo miele prende il nome da una delle piante più diffuse del Mediterraneo, il corbezzolo. Una latifoglia sempreverde appartenente alla famiglia delle Ericaceae, con foglie verde scuro sulla parte superiore e più chiare su quella inferiore. I suoi fiori, di un bianco candido, sbocciano in autunno, mentre i frutti sono bacche rotonde dal sapore dolciastro, con una buccia granulosa che cambia colore, passando dal giallo al rosso scarlatto quando giunge a piena maturazione.
La pianta del corbezzolo, sebbene diffusa nel nostro Paese, presenta una fioritura tardiva che rende difficile la produzione del miele. Questo prezioso nettare, infatti, può essere raccolto solo in zone dove le api impollinatrici sono attive anche nei mesi più freddi.
Il miele che utilizzeremo oggi proviene dal territorio di Monte Arci, un prodotto di altissima qualità tipico della Sardegna, realizzato dall’azienda Apinath, una delle migliori produttrici di questo raro miele, difficile da reperire in commercio. Possiamo trovarlo in vendita su INKE, uno dei più prestigiosi e rinomati portali dedicati alle eccellenze enogastronomiche sarde.
INKE è un e-commerce specializzato nella vendita di prodotti tipici sardi di alta qualità, con sede a Oristano, Sardegna. Il sito offre una vasta gamma di specialità enogastronomiche, tra cui formaggi come il pecorino sardo e il Fiore Sardo DOP, vini locali come il Cannonau e il Vermentino, salumi, pane carasau, pasta tradizionale, miele biologico, olio d’oliva e dolci tipici.
La missione di INKE è promuovere le eccellenze culinarie della Sardegna, rendendole facilmente accessibili a chi desidera assaporare i sapori autentici dell’isola. L’azienda collabora con produttori locali selezionati, garantendo prodotti artigianali che rispettano le tradizioni sarde. Oltre ai prodotti alimentari, INKE offre anche una selezione di artigianato sardo, permettendo ai clienti di immergersi completamente nella cultura isolana.
Il sito web è intuitivo e suddiviso in categorie per facilitare la navigazione e l’acquisto. INKE garantisce spedizioni rapide e sicure, con la possibilità di usufruire della spedizione gratuita per ordini superiori a una certa soglia. Inoltre, il servizio clienti è disponibile per assistere gli acquirenti in ogni fase dell’acquisto, assicurando un’esperienza d’acquisto soddisfacente.
Per chi è alla ricerca di prodotti sardi autentici e di qualità, INKE rappresenta una risorsa affidabile e completa, offrendo la possibilità di portare direttamente a casa propria le prelibatezze di una delle regioni più affascinanti d’Italia.
Vi consiglio di visitare il loro negozio online e lasciarvi conquistare dalle eccellenze sarde, pronte per essere gustate direttamente a casa vostra con una consegna precisa, accurata e puntuale.
Vediamo ora cosa ci occorre per realizzare la nostra Focaccia Fatta in Casa con Pere Brie e Miele di Corbezzolo Apinath in Vendita su Inke:
Ingredienti per la focaccia :
- 600 grammi di Farina bianca 00
- 8 grammi di lievito di birra
- 1 cucchiaino di zucchero semolato
- 120 ml di olio evo bio
- 1 pera decana tagliata a fette
- 100 grammi di Taleggio
Da servire con:
- 2 cucchiai di olio evo
- 2 cucchiai di Miele di Corbezzolo Apinath in Vendita su INKE
Focaccia Fatta in Casa con Pere Brie e Miele di Corbezzolo Apinath in Vendita su INKE: Ricetta
Per preparare la focaccia, sbriciolate il lievito di birra nella ciotola della planetaria e aggiungete un cucchiaino di zucchero semolato. Mescolate bene, poi versate l’acqua e avviate l’impastatrice. Aggiungete la farina 00 setacciata, poco alla volta, quindi unite l’olio extravergine d’oliva e il sale, continuando a lavorare l’impasto fino a ottenere una consistenza liscia ed elastica.
Ungete una ciotola e adagiatevi il panetto. Coprite con un panno e lasciate lievitare per circa due ore, fino al raddoppio del volume.
Trascorso il tempo di lievitazione, trasferite l’impasto sul piano di lavoro e sgonfiatelo delicatamente. Effettuate tre pieghe, coprite con pellicola e lasciate riposare per altri 30 minuti.
Riprendete il panetto, stendetelo su una teglia unta d’olio, coprite nuovamente e fate riposare per altri 10 minuti.
Nel frattempo, preriscaldate il forno a 200°C. Con le nocche delle dita praticate i caratteristici buchi sulla superficie dell’impasto. Versate mezzo bicchiere di acqua mescolata con mezzo bicchiere di olio e distribuitela uniformemente sulla focaccia. Aggiungete le fettine di pera e il taleggio a pezzetti, quindi condite con un filo d’olio evo e un pizzico di sale.
Infornate per circa 20 minuti, fino a quando la focaccia risulterà dorata e fragrante. Una volta cotta, sfornatela e completate con un filo di miele.
Servitela calda, magari accompagnata da un buon bicchiere di vino.
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Alla prossima ricetta!
Un abbraccio
Patrizia