Faraona alla Cacciatora con Olive Caiazzana e Pancetta con Olio Blend Bosema dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine

La Faraona alla Cacciatora con olive Caiazzana e Pancetta, arricchita dall’Olio Blend Bosema dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine, è un secondo piatto della tradizione italiana dal sapore rustico e gustoso. Rappresenta un perfetto connubio tra i sapori genuini dei prodotti della campagna, le antiche ricette di famiglia e aromi unici che valorizzano al meglio il gusto autentico della faraona.

Questo piatto, profumato e ricco di aromi, è un’espressione tipica della cucina mediterranea e rappresenta una preparazione significativa nella tradizione culinaria italiana. Si tratta di una ricetta semplice da realizzare, che segue lo stile di cottura “alla cacciatora”. Questa tecnica, originariamente utilizzata per la selvaggina, si presta anche a carni bianche come pollo e coniglio. Prevede una prima rosolatura in padella, seguita da una lenta cottura in umido con l’aggiunta di spezie e aromi che rendono il tutto ancora più saporito. È un piatto diffuso in tutta Italia, da nord a sud, e non esiste una versione codificata: gli ingredienti base restano invariati, ma i procedimenti e le varianti cambiano da famiglia a famiglia e da regione a regione. C’è chi abbonda con sedano, carote e cipolla, chi preferisce sfumare con vino rosso o bianco, chi aggiunge brodo e chi utilizza semplice acqua calda. Alcune versioni prevedono l’aggiunta di funghi freschi o secchi, olive e anche patate.

Ci sono però alcuni ingredienti che non possono mancare: il pomodoro, sotto forma di passata o pelati, l’aglio fresco che dona al piatto una nota dolce e aromatica, e il vino, bianco o rosso, scelto in base ai gusti personali, tenendo conto del suo grado di acidità e delle caratteristiche specifiche. Un buon olio extravergine d’oliva è imprescindibile, non solo per arricchire il gusto del piatto, ma anche per il suo apporto nutrizionale che contribuisce al benessere fisico.

La ricetta proposta è un secondo piatto prelibato, ideale per i pranzi domenicali in famiglia o per occasioni speciali come le festività, ad esempio il Natale. La lunga cottura esalta il sapore della carne di faraona, che in altre preparazioni potrebbe risultare asciutta, ma in questo caso diventa eccezionalmente morbida e delicata. Per insaporire la carne si utilizzano aglio, rosmarino e timo, mentre la pancetta tagliata a dadini la rende ancora più tenera. Una rosolatura accurata e l’aggiunta di pomodoro e olive garantiscono un risultato che saprà conquistare anche i palati più raffinati.

Ho scelto di utilizzare le Olive Caiazzana, un autentico dono della natura coltivato in 15 comuni della provincia di Caserta, tra cui Bellona, Caiazzo, Capua, Caserta, Castel Campagnaro, Castel di Sasso e Castel Morrone, solo per citarne alcuni. Questa cultivar, dalle origini antiche, occupa attualmente il 16% della superficie olivicola della provincia. Le olive Caiazzane si distinguono per la loro forma allungata e oblunga e per la polpa dal colore nero violaceo. Tradizionalmente vengono consumate cotte e conservate sott’olio o in salamoia, ma esiste anche un’antica ricetta che le vede cotte sotto la cenere, una tradizione tipica del pranzo di Natale, gustate tra una portata e l’altra del menù. Si tratta di un ingrediente versatile, ideale per arricchire ogni piatto, dai primi di pasta ai secondi di carne o pesce, o per decorare un elegante tagliere delle feste.

Per la carne, la scelta è ricaduta sulla faraona allevata senza uso di antibiotici, una carne dal sapore intenso e distintivo, spesso protagonista delle tavole natalizie. Se cotta correttamente, la carne di faraona risulta tenera e prelibata. Questo volatile, noto anche come “gallina di faraone”, è originario dell’Africa e fu introdotto in Europa dai Greci, diventando nel tempo un elemento essenziale di molte ricette tradizionali italiane. La faraona appartiene alla categoria delle carni bianche, insieme a pollo, tacchino, coniglio, agnello, vitello e suino, caratterizzate da un basso contenuto di mioglobina, una proteina presente nei muscoli che è responsabile del colore della carne e del trasporto dell’ossigeno.

A differenza di tacchino o pollo, la carne di faraona ha un colore più scuro e un sapore più intenso e deciso. È considerata più pregiata e ricercata del pollo, con un aroma unico e un gusto che ricorda un incrocio tra pollo e fagiano. Le carni di faraona provenienti da animali maturi possono essere leggermente meno elastiche e più tenaci, motivo per cui una cottura lenta e prolungata le rende particolarmente morbide. Questa carne, tra le più raffinate delle carni bianche, si presta alla realizzazione di piatti saporiti, perfetti per le festività, che spaziano da antipasti e primi a secondi piatti, sia nella versione tradizionale che in ricette originali e creative.

Oltre al sapore, la carne di faraona offre importanti benefici nutrizionali: è ricca di proteine, vitamine del gruppo B e PP, povera di grassi e con un contenuto calorico moderato di sole 113 calorie per 100 grammi, un valore che varia in base al metodo di cottura scelto.

La faraona, conosciuta scientificamente come Numida meleagris, è un animale originario dell’Africa e dell’isola di Madagascar, appartenente all’ordine Galliformes e alla famiglia Numida. Di questa famiglia esistono tre specie principali: la faraona comune, la faraona mitrata e la faraona con il ciuffo. Apprezzata e allevata fin dall’antichità, le sue carni venivano utilizzate per scopi alimentari e l’animale era spesso protagonista di riti dedicati alle divinità del tempo. Secondo gli storici, il suo nome deriverebbe da un’antica leggenda pagana che lo rappresentava come simbolo di fertilità.

L’addomesticamento della faraona sembra risalire ai Greci e ai Romani, con i quali l’animale venne introdotto in Europa a seguito delle guerre puniche, in particolare della conquista di Cartagine. Nell’antica Roma, la faraona era allevata nelle ville dei nobili patrizi, e le sue carni erano un elemento ricorrente nelle ricette di lusso. Tra queste, grazie al ricettario di Marco Gavio Apicio, ci è pervenuta una preparazione molto saporita: l’arrosto di faraona con miele, pinoli, datteri e spezie come pepe, cumino, coriandolo e assafetida (una spezia dal profumo pungente a crudo, che una volta cotta assume un aroma simile a cipolla e porro). La ricetta prevedeva anche una ricca salsa a base di olio extravergine d’oliva, garum (una salsa liquida di interiora di pesce tipica dell’Antica Roma), aceto e spezie.

Un’altra antica preparazione che vede protagonista la faraona è quella “alla creta”, attribuita ai Longobardi. Questo metodo prevedeva la cottura dell’animale, con piume e interiora, avvolto nell’argilla e posto su un letto di pietre roventi, ricoperto dalle stesse. Al termine della cottura, l’argilla si rompeva, imprigionando le piume e lasciando la carne perfettamente cotta. Un metodo rudimentale, ma ancora in uso in alcune zone dell’Africa orientale, dove la faraona vive allo stato selvatico.

Dopo l’epoca antica, le tracce storiche della faraona si perdono fino al Medioevo. Tra le ricette medievali giunte fino a noi, troviamo la faraona “alla leccarda”, che prende il nome dal recipiente utilizzato per raccogliere i succhi di cottura. In questa preparazione, la faraona viene tagliata a pezzi e arricchita con una salsa a base di fegatini di pollo, vino bianco, salvia e rosmarino.

Oggi, la faraona è una grande protagonista delle tavole delle festività natalizie. Tra le preparazioni più rappresentative troviamo la faraona alla cacciatora, con le mele, all’arancia e pancetta, al forno ripiena con frutta secca e salsa al brandy, o accompagnata da cipolline borettane.

Molto si potrebbe ancora raccontare su questo splendido animale, che da secoli arricchisce i nostri pranzi e le nostre tavole. Per ottenere risultati eccellenti, qualunque sia la ricetta scelta, è fondamentale utilizzare ingredienti di qualità, accompagnati da condimenti adeguati. Tra questi, l’olio extravergine d’oliva si conferma principe indiscusso della cucina mediterranea, non solo per insaporire, ma anche per cucinare, regalando bontà e benefici per la salute, scientificamente dimostrati.

Un ruolo così importante non può essere affidato a un olio qualsiasi. Sul mercato si trovano innumerevoli marchi e diverse tipologie di prodotti oleari, come l’olio di semi di arachidi, di girasole o di palma. Tuttavia, è indubbio che solo un olio d’oliva di alta qualità, ottenuto da olive selezionate, possa portare genuinità, bontà e benefici per la salute sulle nostre tavole.

Per questa ricetta ho il piacere di utilizzare l’Olio Blend Bosema dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine, una realtà agricola con sede a San Sperate (SU), in Sardegna. Questa terra, ricca di antiche tradizioni agricole, vanta un primato d’onore nello scenario olivicolo italiano. Grazie al clima favorevole e ai terreni generosi, la Sardegna produce oli extravergine di oliva di altissima qualità, caratterizzati da sapori autentici e unici. È una regione che si distingue per la ricca varietà di cultivar autoctone, un vero patrimonio da preservare e valorizzare.

L’Azienda Sandalia propone tre diverse tipologie di olio di qualità superiore: Blend Bosema, Semidana e Bosana. Non si tratta di semplici condimenti, ma di veri protagonisti capaci di rendere uniche le preparazioni culinarie, esaltandone il sapore con la loro eccellenza.

Tutti gli oli Sandalia nascono nel pieno rispetto della natura, grazie a metodi di coltivazione sostenibili che garantiscono il benessere delle piante. Le olive, raccolte rigorosamente a mano, vengono selezionate con cura e lavorate entro poche ore dalla raccolta, garantendo oli dal sapore genuino e dalla qualità inconfondibile.

Il Blend Bosema di Sandalia è un olio che nasce dall’unione degli oli monovarietali di Bosana e Semidana, due cultivar simbolo dell’eccellenza della Sardegna. Questo blend è particolarmente indicato per condire piatti di media e grande struttura grazie alle sue proprietà organolettiche straordinarie, ottenute senza l’utilizzo di aromi sintetici, prodotti chimici o additivi. Il suo profumo e le sue note aromatiche si percepiscono immediatamente all’apertura della bottiglia, e sono certa che ve ne innamorerete al primo assaggio. Basta un semplice pezzo di pane bruschettato condito con questo olio per apprezzarne il perfetto equilibrio di sapore, frutto dell’amore e del rispetto che il produttore nutre per la propria terra e le sue tradizioni.

Potete acquistare tutti gli Oli Extravergine d’Oliva di categoria superiore di Sandalia direttamente dal loro negozio online, dove troverete una selezione che spazia dalle monocultivar ai blend originali.

Per le festività natalizie, l’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine propone eleganti confezioni regalo, perfette per sorprendere amici e familiari con un dono di qualità. Un’idea regalo che celebra il gusto autentico della Sardegna e la tradizione dell’olio extravergine di oliva.

I cofanetti sono disponibili in diverse combinazioni, ideali per gli amanti della buona cucina e per chi desidera portare in tavola prodotti genuini e di eccellenza. Un regalo che racchiude sapori autentici e l’amore per una terra ricca di tradizioni, perfetto per rendere il Natale ancora più speciale.

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Vediamo ora cosa ci occorre per realizzare la nostra Faraona alla Cacciatora alle Olive Caiazzana e Pancetta con Olio Blend Bosema dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine:

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 faraona di circa 1 chilo e mezzo
  • 50 grammi di pancetta
  • 200 grammi di pomodoro a pezzetti
  • 1 bicchiere di vino rosso
  • 1 cipolla bianca
  • 1 spicchio di aglio
  • 2 rametti di rosmarino
  • 1 rametto di timo
  • 3 cucchiai di Olive Caiazzana
  • Olio Blend Bosema dell’Azienda Sandalia
  • sale q.b.
  • pepe nero macinato al momento

Faraona alla Cacciatora alle Olive Caiazzana e Pancetta con Olio Blend Bosema dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine: Ricetta

Ecco come procedere per preparare la faraona: iniziamo passando velocemente la pelle accanto al fuoco per eliminare eventuali piume residue, quindi laviamola accuratamente sotto l’acqua corrente, proprio come si farebbe con un pollo. Una volta pulita, tagliamola a pezzi.

In una capiente casseruola, mettiamo la cipolla tagliata finemente, uno spicchio d’aglio intero, la pancetta a dadini, gli aromi (rosmarino e timo) e un generoso filo di Olio Blend Bosema dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine. Lasciamo soffriggere il tutto a fuoco dolce fino a sprigionare un delizioso profumo.

Aggiungiamo quindi i pezzi di faraona e facciamoli rosolare uniformemente. Sfumiamo con il vino, uniamo il pomodoro tagliato a pezzi e insaporiamo con sale e pepe nero macinato fresco. Copriamo con il coperchio e lasciamo cuocere a fiamma bassa per circa un’ora, mescolando di tanto in tanto.

A dieci minuti dalla fine della cottura, aggiungiamo le olive, mescoliamo e lasciamo insaporire.

Questo piatto si sposa perfettamente con un morbido purè di patate oppure, se preferite, con un letto di polenta.

La nostra Faraona alla Cacciatora con olive Caiazzana e Pancetta, arricchita dall’Olio Blend Bosema dell’Azienda Sandalia, è pronta per essere servita. Per completare il pasto in modo raffinato, accompagnatela con un calice di Pinot Noir o Merlot, i cui sentori fruttati si armonizzano splendidamente con le delicate e saporite carni del volatile.

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Alla prossima ricetta!

Un abbraccio

Patrizia


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