Corona di Pane allo Zafferano con Olio Extravergine d’Oliva Blend Bosema dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine con Profumo di Arancia

La Corona di Pane allo Zafferano con Olio Extravergine d’Oliva Blend Bosema dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine, impreziosita dal profumo di arancia, è un lievitato perfetto per i giorni di festa. Golosa, invitante e dall’aspetto scenografico, si presta a diventare il centro tavola ideale per una decorazione natalizia di grande impatto visivo. Semplice da preparare, è perfetta da gustare con affettati e formaggi per un antipasto sfizioso da condividere in famiglia, oppure per accompagnare le pietanze principali.

Noi italiani abbiamo una passione radicata per le tradizioni, un tratto distintivo della nostra cultura. In particolare, il Natale non è solo un’occasione per scambiarsi doni, ma rappresenta il momento più atteso dell’anno, ricco di consuetudini che si tramandano da secoli, di generazione in generazione. La cucina, durante le festività natalizie, è senza dubbio una di queste tradizioni irrinunciabili. Anche all’estero si sono accorti del nostro amore per il cibo e delle usanze che ci contraddistinguono. Molti scrittori e poeti, sia italiani che stranieri, ne hanno scritto. Johann Wolfgang von Goethe, nel suo celebre “Viaggio in Italia” (1813-1817), affermava che non si può descrivere l’Italia senza parlare di cibo. Non un libro di ricette, ma un’opera che rimarca come le feste di Natale in Italia siano famose per le “scorpacciate” e i giorni di “cuccagna universale”.

Il cibo è un tema dominante nel periodo natalizio: pranzi e cene si susseguono senza sosta, trasformandosi in momenti di condivisione, appartenenza e scambio di opinioni. Crisi o non crisi, le tavole natalizie italiane rimangono ricche, fastose e deliziose. Molte usanze del passato si sono conservate e vengono riproposte ancora oggi: la tavola apparecchiata con cura, l’abbondanza di pane, carne e dolci sono simboli di buon augurio e prosperità per l’anno a venire.

Il pane, in particolare, ha sempre avuto un ruolo di rilievo sulle tavole delle feste. Doveva essere maestoso, ricco e alto, diverso dal solito, e aveva la funzione di nutrire la famiglia fino all’Epifania. Ancora oggi, il pane è un elemento imprescindibile sulle nostre tavole, non solo durante le feste, ma ogni giorno.

Il pane è uno degli alimenti più antichi dell’umanità, compagno dell’uomo da oltre 10.000 anni. Simbolo di cultura e nutrimento, è stato la base della sopravvivenza per intere generazioni, conquistando grandi e piccini. Prepararlo in casa lo rende ancora più speciale: il profumo che si sprigiona durante la cottura avvolge e conquista, riportandoci alle tradizioni. Se negli ultimi decenni questa abitudine si era affievolita, negli anni recenti abbiamo riscoperto il piacere di fare il pane in casa.

Impastare, creare forme e dare vita al proprio pane è un’esperienza gratificante, che scalda il cuore. È anche un’attività terapeutica, resa ancora più semplice dalla disponibilità di pochi e semplici ingredienti, sempre presenti nella nostra dispensa.

Un’arte antica che si perde nella notte dei tempi, testimoniata dalle ricerche condotte dalle Università di Cambridge, Londra e Copenaghen. Durante gli scavi a Shubayqa, un sito archeologico scoperto negli anni ’90 nella regione della Giordania, è stato rinvenuto un focolare domestico: una delle prime prove che il pane fosse già consumato dall’uomo ben quattordicimila anni fa, cioè quattro millenni prima dell’inizio dell’agricoltura. I risultati di queste scoperte sono stati recentemente pubblicati sulla prestigiosa rivista Proceedings of the National Academy of Science, organo ufficiale delle scienze negli Stati Uniti. Tra i 642 frammenti analizzati, 24 erano resti di briciole di pane.

Il pane di allora, ovviamente, non somigliava a quello che conosciamo oggi. Privo dei principi della lievitazione, era basso e piatto, con una crosta molto cotta, quasi bruciata, e un contenuto proteico elevato. La farina utilizzata non derivava dal frumento, ma da cereali selvatici come orzo o segale, che venivano privati del guscio, tritati e mescolati con acqua per ottenere un impasto cotto su pietre arroventate.

Il pane non è solo un alimento fondamentale, ma un simbolo culturale presente nei grandi riti religiosi. Nell’ebraismo, il pane azzimo ha un ruolo centrale. Nel Cristianesimo, Gesù spezzò il pane durante l’Ultima Cena come simbolo del suo sacrificio per l’umanità. Nell’Islam, il Corano considera il pane un dono di Dio.

Simbolo di vita e presenza divina, il pane attraversa i secoli e le culture. La manna, chiamata “pane del cielo”, è uno dei segni di questa simbologia. Nell’Europa dell’Est, regalarlo in sacchetti ai novelli sposi è un augurio di abbondanza e fertilità.

Ci sarebbe moltissimo da dire sul pane, ma torniamo alla nostra ricetta: semplice, scenografica e impreziosita dal sapore unico dello zafferano, la spezia più pregiata, combinato con la nota agrumata dell’arancia, aggiunta sotto forma di scorza grattugiata. Un abbinamento forse insolito, ma capace di sorprendere con una sfumatura aromatica deliziosa.

Per la nostra corona di pane, utilizzeremo lo zafferano in pistilli, una spezia dal sapore leggermente esotico, agrodolce, robusto ma delicato, che richiama il profumo del fieno e la brezza marina. Questo ingrediente donerà al pane un colore giallo intenso, simile a un raggio di sole estivo.

Questo piccolo pistillo è parte integrante di numerose preparazioni culinarie in tutto il mondo e si abbina perfettamente a pasta, carne, pesce e verdure. Ma non solo: nel linguaggio dei fiori simboleggia la ricchezza, il benessere e la felicità. I fiori dello zafferano sono di colore viola, mentre i pistilli sono rossi. Una spezia conosciuta e apprezzata sin dai tempi antichi, che troviamo anche nella Sacra Bibbia, dove la pianta è citata nel giardino del Cantico dei Cantici, e nei miti greci, dove lo zafferano è descritto come il giaciglio di Zeus.

Attorno a questa spezia sono nate molte leggende e storie: si narra, ad esempio, che la regina Cleopatra lo usasse per arricchire il latte d’asina con cui si faceva il bagno, mentre Greci e Romani lo utilizzavano a scopo terapeutico. La storia dell’uso dello zafferano è lunga e variegata: nel passato veniva impiegato per tingere tessuti, dare luminosità agli affreschi, come medicinale e persino come cosmetico.

Questa spezia è ottenuta dagli stigmi (la parte apicale del pistillo del fiore, su cui viene depositato il polline) del Crocus Sativus, conosciuto anche come “zafferano vero”, una spezia che da oltre 4.000 anni è utilizzata dall’uomo. La pianta, che raggiunge un’altezza di 20-30 centimetri, fiorisce in autunno e produce al massimo 4 fiori, ciascuno con tre stigmi. Sia gli steli che gli stigmi vengono raccolti e, dopo essiccazione, sono pronti per essere utilizzati come colorante naturale e per arricchire le nostre pietanze di colore e sapore.

Tra le spezie, lo zafferano, noto anche come “oro rosso”, è la più costosa. Questo perché per ottenere una piccola quantità di spezia è necessario un notevole lavoro manuale. Per produrre 12 grammi di zafferano sono necessari un chilo di fiori, e per ottenere un chilo di prodotto occorrono ben 200.000 fiori!

Lo zafferano è apprezzato anche per le sue virtù medicamentose: possiede proprietà calmanti e antidepressive, aiuta a preservare la buona funzionalità del sistema cardiovascolare, respiratorio e riproduttivo, ed è utile per rinforzare il sistema immunitario. La presenza di carotenoidi gli conferisce proprietà antiossidanti e, grazie alla vitamina A, è utile per prevenire la degenerazione maculare senile e ridurre le infiammazioni delle vie respiratorie. Alcuni studi suggeriscono che favorisca il dimagrimento e controlli la fame nervosa, aiutando così a mantenere il peso sotto controllo. È utilizzato anche come analgesico per alleviare il mal di denti e il mal di testa. Non solo terapeutico, ma anche un ingrediente fondamentale per la realizzazione di cosmetici, come creme lenitive, acque micellari, balsami e creme per il corpo e il viso, nonché saponi. Aiuta a mantenere una pelle giovane e luminosa in modo naturale.

Molto ancora ci sarebbe da scrivere su questa spezia così affascinante, ma ora concentriamoci sul grande protagonista di questa ricetta: l’aggiunta di olio extravergine di oliva al classico impasto del pane. Il pane all’olio è una tipologia che ha conquistato i palati di tutti. Semplice e gustoso, dal sapore unico, è onnipresente in ogni forno d’Italia.

Una tipologia di pane la cui origine è sconosciuta, ma che è riuscita a guadagnarsi un posto d’onore sulle nostre tavole grazie alla sua consistenza soffice. Non è solo un pane che accompagna i nostri pasti, ma anche la base perfetta per panini gourmet.

In commercio troviamo molte tipologie di olio: olio di semi di arachidi, olio di girasole, olio di palma, ma non c’è dubbio che solo un olio d’oliva di alta qualità, ottenuto da olive di primissima scelta, può portare bontà e salute sulle nostre tavole. Oggi ho il piacere di presentarvi, e utilizzare in questa ricetta, un grande protagonista, primadonna assoluta del mondo olivicolo. Avrete già intuito che parlo dell’Olio Extravergine d’Oliva Blend Bosema dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine, un olio che da anni lascia un’impronta nel mercato dell’olio extravergine d’oliva. Non è solo un semplice ingrediente per condire, ma un simbolo di tradizione e artigianalità, un olio che racconta la storia di una terra: San Sperate (SU), nel cuore del Parteolla, una regione storica del sud-est della Sardegna, conosciuta per i suoi incantevoli e incontaminati paesaggi e per la sua vocazione olivicola e vitivinicola.

Questo olio nasce da una famiglia profondamente legata alla propria terra e alle tradizioni locali, che ha fatto propria l’arte di produrre olio, rispettando le tecniche tradizionali ma avvalendosi anche delle più moderne metodologie produttive per ottenere un olio dalle caratteristiche uniche e inimitabili.

Le olive sono raccolte a mano, accuratamente selezionate e frante entro poche ore per garantire freschezza, aroma e sapore. Oggi vi porto alla scoperta dell’Olio Extravergine di Oliva Blend Bosema, il frutto dell’unione sapiente degli oli monovarietali di Bosana e Semidana, due cultivar che rappresentano l’eccellenza della terra di Sardegna. Un olio che apprezzo per il suo perfetto equilibrio e le sue uniche note di sapore: l’olio ideale per ogni nostra ricetta. L’azienda Sandalia offre anche altre due tipologie di olio, caratterizzate da un sapore autentico, genuino e sincero, dalle alte qualità organolettiche e nutraceutiche: oli buoni, sani e perfetti per portare in tavola il gusto autentico della Sardegna.

Tutti gli oli dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine sono disponibili sul loro shop online, con la possibilità di riceverli comodamente a casa, con consegne puntuali e sicure e pagamenti protetti. Inoltre, l’azienda offre confezioni personalizzabili e regali esclusivi, ideali da regalare o regalarsi durante le festività… e non solo.

Vi consiglio di seguire anche la loro pagina Facebook per restare aggiornati sulle ultime novità e attività dell’azienda. Potrete scoprire tanti contenuti esclusivi che vi faranno apprezzare ancora di più i loro straordinari oli extravergine d’oliva.

Vediamo ora cosa ci occorre per realizzare la nostra Corona di Pane allo Zafferano con Olio Extravergine d’Oliva Blend Bosema dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine:

Ingredienti per il pane:

  • 250 grammi di farina bianca 00
  • 250 grammi di farina manitoba
  • 1/2 cubetto di lievito di birra fresco
  • 1 cucchiaino di miele di acacia
  • 15 pistilli di zafferano
  • 1 arancia scorza grattugiata
  • 250 ml di acqua
  • 2 cucchiai di Olio Extravergine d’Oliva Blend Bosema Sandalia
  • sale

Corona di Pane allo Zafferano con Olio Extravergine d’Oliva Blend Bosema dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine: Ricetta

Mettiamo in una tazzina poca acqua calda e i 15 pistilli di zafferano; copriamo e lasciamo in infusione per 30-40 minuti.

Nella planetaria, sbricioliamo il lievito e aggiungiamo l’acqua; mescoliamo con cura e uniamo il miele di acacia.

Poco alla volta, inseriamo la farina, la scorza di un’arancia, lo zafferano e lavoriamo l’impasto a lungo fino a ottenere una consistenza liscia e omogenea. Trasferiamo l’impasto sul piano di lavoro, lavoriamolo brevemente e dategli la forma di una palla.

Mettiamo il panetto in una ciotola unta con olio evo e lasciamo lievitare, coperto, per 30 minuti. Trascorso questo tempo, riprendiamo l’impasto, lavoriamolo brevemente, facciamo tre pieghe e lasciamolo riposare per altre 2 ore. Riprendiamo l’impasto e formiamo dei piccoli panini, ciascuno dal peso di circa 30 grammi. Disponiamoli intorno a uno stampo rotondo piccolo, come un coppa pasta. Spennelliamo la superficie con dell’olio e, a piacere, aggiungiamo dei semini, un trito di erbette o della paprika dolce su ogni paninetto.

Inforniamo a 220°C per circa 20 minuti. Una volta cotta, facciamo raffreddare e decoriamo a piacere.

La nostra Corona di Pane allo Zafferano con Olio Extravergine d’Oliva Blend Bosema dell’Azienda Sandalia Artigiani dell’Olio Extravergine è pronta per essere servita.

Inizia a navigare sul mio blog per leggere tutte le ricette che ho scritto, cliccando qui 

Alla prossima ricetta!

Un abbraccio

Patrizia


Si informano i lettori che in questo articolo potrebbero essere presenti link di affiliazione su cui si ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi.

Ti è piaciuta questa ricetta? Dalle un voto!

Name
Comment