I Calamari alla Griglia con Insalata di Radicchio, Mele e Bacche di Goji, accompagnati dal Vino Bron & Rusèval Chardonnay della Cantina Celli di Bertinoro, sono un’ottima proposta per un secondo piatto leggero, sfizioso e sano, che porta in tavola il profumo e il sapore del mare e del Mediterraneo. Un’idea perfetta anche come antipasto gourmet.
Questo piatto, che richiama i sapori dell’autunno, è ideale per un pranzo leggero o una serata conviviale con gli amici, ed è perfetto per arricchire le nostre tavole durante le prossime feste natalizie.
Si tratta di una ricetta semplice, con il calamaro, un mollusco dalle carni tenere grazie alla rapida cottura ad alta temperatura. Servito su una fresca insalata leggera, ricca di nutrienti e con ingredienti tipici della stagione.
Una rivisitazione di un grande classico estivo, l’insalata di mare, arricchita dal radicchio che, con la sua croccantezza e il sapore amarognolo, crea un contrasto perfetto con la morbidezza e la dolcezza della mela. Le bacche di goji, invece, aggiungono colore e un’esplosione di sapori dolci e leggermente aciduli, un mix che richiama le ciliegie e i mirtilli, con una leggera nota erbacea che arricchisce il contrasto di gusti.
Il protagonista della ricetta è il calamaro, il cui nome scientifico è Loligo vulgaris, noto anche come “calamaro europeo” o “calamaro comune”. Questo mollusco cefalopode, appartenente alla famiglia dei Loliginidae, prende il nome dal greco kalamos, in riferimento al liquido nero che emette quando si sente minacciato.
Abitante delle zone costiere, su fondali fangosi, il calamaro è comune nel Mar Mediterraneo, nel Mar del Nord e nell’Oceano Atlantico. Gli scienziati gli attribuiscono una grande intelligenza, superiore addirittura a quella dei nostri fedeli animali da compagnia, i cani, e una sorprendente capacità di adattarsi all’ambiente circostante.
Con il suo sapore delicato e la carne soda e saporita, il calamaro è molto versatile in cucina, utilizzato in una varietà di ricette. Può essere preparato in tanti modi: fritto, grigliato, in guazzetto, in insalata, come sugo per la pasta o ripieno. La sua carne prelibata conquista sempre. Il segreto per mantenere i calamari morbidi è evitare cotture prolungate che li renderebbero gommosi. Bastano solo 4-5 minuti di cottura per ottenere una consistenza perfetta e una morbidezza ideale.
Dal punto di vista nutrizionale, il calamaro è una fonte preziosa di proteine, acidi grassi Omega-3, vitamine del gruppo B e sali minerali come calcio, fosforo e iodio. Questi nutrienti lo rendono un ottimo alleato per supportare l’equilibrio del sistema nervoso, migliorare la concentrazione e favorire il rilassamento muscolare. Inoltre, è povero di grassi e calorie, rendendolo un ingrediente ideale per una dieta sana e leggera.
Attorno al calamaro sono nate molte leggende e storie popolari, tra cui quella del Kraken, il gigantesco calamaro marino capace, secondo il mito, di inghiottire intere navi. Sebbene queste leggende siano esagerate, sono un chiaro segno del fascino che questo straordinario animale esercita sull’immaginario collettivo.
Esteticamente, il calamaro si presenta con un colore bianco lattiginoso, spesso con striature rossastre o brune. Ha dieci tentacoli e una caratteristica affascinante: possiede tre cuori, di un sorprendente colore verde.
Quando il calamaro è appena pescato, si distingue per una colorazione intensa e per la brillantezza delle sue parti bianche, che devono essere lucide e lattiginose. Se notiamo che le sue parti bianche tendono a ingiallire, significa che il pesce è stato pescato da almeno due giorni. Ma la freschezza non dipende solo dall’aspetto.
L’olfatto gioca un ruolo fondamentale: un calamaro fresco deve avere il profumo del mare e della salsedine. Se avvertiamo un odore di ammoniaca, significa che è stato trattato con sostanze per mascherare cattivi odori e rallentare il deterioramento. Al tatto, la carne deve risultare soda; un calamaro dalla carne molle è segno di scarsa freschezza.
Una volta acquistati, è fondamentale pulire bene i calamari prima di cucinarli. La procedura è semplice: stacchiamo delicatamente la testa dal mantello, rimuoviamo la cartilagine interna e le interiora. Poi, togliamo la pelle esterna, risciacquiamo bene il calamaro sotto l’acqua corrente, facciamo una piccola incisione sul mantello e tiriamo con delicatezza. Se lo cuciniamo ripieno, possiamo lasciare la pelle esterna; se lo prepariamo fritto, tagliamolo a anelli della stessa dimensione per garantire una cottura uniforme.
Per accompagnare i nostri calamari, vi propongo un’insalata dal sapore autunnale, fresca e colorata, a base di radicchio rosso, mela e bacche di goji, un contorno ricco di sapore e colore.
Le insalate sono contorni dal gusto sempre nuovo che si abbinano perfettamente a secondi di carne o pesce. Possono trasformarsi in piatti unici se accompagnate da carboidrati come pane, grissini o crostini, e da salse dolci o aspre, a seconda degli ingredienti scelti. Inoltre, sono un ottimo modo per dare nuova vita agli avanzi di frutta, creando piatti sempre diversi e gustosi.
Il termine “insalata” deriva dal latino sal, che significa “sale”, e da cui nasce il verbo insalare, ossia condire con il sale. Questa terminologia è presente nella lingua italiana sin dal XIV secolo. Tuttavia, per gli antichi Romani, come ci raccontano gli scritti di Apicio, ciò che oggi chiamiamo insalata era noto come “acetaia”, in quanto veniva principalmente condito con aceto.
L’insalata è un piatto che fa parte dell’alimentazione umana da tempi antichissimi e non esiste una ricetta unica. Nel corso dei secoli, si è arricchita grazie alla creatività dei cuochi e alla disponibilità dei prodotti dell’orto. Alcune ricette sono diventate così famose che è possibile risalire ai loro inventori. Un esempio celebre è la “Caesar Salad”, conosciuta in Italia come “Insalata di Cesare”. Nonostante il nome, questo piatto non ha nulla a che fare con l’antica Roma. È, infatti, un’invenzione americana, creata nel 1924 in un ristorante di Tijuana per un gruppo di piloti statunitensi in vacanza.
Striscioline di pollo, lattuga romana, crostini di pane, scaglie di Parmigiano Reggiano e un dressing a base di uova e salsa Worcestershire: questi ingredienti, seppur sembrino inusuali, sono tutti di origine italiana. L’inventore di questa insalata fu Cesare Cardini, un cuoco italo-americano. Con pochi ingredienti, questo piatto è diventato un classico internazionale, amato da tutti.
Tuttavia, per un piatto dai sapori semplici ma allo stesso tempo ricchi e complessi, l’abbinamento ideale non può che essere il vino.
L’Italia è la terra del vino per eccellenza, con vigneti che si estendono in tutto il nostro territorio, un patrimonio vitivinicolo ineguagliabile, con il maggior numero di vitigni autoctoni. Il nostro settore vinicolo è in continua evoluzione, frutto di una tradizione secolare e di un profondo rispetto per il territorio, la natura e l’uomo.
Il nostro paese è uno dei più antichi produttori di vino al mondo e, a livello globale, è il primo produttore di vino, con ben 545 varietà di vitigni da vino e 182 varietà da tavola. I nostri vini, provenienti dalle 20 regioni vinicole italiane, sono conosciuti e apprezzati oltre i nostri confini. Bianchi, rossi, rosati, per tutti i gusti, sono perfettamente legati alla nostra cucina tradizionale.
La storia del vino è una narrazione che affonda le sue radici in epoche antichissime, precedenti anche all’antica Roma, e risale fino alla Grecia, dove il vino era celebrato da poeti e artisti. Un nettare che ha attraversato i secoli, influenzando culture e tradizioni gastronomiche in tutto il mondo.
Per noi italiani, il vino è da sempre una parte fondamentale della storia, della cultura e della vita quotidiana. Ogni piatto ha il suo vino ideale, da servire alla temperatura giusta. Che si tratti di un bianco vivace, di un rosso strutturato, di un passito o di uno spumante, l’importante è sempre offrire un buon abbinamento cibo-vino, per arricchire ogni menù.
Gli abbinamenti tra vino e cibo sono numerosi, ma è fondamentale creare la giusta armonia tra le note aromatiche del vino e i sapori del piatto. Dopo i primi bocconi del nostro manicaretto, infatti, tendiamo a percepire il sapore meno intensamente; per questo, è essenziale scegliere il vino giusto, che completi e armonizzi il piatto, mantenendo ogni boccone gustoso quanto il primo.
Quando ci troviamo di fronte a un bicchiere di vino, siamo subito attratti dal colore, dal profumo e, al primo sorso, percepiamo l’acidità, la dolcezza e il corpo. Sono tutte sensazioni che i nostri sensi colgono e che ci aiutano a valutare ciò che stiamo bevendo.
Il vino non è una semplice bevanda, ma molto di più! Per questo, non possiamo lasciare al caso la scelta del vino, che deve esaltare il nostro piatto. Oggi vi consiglio il vino Bron & Rusèval Chardonnay della Cantina Celli di Bertinoro. La Cantina Celli, fondata nel 1963 e situata a Bertinoro (FC), è di proprietà delle famiglie Sirri e Casadei, soprannominate affettuosamente dai paesani Bron e Rusèval. Quest’azienda, che si estende su 35 ettari di vigneti attorno al borgo di Bertinoro, produce circa 300.000 bottiglie all’anno. Grazie alla qualità del suolo e dei microclimi locali, nascono vini di grande equilibrio, preziosi nettari con una spiccata personalità, che incarnano la “Romagna nel cuore” e sono un vanto del Made in Italy.
Oggi ho il piacere di presentarvi il Vino Bron & Rusèval Chardonnay, prodotto con uve 100% Chardonnay, un vitigno che esprime al meglio la territorialità. Le uve vengono raccolte, come nel passato, a metà di agosto, nelle prime ore del mattino, per mitigare l’impatto delle alte temperature. Dopo un attento processo di lavorazione, nasce un vino bianco fresco ed elegante, con un profumo intenso di mela e ananas. Il compagno ideale per piatti a base di pesce, grigliate, crostacei e pesce crudo.
Per acquistare i pregiati vini dell’azienda Celli Vini, vi consiglio di visitare il loro shop online, dove troverete una vasta selezione delle migliori etichette della cantina.
Fra meno di un mese sarà Natale: non perdete l’occasione di rendere i vostri pranzi e cene unici e indimenticabili, accompagnando i vostri manicaretti con questi vini di classe, perfetti alleati del gusto. Potrete ordinare comodamente da casa vostra, con consegne puntuali e precise, e approfittare delle offerte e delle promozioni esclusive riservate ai clienti online.
Vediamo ora cosa ci occorre per preparare i nostri Calamari alla Griglia con Insalata di Radicchio, Mele e Bacche di Goji, da servire con Vino Bron & Rusèval Chardonnay Cantina Celli di Bertinoro:
Ingredienti:
- 800 grammi di calamari
- 1 limone
- erbette aromatiche
- olio evo
- sale
- pepe
Ingredienti per l’insalata:
- 1 cespo di radicchio rosso o di Treviso
- 2 mele annurca o la varietà preferita
- 2 cucchiai di bacche di goji
- succo di ananas
- sale
- olio
Calamari alla Griglia con Insalata di Radicchio Mele e Bacche di Goji da Servire con Vino Bron & Rusèval Chardonnay Cantina Celli di Bertinoro: Ricetta
Dedichiamoci alla pulizia dei calamari: stacchiamo delicatamente la testa dal mantello e rimuoviamo la cartilagine interna. Successivamente, eliminiamo la pelle esterna e risciacquiamo bene i calamari sotto acqua corrente. Facciamo delle piccole incisioni sul mantello, senza però tagliarlo completamente.
Mettiamo i calamari in una ciotola capiente e aggiungiamo il succo di un limone, l’olio, un pizzico di sale, pepe e le erbette aromatiche tritate a piacere. Copriamo con pellicola trasparente e lasciamo marinare in frigorifero per un’ora.
Trascorso il tempo di marinatura, procediamo alla cottura dei calamari sulla griglia, per circa due minuti. È importante non prolungare troppo la cottura per evitare che diventino duri.
Una volta pronti, condiamoli con l’olio della marinatura.
Prepariamo ora l’insalata: dopo aver lavato e mondato il radicchio, tagliamolo a striscioline e mettiamolo in una ciotola. Laviamo la mela, tagliamola in quattro spicchi, priviamola del torsolo e, infine, tagliamo ogni spicchio in fettine sottili. Uniamole al radicchio insieme alle bacche di Goji. Prepariamo un’emulsione mescolando tre cucchiai di olio, tre cucchiai di succo di ananas, sale e pepe nero macinato fresco.
Disponiamo i calamari grigliati su un piatto da portata e aggiungiamo l’insalata preparata.
I nostri Calamari alla Griglia con Insalata di Radicchio, Mele e Bacche di Goji, da servire con Vino Bron & Rusèval Chardonnay Cantina Celli di Bertinoro, sono pronti per essere gustati.
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Alla prossima ricetta!
Un abbraccio
Patrizia