Braciole di Maiale alla Contadina con Olio Extravergine di Oliva Mami Bio Organic Azienda Love Olive Oil

Le Braciole di Maiale alla Contadina con Olio Extravergine di Oliva Mami Bio Organic dell’Azienda Love Olive Oil sono un secondo piatto di carne facile e appetitoso, perfetto per l’estate. È uno di quei piatti che celebra la bontà e l’autenticità dei sapori mediterranei, portando in tavola tutta la ricchezza della bella stagione e i profumi dell’orto. Una ricetta che incarna perfettamente la cucina rustica e genuina, quella fatta con pochi ingredienti ma ricchi di gusto.

La preparazione è semplice, ma offre un equilibrio unico di sapori e rappresenta in pieno la nostra cucina della tradizione, fatta di materie prime semplici, autentiche, ma capaci di regalare sapori intensi e appaganti.

Il cibo italiano, senza eccezione, è elogiato e celebrato in tutto il mondo. Perché? Perché le nostre ricette sono un connubio perfetto tra ingredienti di alta qualità e semplicità, ma non rinunciano mai al sapore. Noi italiani, a tavola, vogliamo la qualità. Usiamo solo materie prime eccezionali: dai formaggi alla carne, dalla frutta alla verdura, fino ai condimenti – e su tutti il nostro immancabile olio extravergine d’oliva, vero caposaldo della dieta mediterranea.

Proteggiamo e tramandiamo le tradizioni delle nostre nonne, la cultura gastronomica che è parte della nostra identità. La nostra cucina è ricchissima di piatti che si tramandano da secoli, da madre in figlia, di generazione in generazione. Ricette nate nella civiltà contadina, per necessità, ma diventate veri e propri simboli di gusto: piatti semplici, sostanziosi, creati con ciò che offriva la terra.

Le nostre nonne, con ingegno e creatività, sapevano valorizzare ogni avanzo, trasformando anche il pane raffermo – che non si sprecava mai – in vere e proprie icone della cucina povera: la pappa al pomodoro, gli strangolapreti, la zuppa di pane valdostana, i mondeghili, le frittelle di pane ubriaco, la panada veneta… E con le verdure? Dai classici come la ribollita e l’acquacotta, alla zuppa alla frantoiana e la farinata di cavolo nero.

La carne, un tempo, era un lusso riservato ai più abbienti. Ma quando mancava, ecco che l’arte dell’inventare portava le donne di casa a creare ricette straordinarie: le pallotte cacio e ova, i borlenghi, il frico… Un elenco infinito di prelibatezze nate dalla semplicità.

E spesso non ci pensiamo, ma molti dei piatti che oggi portiamo sulle nostre tavole nascono proprio dalla cucina povera, quella che ha saputo trasformare il poco in un patrimonio di sapori unico al mondo.

La carne più accessibile ai contadini era quella di maiale, animali che venivano spesso nutriti con gli avanzi delle tavole dei nobili. La carne veniva poi lavorata e conservata secondo le tradizioni locali, ma i tagli più pregiati – come spalla e prosciutto – erano destinati alle classi più ricche.

Nelle famiglie contadine si consumavano prevalentemente i salumi più “umili”: salame, salsiccia, e la soppressata – che un tempo veniva chiamata capinsaccato – insieme al lardo, conservato in barattoli di vetro con tappo. Possedere un maiale era considerato un vero lusso, fondamentale per il sostentamento della famiglia durante tutto l’anno.

Un celebre detto popolare dice: “Del maiale non si butta via nulla”, ed è proprio così! Ogni parte dell’animale veniva utilizzata, persino il sangue, con cui si preparava il tradizionale sanguinaccio: una crema dolce a base di cioccolato fondente e sangue di maiale, tipica del periodo di Carnevale e accompagnata da frittelle e crostoli. Oggi questo prodotto è riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale in molte regioni italiane.

Anche le parti meno “nobili”, che oggi farebbero forse storcere il naso a qualcuno, erano parte integrante della cucina contadina: le orecchie di maiale, protagoniste di piatti come le orecchie con fagioli, fritte, al sugo o in umido… ma anche le ossa, le zampe e la cotenna venivano cucinate con fantasia e sapienza.

Questo concetto del riutilizzo delle risorse è attuale ancora oggi. Il maiale, infatti, non viene allevato solo per fini alimentari, ma trova impiego anche in ambito medico. Basti pensare che l’insulina – usata per controllare i livelli di zucchero nel sangue – e l’eparina, un anticoagulante essenziale, sono due farmaci fondamentali ottenuti proprio dal maiale, che si conferma una risorsa preziosissima.

Ma torniamo alla cucina e alla nostra ricetta di oggi, che prevede l’utilizzo delle braciole di maiale. Ho scelto questa carne perché ha un sapore delicato, si presta a tantissime interpretazioni gustose ed è perfetta per chi ama variare in cucina. È una carne nutriente e versatile, con tanti tagli diversi, ognuno con le sue caratteristiche in termini di gusto e uso.

Tra i tagli più pregiati troviamo la lonza e il carré di maiale, che corrispondono alla parte centrale del lombo, suddivisa in tre sezioni: carré, lombo e capocollo.

Spesso si fa confusione tra lonza e arista, ma c’è una differenza: l’arista è il carré intero con l’osso, mentre la lonza è un taglio senza ossa, più magro e con una cottura più rapida.

In Italia, la lonza prende nomi diversi da regione a regione:

  • Al Nord è chiamata lombo o lombata, un taglio privo di osso, morbido e magro.
  • Nel Centro Italia – soprattutto in Umbria, Marche e Abruzzo – viene lavorata per produrre un salume noto come lombetto.
  • Al Sud, invece, la conosciamo come longa, lombata o filetto.

Si tratta di un taglio pregiato, dalla consistenza morbida e tenera, ricco di proteine di alta qualità, vitamine e sali minerali come fosforo e zinco.

Le braciole che useremo nella nostra ricetta corrispondono proprio a una fetta del carré di lombo, ovvero la parte anatomica situata tra il capocollo e il nodino, al centro della lombata. La braciola di maiale è anche conosciuta semplicemente come “nodino” e rappresenta uno dei tagli più amati e cucinati nel nostro Paese.

La carne di maiale è tra le più consumate al mondo, con la Cina al primo posto, seguita dagli Stati Uniti. Nonostante alcuni pregiudizi sulla sua salubrità, non ci sono evidenze scientifiche che la rendano meno sana o più grassa rispetto ad altre carni.

Nel Medioevo, il maiale era considerato un simbolo di prestigio sociale e ricchezza, riservato esclusivamente all’aristocrazia. Oggi, invece, è una carne accessibile a tutti, con un costo generalmente inferiore rispetto ad altre tipologie.

L’arrosto, nella tradizione culinaria, ha radici antiche e affascinanti. Già prima del regno di Enrico VII, le celebri guardie di corte inglesi erano soprannominate “mangiatori di carne”, proprio per la loro passione verso l’arrosto. Intorno a questo piatto sono nate leggende e aneddoti curiosi.

Uno dei racconti più noti narra di un vivace bambino cinese, Bo-Bo, figlio di un porcaro. Un giorno, per gioco, incendiò il capanno dei maialini della famiglia, che finirono… arrostiti! Incuriosito, Bo-Bo assaggiò un pezzetto di carne e fu così che, secondo la leggenda, venne scoperta la bontà della cotenna croccante e, con essa, nacque la prima carne arrosto della storia.

Nonostante il suo colore chiaro e rosato, che tende quasi al bianco dopo la cottura, la carne di maiale appartiene alla categoria delle “carni rosse”, per via del contenuto di mioglobina, che varia dallo 0,1% allo 0,3%. I valori nutrizionali della carne dipendono molto sia dal tipo di taglio che dalle modalità di cottura.

La braciola di maiale è spesso considerata erroneamente un taglio grasso, ma è importante precisare che viene ricavata da suini leggeri. Gli allevamenti distinguono infatti tra due categorie:

  • Suini leggeri, macellati quando raggiungono un peso tra i 100 e i 110 kg, non destinati alla produzione di salumi e insaccati;
  • Suini pesanti, invece, vengono macellati solo quando raggiungono un peso compreso tra i 150 e i 190 kg, ed è da questi che si ricavano i prodotti della salumeria tradizionale.

Di conseguenza, le braciole di maiale sono un taglio piuttosto magro, composto quasi esclusivamente dal muscolo del lombo. Possiamo paragonarle, per consistenza e resa, a una costata di manzo. Certo, non sono magre quanto il pollo, il tacchino o il coniglio, ma è del tutto sbagliato pensare che siano grasse!

Al forno, alla brace, in padella, le braciole si prestano a tantissime ricette, diventando protagoniste di piatti semplici ma ricchi di sapore.

È uno di quei secondi di carne che si fanno amare da tutti: è economico, gustoso e facile da preparare. Il suo sapore succulento lo rende perfetto per chi vuole portare in tavola qualcosa di buono, genuino e versatile, adatto a ogni occasione: dal pranzo della domenica alla cena leggera in settimana, o per un pasto veloce quando si ha poco tempo ma non si vuole rinunciare al gusto.

Un’ultima considerazione: la carne di suino è sempre stata parte integrante dell’alimentazione di alcune tra le popolazioni più longeve del mondo, come i sardi o i popoli di Okinawa. Un dato interessante, che ci fa riflettere sul valore nutrizionale e culturale di questa carne.

Quella che vi propongo oggi è una ricetta che celebra l’incontro perfetto tra la carne e i sapori della terra.
La carne magra del maiale si abbina meravigliosamente con le verdure di stagione, che possiamo variare in base al periodo dell’anno. I contorni primaverili, freschi e leggeri, possono trasformare la ricetta anche in un piatto unico, sano e bilanciato: l’ideale per chi vuole mangiare bene senza rinunciare al gusto.

Il segreto?
Una cottura semplice, senza troppi condimenti, per esaltare al massimo il sapore naturale degli ingredienti.

E a proposito di condimenti…
Ho parlato a lungo delle caratteristiche benefiche della carne di maiale, ma ho lasciato per ultimo un elemento fondamentale: meglio olio o burro?

Un buon secondo di carne richiede sempre un condimento di base, che può variare in base alla ricetta. Ma se dovessimo scegliere, l’olio extravergine d’oliva resta senza dubbio la scelta migliore.

Considerato da molti nutrizionisti uno degli oli più salutari al mondo, è il vero pilastro della dieta mediterranea. Ricco di grassi buoni e di benefici per la salute, è un orgoglio del nostro Made in Italy.

Le ricerche epidemiologiche parlano chiaro: nelle regioni dove l’olio extravergine è parte dell’alimentazione quotidiana, le persone tendono a vivere più a lungo.

Un ingrediente che non solo è consigliato dai medici e apprezzato dai grandi chef, ma che fa felici anche coloro che vogliono seguire un’alimentazione sana ed equilibrata… con il cuore e con il palato.

È il condimento ideale per ogni piatto, capace di amalgamare gli ingredienti e donare un equilibrio perfetto ai sapori, esaltando quelli più delicati e mitigando le note più intense.
L’olio extravergine d’oliva, con le sue proprietà benefiche e il suo sapore inconfondibile, è davvero insostituibile in cucina, soprattutto nelle preparazioni semplici, dove riesce a valorizzare ogni singola sfumatura di gusto.

Viviamo in un’epoca in cui si dà sempre più valore alla cultura alimentare, e il connubio tra olio e cibo assume un ruolo di grande rilevanza. Certo, ogni olio extravergine di oliva, se di qualità, fa bene ed è buono, ma non tutti gli oli extravergine sono uguali: aroma, profilo nutrizionale e proprietà benefiche possono variare moltissimo.

Con questa ricetta vi porto alla scoperta di un olio che è un grande classico, nato dall’amore e dal rispetto per la natura e le tradizioni.
Un olio che arriva dalla splendida terra di Toscana, generosa e vocata alla produzione di oli di altissimo pregio.
Frutto di professionalità, esperienza e lavorazioni meticolose, questo olio nasce da olive raccolte al giusto grado di maturazione e lavorate con cura, per preservarne ogni aroma e proprietà.

Di chi vi parlo? Ma dell’Olio Extravergine di Oliva Mami Bio Organic dell’Azienda Love Olive Oil: un prodotto che non è solo il risultato del lavoro, ma una vera espressione di passione e autenticità.
Un olio che nasce da un profondo amore per la terra, dalla volontà di tutelare l’uomo e l’ambiente, e dalla qualità straordinaria delle olive utilizzate.

Questo olio può essere definito una promessa: la promessa degli agricoltori che curano con dedizione i loro ulivi, seguendo con rispetto la tradizione dei padri e dei nonni.
Una promessa che oggi è minacciata dal fatto che pochi giovani decidono di continuare questo mestiere, rischiando così di lasciare incolti ulivi secolari, custodi di una storia antica. Sarebbe davvero un grande errore abbandonare questo patrimonio.

L’Olio Extravergine di Oliva Mami Bio Organic si presenta con un colore unico e un sapore rotondo e avvolgente che richiama tutto il gusto delle olive mature. Il suo amaro di media intensità è elegantemente bilanciato da note pepate e burrose.

È un olio che non delude mai, un alleato perfetto per ogni piatto, capace di raccontare la storia di una terra generosa come la Toscana e di portare in tavola il sapore autentico della tradizione.

Si abbina alla perfezione a pietanze a base di verdure cotte al vapore, accompagna con vivacità piatti di pasta o riso, ed è ideale per esaltare antipasti, carne alla brace e ogni manicaretto della tradizione culinaria toscana – e non solo. Un vero protagonista nei piatti semplici e genuini, dove ogni sapore è al suo posto.

Il lavoro dell’Azienda Love Olive Oil è fondamentale: ci fa conoscere oli che sono vere delizie della natura e ci accompagna in un viaggio di sapori ed emozioni.
Grandi prelibatezze agroalimentari che nascono da una terra ricca e generosa, fatta di tradizioni e gusti autentici, alcuni forse dimenticati o mai scoperti.

Le olive, accuratamente selezionate, sono lavorate con amore e secondo antiche ricette, che raccontano la storia, la passione e la dedizione di una realtà familiare toscana: La Giumella.

Situata a Castelfranco di Sopra (AR), nel cuore di una delle zone più vocate alla produzione di olio di qualità, l’azienda unisce con maestria tradizione, innovazione e rispetto per la terra.
Qui, tra ulivi secolari e panorami mozzafiato, nasce un olio che è molto più di un semplice condimento: è una vera espressione della cultura mediterranea.

Ogni olio prodotto racchiude in ogni goccia aromi, profumi e proprietà nutrizionali di un autentico succo d’oliva.

Se siete curiosi di saperne di più, vi consiglio di visitare il loro shop online, dove troverete una splendida selezione di oli extravergine biologici che parlano di terra, passione e autenticità.
Ogni bottiglia racconta una storia: quella di una Toscana sincera e generosa, fatta di mani sapienti e rispetto per la natura.

E ora… vediamo insieme cosa ci occorre per preparare le nostre Braciole di Maiale alla Contadina con Olio Extravergine di Oliva Mami Bio Organic – Azienda Love Olive Oil:

Ingredienti per 4 persone:

  • 4 braciole di maiale
  • 250 grammi di pomodorini datterino gialli e rossi
  • 1/2 peperone verde, 1/2 peperone giallo. 1/2 peperone rosso
  • 1 zucchina grande
  • 1 porro
  • 1 cipolla rossa di Tropea
  • 80 grammi di olive verdi e nere
  • 60 grammi di farina bianca 00
  • aromi misti: timo rosmarino e salvia
  • 1/2 bicchiere di vino bianco secco
  • sale
  • Olio Extravergine di Oliva Mami Bio organic Azienda Love Olive Oil

Braciole di Maiale alla Contadina con Olio Extravergine di Oliva Mami Bio organic Azienda Love Olive Oil: Ricetta

Iniziamo con la preparazione della carne: dopo averla leggermente battuta con un batticarne per appiattirla, passiamola nella farina 00, eliminando l’eccesso con delicatezza.

In una padella capiente, versiamo un filo di Olio Extravergine di Oliva Mami Bio organic – Azienda Love Olive Oil, aggiungiamo un trito di cipolla rossa di Tropea, aglio ed erbette aromatiche e lasciamo insaporire per qualche minuto a fuoco dolce.

A questo punto uniamo le braciole e, a fiamma vivace, le facciamo rosolare bene da entrambi i lati. Sfumiamo con un po’ di vino bianco secco e lasciamo evaporare completamente l’alcol.

Aggiungiamo ora i peperoni, lavati e tagliati a pezzi o listarelle a seconda delle preferenze, il porro affettato, le olive, un pizzico di sale e pepe, e proseguiamo la cottura per una decina di minuti.

Uniamo infine i pomodorini datterini e lasciamo cuocere ancora per altri 5-10 minuti, finché tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati e la carne tenera e saporita.

A fine cottura, completiamo il piatto con un altro trito fresco di erbette aromatiche e un filo di Olio Extravergine di Oliva Mami Bio organic – Azienda Love Olive Oil a crudo, per esaltarne il profumo e il gusto.

Le nostre Braciole di Maiale alla Contadina sono pronte per essere servite: un piatto ricco di colori, profumi e sapori genuini, perfetto per celebrare la cucina casalinga con gusto e semplicità.

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Alla prossima ricetta!

Un abbraccio,

Patrizia


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