Vi ho già parlato delle mie origini a proposito delle polpette di riso: ebbene, anche le sgute fanno parte della mia metà calabrese, forse quella con le tradizioni più “prepotenti” o comunque quelle che hanno da sempre scandito le festività della mia famiglia.
Mio padre raccontava che si mangiavano il Sabato Santo, quando a mezzogiorno le campane suonavano a festa e fino ad allora mamme e zie dovevano difenderle dagli assalti dei bambini. Con il tempo questa tradizione si è spostata alla sera del Giovedì Santo (non chiedetemi perchè) e così la stiamo tramandando alle nuove generazioni, anche se temo che la mia bimba a due zampe difficilmente si cimenterà nella loro preparazione e non solo per questioni di tempo; ma la speranza è l’ultima a morire e con essa anche la mia smisurata fiducia. Nel frattempo i ragazzi (che al momento si stanno specializzando nella farinata) si limitano a consumarle avidamente facendo i salti mortali per non mancare all’appuntamento e… “a noi piace così”.
- DifficoltàMedia
- CostoMedio
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di riposo18 Ore
- Tempo di cottura45 Minuti
- Porzioni8 pezzi
- Metodo di cotturaForno
- CucinaRegionale Italiana
Ingredienti:
- Energia 541,10 (Kcal)
- Carboidrati 95,05 (g) di cui Zuccheri 19,58 (g)
- Proteine 19,89 (g)
- Grassi 10,17 (g) di cui saturi 3,11 (g)di cui insaturi 4,98 (g)
- Fibre 8,19 (g)
- Sodio 251,71 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 150 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Strumenti:
Preparazione delle sgute calabresi:
In una ciotola capiente mescolo le due farine con lo zucchero ed il lievito sbriciolato, poi aggiungo le 4 uova e comincio ad impastare; successivamente unisco anche l’olio e l’acqua poca per volta, tenendo presente che potrebbe non essere necessario aggiungerla tutta. Trasferisco l’impasto su un piano infarinato e lo lavoro per almeno 10-15 minuti fino ad ottenere un panetto morbido e liscio. Copro con pellicola trasparente e lascio riposare a temperatura ambiente. Dopo circa 20 minuti alzo il panetto dal centro e lo ripiego a metà, giro la ciotola di 90 gradi e ripeto l’operazione. A questo punto copro nuovamente con la pellicola e ripongo in frigorifero nella parte bassa fino al giorno dopo (io impasto la sera prima di cena).
La mattina seguente estraggo l’impasto dal frigorifero e lo metto a lievitare in un luogo caldo per circa 3-4 ore.
Nel frattempo preparo 8 uova sode, le lascio raffreddare e le tengo da parte senza sgusciarle.
Trascorse 3-4 ore riprendo il panetto, lo trasferisco su un piano infarinato e lo suddivido in 8 parti per realizzare le varie forme.
Io non sono bravissima, comunque faccio dei salsicciotti arrotolando la pasta sul tavolo, poi li avvolgo intorno ad un uovo come una sciarpa, pratico dei taglietti alle estremità ed ottengo una manina. Per il cestino arrotolo il salsicciotto intorno all’uovo senza lasciare le estremità libere. Potete anche fare un 8 utilizzando 2 uova sode. I più bravi realizzano anche pesci e colombe, ma vi risparmio i miei. Dispongo man mano le sgute nelle teglie leggermente infarinate ben distanziate tra loro, ricopro con la pellicola e lascio lievitare ancora un paio d’ore.
Dopo l’ultima lievitazione cuocio nella parte bassa del forno a 200 gradi per circa 15-20 minuti.
Appena escono dal forno lucido le sgute calabresi con un tovagliolo pulito bagnato di acqua fredda.
Suggerimento:
Le sgute calabresi si gustano accompagnandole con salumi e formaggi, perciò sono perfette anche per una scampagnata domenicale o una serata tra amici.
Dosi variate per porzioni